#RomaFF12 – Please Stand By. Incontro con Ben Lewin e Dakota Fanning
“In Star Trek noi siamo il mondo e gli alieni sono gli altri”. Afferma questo il regista Ben Lewin durante la conferenza stampa per la presentazione in anteprima mondiale di Please Stand By
“In Star Trek noi siamo il mondo e gli alieni sono gli altri”. Afferma questo il regista Ben Lewin durante la conferenza stampa per la presentazione in anteprima mondiale di Please Stand By, film in Concorso ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che vede protagonista Dakota Fanning e conta nel cast anche Toni Colette e Alice Eve. Dakota Fanning interpreta Wendy, ragazza affetta da autismo che decide di intraprendere un viaggio avventuroso per partecipare al concorso della vita: vincere con le sue 500 pagine il contest per il miglior script di Star Trek. “Io non ho visto tutti i 79 episodi di Star Trek e vi assicuro che non ho costretto Dakota a farlo, non sono un esperto”, commenta il regista, “quello che è stato interessante notare e scoprire è che molte persone affette da autismo hanno una specie di legame particolare con Star Trek. Forse Spock è il primo eroe autistico, anche lui ha una particolare difficoltà a gestire le proprie emozioni…”. “Wendy è un personaggio che attraverso Star Trek riesce a superare tutta una serie di difficoltà, lei ha problemi di interrelazione sociale, ha problemi a capire il mondo che la circonda e si serve di Star Trek per farlo, in particolare il personaggio di Spock la guida, è come se Star Trek fosse un traduttore attraverso cui capire il mondo… e per lei è come conquistare l’ignoto senza averne paura”, afferma Dakota Fanning, presente alla conferenza stampa odierna insieme a Lewin.
Il percorso del film è stato molto delicato, e particolare cura c’è stata affinché il progetto si mantenesse indipendente, ritagliandosi la necessaria libertà d’azione nell’affrontare questo viaggio: “Penso che ogni artista si ritrovi a convivere per molti anni con ogni storia che racconta, per questo motivo quando scegliamo di raccontare una storia, scegliamo qualcosa che ci piace. La domanda che ci dobbiamo porre è ‘perché dobbiamo realizzare quella storia? perché il pubblico dovrebbe venire a vederla e cosa c’è che il pubblico può portarsi a casa dopo la visione?’. Nel caso del personaggio di Wendy e di Please Stand By, la scelta è stata dovuta al fatto che questo viaggio rappresenta ognuno di noi, ciascuno di noi che si trovi ad affrontare una sfida”.