#RomaFF14 – 438 Days, di Jesper Ganslandt

Jesper Ganslandt si ispira alla storia di due giornalisti svedesi entrati in Etiopia per un’inchiesta, catturati ed incarcerati in un campo di prigionia con l’accusa di terrorismo

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Niente fegato, niente gloria” è lo slogan della Lundin Oil Services, una compagnia petrolifera interessata ai giacimenti petroliferi nell’Ogaden, una regione dell’Etiopia martoriata dalle faide e dai tumulti, scoppiati per assicurarsi parte del tesoro sepolto nel sottosuolo. Martin Schibbye e Johan Persson sono due giornalisti svedesi che il 28 Giugno 2011 decidono di entrare clandestinamente nel paese passando il confine dalla Somalia, per indagare sulle ripercussioni che questa caccia all’oro nero ha avuto sulla popolazione e sulle collusioni e gli interessi che coinvolgono uomini politici di primo piano della loro nazione. E per portare a termine l’impresa decidono di avvalersi dell’aiuto di alcuni affiliati dell’ONLF, un gruppo armato di ribelli al regime di Meles Zenawi, eletto primo ministro nel 1995, con la proclamazione del primo governo della neonata Repubblica Federale Democratica dopo la dittatura, e presto diventato lui stesso un despota. Ma la loro presenza non passa indisturbata: pochi giorni dopo l’ingresso in Etiopia i due reporter vengono catturati dalle milizie fedeli al governo e finiscono agli arresti, con l’accusa pesantissima di terrorismo internazionale, una detenzione che finirà precisamente 438 giorni dopo.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Jesper Ganslandt sceglie di seguire un fatto di cronaca per questo film di finzione, e ricostruisce gli eventi basandosi sui documenti e i ricordi dei reporter stessi, delle tracce video raccolte e soprattutto del materiale emerso dalla svolgimento del processo farsa tenuto ad Addis Abeba dopo una ridicola fase istruttoria, testimoni falsi, prove prodotte su misura, e una repentina condanna, con tutta l’intenzione di strumentalizzare la vicenda ai fini di politica interna per tacitare i dissidenti. A guastare il congegno repressivo è stata una prima fuga di notizie, seguita da un’altra con rivelazioni più scottanti, che hanno avuto il merito di accendere sul dibattimento i riflettori della comunità internazionale e sollecitare l’interesse del governo svedese, chiamato ad intervenire tramite ambasciata. Con l’aggiunta di una resistenza caparbia dei due uomini, combattuti tra il tenere fede alla propria dignità professionale, di cronista e di fotografo, o scendere a patti con il potere, e perdere qualcosa di molto più importante, la libertà di parola e la credibilità di esseri umani.

Nel frattempo, e prima dell’epilogo, sono passate in rassegna le terribili condizioni in cui versa il sistema penitenziario etiope, le violenze, gli stenti, l’assenza di controllo igienico-sanitario, culminata con l’arrivo a Kality, sede di un campo di prigionia che richiama alla mente le forme famigerate di un lager, esposto alle intemperie climatiche e sprovvisto finanche di celle per contenere i prigionieri, ammassati e costretti a contendersi un minimo di spazio vitale. L’impianto narrativo sembra un copione fatto su misura per un racconto di tipo documentaristico, pieno di piste e sospetti, di nascondigli improvvisati, ricatti e arroganza multimediale, che soffre parecchio l’immagine finzionale. Nella quale finiscono per sottrazione pochi elementi adeguati, principalmente sotto forma di dialogo, lasciando al visivo quasi esclusivamente la parte detentiva, tagliando fuori le connessioni e le collusioni primarie, e riducono l’interesse ad un aspetto parziale, umano, senza troppo considerare il dato storico e politico, una pista individuata attraverso l’inchiesta e lasciata irrisolta nella sua immediata finitezza.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array