#RomaFF12 – Please Stand By. Incontro con Ben Lewin e Dakota Fanning

“In Star Trek noi siamo il mondo e gli alieni sono gli altri”. Afferma questo il regista Ben Lewin durante la conferenza stampa per la presentazione in anteprima mondiale di Please Stand By

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

In Star Trek noi siamo il mondo e gli alieni sono gli altri”. Afferma questo il regista Ben Lewin durante la conferenza stampa per la presentazione in anteprima mondiale di Please Stand By, film in Concorso ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che vede protagonista Dakota Fanning e conta nel cast anche Toni Colette e Alice Eve. Dakota Fanning interpreta Wendy, ragazza affetta da autismo che decide di intraprendere un viaggio avventuroso per partecipare al concorso della vita: vincere con le sue 500 pagine il contest per il miglior script di Star Trek. “Io non ho visto tutti i 79 episodi di Star Trek e vi assicuro che non ho costretto Dakota a farlo, non sono un esperto”, commenta il regista, “quello che è stato interessante notare e scoprire è che molte persone affette da autismo hanno una specie di legame particolare con Star Trek. Forse Spock è il primo eroe autistico, anche lui ha una particolare difficoltà a gestire le proprie emozioni…”. Wendy è un personaggio che attraverso Star Trek riesce a superare tutta una serie di difficoltà, lei ha problemi di interrelazione sociale, ha problemi a capire il mondo che la circonda e si serve di Star Trek per farlo, in particolare il personaggio di Spock la guida, è come se Star Trek fosse un traduttore attraverso cui capire il mondo… e per lei è come conquistare l’ignoto senza averne paura”, afferma Dakota Fanning, presente alla conferenza stampa odierna insieme a Lewin.
Il percorso del film è stato molto delicato, e particolare cura c’è stata affinché il progetto si mantenesse indipendente, ritagliandosi la necessaria libertà d’azione nell’affrontare questo viaggio: “Penso che ogni artista si ritrovi a convivere per molti anni con ogni storia che racconta, per questo motivo quando scegliamo di raccontare una storia, scegliamo qualcosa che ci piace. La domanda che ci dobbiamo porre è ‘perché dobbiamo realizzare quella storia? perché il pubblico dovrebbe venire a vederla e cosa c’è che il pubblico può portarsi a casa dopo la visione?’. Nel caso del personaggio di Wendy e di Please Stand By, la scelta è stata dovuta al fatto che questo viaggio rappresenta ognuno di noi, ciascuno di noi che si trovi ad affrontare una sfida”.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
please stand by1Dakota Fanning ancora oggi, a ventitré anni, viene ricordata per i suoi trascorsi di bambina prodigio, l’esordio cinematografico a soli sette anni in Mi chiamo Sam accanto a Sean Penn e la sfilza di apparizioni su piccolo e grande schermo negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, tanto da suscitare una forte curiosità circa il proprio rapporto con il successo e il mestiere attoriale: Io amo fare quello che faccio e  l’ho sempre amato, in un certo senso mi risento un pochino quando mi viene posta questa cosa come se la fama abbia avuto per forza un impatto negativo sulla mia vita. È stato invece un impatto positivo, che ha arricchito la mia vita e la mia infanzia: se penso che per esempio all’età di nove anni ho avuto l’opportunità di vivere a Mexico City, conoscere una cultura diversa, conoscere luoghi diversi che probabilmente non avrei mai incontrato altrimenti, oppure che a quattordici anni ho passato tre mesi a Hong Kong e anche lì ho avuto l’opportunità di conoscere un mondo completamente diverso… non so quante siano le persone che possono affermare la stessa cosa, e non posso che essere grata per questo, perché ho avuto la possibilità di perseguire la mia passione”. Un’ultima riflessione, dedicata alle specifiche di genere nel settore – quanto mai attuale all’indomani dello scoppio della bolla Weinstein: “ritengo da donna che sia importante che le donne facciano sentire la propria voce, che combattano per l’uguaglianza e sono anche contenta di far parte di un tempo in cui questi argomenti fanno parte di una discussione che anima la società, credo che oggi più che mai sia fondamentale che le donne acquistino più potere e che si crei e sviluppi tra le donne questa sorellanza”.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array