RAVENNA NIGHTMARE FILM FEST 2005 – Nel segno di Brian Yuzna

A Ravenna trionfa Jeff Lieberman con “Satan's Little Helper”, ma l'ultimo giorno della manifestazione celebra il Re dello Splatter-Gore, Brian Yuzna, che presenta “The Nun”, in cui compare nelle vesti di produttore, e la sua nuovissima opera registica in anteprima mondiale: il bellissimo “Beneath Still Waters”.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------


L'ultimo giorno del Festival di Ravenna inizia con due film in concorso. Il primo è La Promesa, diretto dallo spagnolo Hector Carrè (in passato assistente alla regia per Terry Gillian e Steven Spielberg) e interpretato dalla bravissima Carmen Maura. Storia di fuga ed emancipazione, di pulsioni protettive e senso di mancanza per una vita (non) vissuta, di un tentativo di purificazione spirituale che va a scontrarsi con la fragilità di una mente tarpata dall'alienazione e dall'ossessione religiosa, il film di Carrè offre il ritratto di una donna paranoica e instabile, resa con intensa efficacia dall'attrice di almodovariana memoria. Ma la schizofrenia è argomento delicato, sia dal punto di vista psicanalitico sia nella sua rappresentazione filmica, e la pellicola si accartoccia presto su se stessa, trasvolando dalla confusione narrativa al citazionismo puro (la kinghiana Dolores Claiborne), con un ritmo non adeguato che ne limita le già modeste capacità espressive e l'assoluta mancanza di invenzioni visive e spunti di originalità.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Grezzo, a tratti semi-amatoriale, ma animato da una spirito genuino e sincero, è invece l'anglo-thailandese P, di Paul Spurrier, da bambino attore ne I quattro dell'Oca Selvaggia e ora primo occidentale ad aver girato un film interamente in lingua thailandese. Dalla prostituzione minorile all'uso indiscriminato e pericoloso della magia, dal melodramma miscelato di sofferenza, rancori ed invidie all'avvento della componente soprannaturale, sfiorando il vampirismo e sfondando i confini dell'orrore puro, P è un film altamente imperfetto eppure suadente, spesso ingenuo ma anche affascinante, e si lascia apprezzare anche in virtù della bravura delle giovani attrici e di un impianto tecnico (regia, fotografia, musiche) di ottimo valore.


Tocca a Brian Yuzna, che insieme a Valerio Evangelisti presenta orgogliosamente al numeroso pubblico The Nun, prodotto dalla Filmax e diretto dal suo adepto Luis De La Madrid. L'entusiasmo sincero di Yuzna è contagioso, ma The Nun, storia di una monaca assetata di vendetta che torna sottoforma di fantasma ad uccidere le sue ex-allieve del convento, si pone come onesto film di genere senza troppe pretese, uno slasher che ricalca pedissequamente le regole non scritte di questa specifica tipologia filmica, senza peraltro annoiare né sfigurare.


E infine l'evento più atteso, l'anteprima mondiale di Beneath Still Waters. E' indubbio che negli ultimi anni il genio creativo di Yuzna si fosse leggermente arenato, attraverso pellicole di livello pur buono ma lontane dai capolavori degli anni '80 e '90. Per fortuna però il regista nato nelle Filippine rialza la testa, sfornando un film bello e difficile. Una città sommersa che torna a respirare, nelle infinite onde di un'immensa distesa d'acqua in cui abitano creature immonde quasi di lovecraftiana genesi, e una maledizione perpetrata nell'arco di quattro decenni che ha dato alla luce abnormi esseri assetati di vita. Se i limiti narrativi dei film precedenti erano stati la principale causa di dubbi e critiche, ecco che con questo film Yuzna mette in gioco una trama articolata e interessante, ricca di sfumature e di sottotesti non immediati. Una struttura che modella le diverse parti del racconto calpestando strade diverse senza però mai perdere la centralità del soggetto. Al solito straordinario nelle sequenze splatter-gore, attento a costruire un lavoro solido dal punto di vista registico e fotografico, e divertente nell'autocitazionismo (nel pre-finale un grottesco gozzovigliamento durante una festa di massa riporta alla mente l'orgia e la suzione dei corpi dell'inarrivabile Society), il nuovo Yuzna è maturo e compatto, e centra ampiamente il bersaglio.


La giuria ha conferito l'Anello d'Oro per il miglio film in concorso all'osannato Jeff Lieberman di Satan's Little Helper, e dato una menzione speciale a The Lost di Chris Sivertson. Meritatissimo premio come miglior contrometraggio al magistrale The Ten Steps di Brendan Muldowney, e una menzione anche per il bulgaro The Kiss.

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative