Ravenna Jazz 52, mix di culture e influenze musicali

Dal 2 al 12 maggio la 52° edizione del festival nella città romagnola, tra nomi noti come Hugh Coltman e le sperimentazioni di Mark Guiliana, oltre all’Italian Jazz Orchestra e il workshop di Karima


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Volti noti e nuove voci si riuniscono anche quest’anno nella 52° edizione del Ravenna Jazz, festival musicale che riunisce autori da ogni angolo del mondo. Dal 2 al 12 maggio nei vari teatri della città romagnola suoneranno artisti jazz, in tutte le possibili forme, come Richard Galliano, Léon Phal, Karima, Hugh Coltman e molti altri. Ad aprire le danze sarà Joe Barbieri, artista italiano formatosi con Pino Daniele, allo storico locale di musica dal vivo Mama’s Club.

I principali eventi del Ravenna Jazz portano in scena esponenti musicali di ogni influenza, dal soul al rock, così anche l’elettronica e il funk. Esempio lampante è il già citato Léon Phal, che il 3 maggio con il progetto “Stress Killer”, mescola il jazz a sonorità afrobeat e hip-hop. Segue il 4 maggio la cantante svizzera Tatiana Eva Marie al Teatro Socjale, con la sua Avalon Jazz Band, esponente del jazz gitano con chitarre dominanti tra folk e swing. Nella stessa location sarà protagonista Hugh Coltman l’8 maggio. Artista inglese dalla voce roca e unica, nato nella musica rock, poi folk e infine jazz. Un altro esempio di perfetto mix musicale lo darà lo statunitense Mark Guiliana il 5 maggio, con un jazz pieno di percussioni arricchito dall’elettronica.

Oltre agli eventi musicali dal vivo, al Ravenna Jazz presente anche il workshop “Mister Jazz”, un seminario aperto a tutti di musica jazz curato per questa edizione dalla cantante italiana Karima. Così anche l’iniziativa “Pazzi di Jazz”, dove andranno in scena orchestre enormi formate da giovanissimi, dirette dagli esperti Alien Dee, Mauro Ottolini, Mauro Negri e Tommaso Vittorini. Non mancheranno di certo i grandi concerti, come quello del fisarmonicista francese Richard Galliano il 9 maggio, accompagnato dal New York Tango Trio. L’11 maggio sarà la volta dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, alle prese con una rivisitazione delle musiche dei Beach Boys, dal titolo “Good Vibrations”.

Qui la pagina ufficiale per seguire gli aggiornamenti.


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