#RomaFF10: Freeheld. Incontro con Peter Sollett ed Ellen Page

L’attrice e il regista hanno parlato oggi del film presentato questa mattina in selezione ufficiale, manifesto della lotta per l’uguaglianza dei diritti per la comunità americana LGBT

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Freeheld, il film manifesto della lotta per l’uguaglianza dei diritti per la comunità americana LGBT, inaugura la terza giornata della Festa del Cinema di Roma e a presentarlo sono stati il regista Peter Sollett e la protagonista Ellen Page.

L’attrice candidata all’Oscar ha interpretato il ruolo di Stacie Andree, fedele compagna di  Laurel Hester, che nel film è stata interpretata da Julianne Moore, e per prepararsi al ruolo ha trascorso molto tempo al fianco della vera Stacie, per comprendere a pieno tutto il suo percorso, dai tempi dell’innamoramento con Laurel fino alla battaglia legale per il riconoscimento dei loro diritti. “La speraza – ha affermato la Page – è che film come questi risveglino le coscienze e in questo senso per fortuna sono stati fatti grandi passi avanti, anche se ci sono ancora trentuno stati americani in cui si rischia il licenziamento e la casa se ci dichiara parte della comunità LGBT. Il cambiamento può avvenire e deve passare attraverso la parità dei diritti, ma perché accada è necessario che un numero sempre maggiore di persone riesca a vedere tutto questo”.

peter sollett

Nei personaggi che Ellen Page sceglie di interpretare molto spesso si parte da storie personali per parlare di temi universali, ma in questo caso l’attrice è toccata personalmente dal ruolo di Stacie: “La scelta dei ruoli non è cambiata molto in questi anni e così il mio desiderio di farne parte. Quando vedo una storia vera ed emozionante la scelgo immediatamente, ma la questione dell’uguaglianza dei diritti mi tocca più di qualunque altra cosa. Prima di fare coming out non mi sentivo libera di essere me stessa e per questo ero triste, chiusa, e di sicuro meno ispirata, mentre ora sono molto più felice. La cosa più importante è che ci siano sempre più persone a superare questa paura, e spero che Laurel e Stacie siano fonte di ispirazione per i più giovani, perché sono le persone come loro che permettono di vivere liberamente nella comunità LGBT”.

Anche il regista Peter Sollett si è dichiarato favorevole all’uguaglianza dei diritti: “Sono sempre stato sensibile a questo argomento, poi dopo tre anni dedicati ad approfondire la questione dei diritti delle coppie omosessuali e passati a contatto con Stacie lo sono ancora di più. Anche il personaggio di Laurel è straordinario, perché come donna si batteva affinché dopo la sua morte la sua compagna potesse avere la pensione come se fosse stata sua moglie, e come poliziotta si impegnava per tutelare diritti delle donne. In questo senso Julianne Moore, che da poco aveva finito di interpretare Still Alice, è stata la scelta ideale per questo ruolo”. Ma come è stato per Ellen Page lavorare fianco a fianco con il premio Oscar Julianne Moore? “Naturalmente lavorare con Jullianne è stato speciale. Lei è una persona molto generosa e presente e io mi sento molto fortunata ad averla conosciuta. Lei crede molto nell’uguaglianza e come me anche lei si è sentita toccata dalla storia di Laurel e Stacie”.

Freeheld si basa sull’ omonimo documentario di Cynthia Wade, che ha vinto anche un Oscar per la sua categoria, ma come si è rapportato il regista a quest’opera? “Abbiamo deciso di fare il lungometraggio – ha dichiarato Sollett – per raccontare ciò che è venuto prima dell’ultima parte della vita di Laurel, la fase dell’innamoramento, i momenti in cui le due donne flirtavano sulla spiaggia e ballavano nel bar. Inoltre il nostro intento era raggiungere un numero maggiore di persone rispetto al documentario, ispirarle e liberarle dalla paura di mostrarsi al mondo e di vivere la propria vita, con lo stesso amore e lo stesso coraggio di Stacie e Laurel”.

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