Ravenna Nightmare 18 – Sangue, maschere e fiori del male
Ancora visioni e ritorni dal Ravenna Nightmare che ha appena chiuso la propria avventura in streaming, tra Marco Bellocchio, Jonathan Glazer e Juan Diego Escobar Alzate
Nella sua ultima giornata di programmazione online, il Ravenna Nightmare Film Festival ha mostrato alcune delle sue carte migliori, sotto il segno di Sangue del mio sangue, una delle opere più enigmatiche di Marco Bellocchio, regista vincitore quest’anno dell’Anello d’oro assegnato dal Festival. Una storia di dannazioni che si snoda lungo due linee temporali diverse ma accomunate dalla presenza di un inquietante convento. Bellocchio, con questo film del 2015, ha sviluppato nel suo personalissimo modo i topoi del gotico cinematografico e letterario. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2015, Sangue del mio sangue vinse il premio FIPRESCI.
Arriva invece dalla Colombia Luz. The flower of evil esordio del regista Juan Diego Escobar Alzate. Un’opera folk horror dichiaratamente ispirata al cinema del maestro Alejandro Jodorowsky, dove la saturatissima fotografia e le immagini orrorifiche sono lo spunto per parlare del rapporto fra l’essere umano e l’ambiente e dei pericoli che possono scaturire da un distorto senso religioso. Il film, già passato al Sitges Film Festival, uscirà a breve in Italia in home-video.
Di tutt’altro tenore e stile è invece The Fall, cortometraggio del regista Jonathan Glazer (Under the skin, Birth – Io sono Sean).
In pochissimi minuti, Glazer sintetizza l’orrore della nostra realtà, mostrando una folla inferocita e mascherata dare la caccia a un uomo altrettanto mascherato (ma con una maschera diversa) per catturarlo e giustiziarlo. Grazie ad un’atmosfera tetra, dove sporadici lampi di luce tagliano come lame il buio di un bosco, The Fall riesce ad essere l’opera più inquietante vista in questa edizione del Ravenna Nightmare, ma anche una riflessione per nulla ottimista sulla ferocia dei nostri tempi e dell’era trumpiana – il corto è stato ispirato a Glazer dalla visione di una foto ritraente i figli di Trump con il corpo di un leopardo appena ucciso – che solo apparentemente è giunta al tramonto.