"Red, White & Blue" di Simon Rumley. La bandiera americana è sporca di sangue

RED, WHITE & BLUE di Simon Rumley

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 RED, WHITE & BLUE di Simon Rumley

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Sta facendo parlare di sè per crudezza e intensità il secondo film scritto e diretto da Simon Rumley: Red, White & Blue, "slacker revenge movie" del regista inglese di The living and the dead (2006) interessantissima incursione nella malattia fisica e mentale.

Presentato questa estate al FrightFest e attualmente in giro per festival (anche l' esordio di Rumley è stato visto in una quarantina di rassegne in tutto il mondo, dal Sudamerica all'Europa) Red, White & Blue, come il brano dei Lynyrd Skynyrd, è una dura  interpretazione dei colori della bandiera americana, chiamati a rappresentare – invece di coraggio, innocenza e giustizia – sangue, rabbia, paura e morte.

Ambientato e girato interamente a Austin, Texas (Rumley sostiene di avere grosse difficoltà a girare in Inghilterra) il film racconta l'incontro di tre giovani: Erica (Amanda Fuller Buffy the Vampire Slayer) che vive in un e cerca ogni notte la compagnia di un uomo, Franki, (l'australiano Noah Taylor Shine, Vanilla Sky, The Proposition, The New World) che lavora in un negozio di ferramenta, ma cova la rabbia e di un reduce della guerra in Iraq, e Nate (Marc SenterThe Lost, Cabin Fever 2), testa calda con aspirazioni da rock star che si è  lungo preso cura di una madre malata (un tema ricorrente nel cinema di Rumley che anche nella vita ha avuto a che fare con un male terminale).

"Fondamentalmente sono brave persone che in qualche modo hanno imboccato una deviazione sul sentiero della vontà,che sia per loro volontà o per l'intervento di un terzo. Tutti fanno cose orribili, ma vengono puniti ingiustamente per queste azioni, fino alle inevitabili conseguenze tragiche e inutili. " spiega  il regista.

La protagonista Amanda Fuller nel film, descritto come molto crudo e disturbante, viene sottoposta a un vero tour de force fisico ed emotivo. La giovane attrice mette in luce uno degli aspetti che stanno rendendo il film un piccolo cult: la tenerezza sommersa che scorre sotto la violenza. "Per me, Erica e Nate sono fatti uno per l'altro. E non perchè sono entrambi freaks o anime perdute. Si tolgono via a vicenda a gli strati che hanno costruito per funzionare nella società. Nate non si limita a visualizzare Erica come un pezzo di carne e lei vede in lui che un ragazzo raccapricciante,barbuto, spaventoso e goffo. In un istante nascono tra loro fiducia e rispetto, un rapporto che raramente vediamo al cinema, non caramelloso, ma onesto e sincero.".

Malgrado le premesse infatti Red, White & Blue non è un horror (Noah Taylor ha accettato il suo ruolo solo dopo aver letto la sceneggiatura, rassicurato sul fatto che non fosse un altro Hostel, e chi ha già visto il film cita Audition e Sympathy for Mr. Vengeance) come spiega lo stesso Rumley, che per il suo esordio citava come ispiratori Darren Aronofsky, Shinya Tsukamoto e alcuni registi coreani, soprattutto Kim Jee-woon, Park Chan-wook e Kim Ki-duk:

 

"nessuno di loro rappresentava realmente il genere horror come lo conosciamo. Con Red White & Blue mi sono seduto a riflettere e a chiedermi: Ok, come posso fare la stessa cosa e girare un film che si rivolga a un pubblico di genere, ma che non sia esattamente  un film di genere? Distillata l'essenza del tipico film horror (qualcuno che corre con un coltello o una pistola o una motosega cercando di uccidere qualcun altro) desideravo sovvertirla, come pure capovolgere il concetto di cacciatore e preda".

Nella stessa recente intervista, rilasciata a film4.com, Simon Rumley racconta i suoi prossimi progetti: "un film hardcore ambientato a New Orleans e un altro, essenzialmente su un uomo che guarda in faccia la morte – direi un Duel vs Lost in Translation. Inoltre sono stato chiamato a dirigere Crime Scenes, su un gruppo di persone che sono state tutte vittime di fatti violenti e cercano di affrontare l'accaduto. La sceneggiatura è di T.S. Faull [Rohtenburg, del 2006, dalla vera storia del cannibale Armin Meiwes] e si può descrivere meglio come Crash di Paul Haggis… se lo avesse scritto  Chuck Palahniuk."

 
 Red, White & Blue, di Simon Rumley – il trailer

 

 Se rimosso, visibile anche qui

 

Red, White & Blue – Festival Teaser

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