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SPECIALIZZAZIONI: la Biennale Professionale della Scuola Sentieri selvaggi

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Il Fiamma riaprirà e sarà ancora un cinema. Chiuso nel 2017, la sua storia è lunga e prestigiosa. Nato come il primo multisala di Roma, nel tempo ha ospitato molti nomi importanti come Federico Fellini, che lo ha scelto per le anteprime di La dolce vita nel 1960 e 8½ tre anni dopo. Inoltre, ha ospitato il palcoscenico della prima edizione dei David di Donatello, il 5 luglio 1956.

Nel 2022 c’è stato un nuovo tentativo di dare vita al Fiamma. Infatti, all’epoca il ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato in una conferenza stampa la sua intenzione di riconvertire la struttura come sala del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale (CSC). Invece, con il cambio di governo e di amministrazione ciò non si è concretizzato. All’epoca tanti sono stati gli artisti mobilitatisi per trovare una soluzione, a evidenziare l’importanza del multisala per la vita artistica di Roma e per la Cineteca Nazionale: Sergio Castellitto, l’allora direttore del CSC, ha annunciato che non c’era “nessuna intenzione di privare il Centro Sperimentale di Cinematografia di una sala, tutt’altro”.

Ora tutte queste richieste e tutti questi sogni si sono concretizzati grazie al gruppo Caroli dell’imprenditore Floriano Caroli, già promotore culturale dell’audiovisivo: “Pensiamo che la partecipazione culturale possa essere un importante veicolo per la rigenerazione urbana oltre che un volano formidabile per l’inclusione sociale e per lo sviluppo economico del centro storico”.

La gestione della storica multisala sarà curata e gestita da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini dell’Associazione Culturale PlaytownRoma che da oltre vent’anni si occupa di promuovere il cinema e l’audiovisivo, oltre a curare la direzione artistica di Alice nella Città. Giannelli e Bettini dichiarano: “Siamo pronti a entrare in dialogo con tutte le istituzioni, il Comune di Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero della Cultura, che stanno lavorando sul rilancio e sull’importanza delle sale cinematografiche in città, sia come presidio culturale che come industria creativa.  Al Fiamma torneranno i giovani che da anni sono la nostra energia e il nostro lavoro e il pubblico che ama il cinema e che abbiamo incontrato nei quartieri più difficili e lontani dal centro storico”.

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