#RomaFF17 – L’ombra di Caravaggio. Incontro con Michele Placido e il cast

Incontro tra la stampa all’Auditorium, il regista Michele Placido e Riccardo Scamarcio, Micaela Ramazzotti, Isabelle Huppert, Louis Garrel, Lolita Chammah. Il film è in sala a partire dal 3 novembre

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Michele Placido, regista del suo ultimo film su Caravaggio, si presenta in sala conferenza con il cast del film, rappresentato sul palco da Riccardo Scamarcio, Micaela Ramazzotti, Isabelle Huppert, Louis Garrel e Lolita Chammah oltre ai produttori Paolo Del Brocco e Federica Luna Vincenti. In sala anche lo sceneggiatore Sandro Petraglia che con Placido ha firmato numerose collaborazioni, tra cui il regista ricorda Pummarò, Romanzo Criminale, La Piovra, e anche altri membri del cast tra cui Vinicio Marchioni e Tedua.

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L’ombra di Caravaggio, che uscirà in sala il 3 Novembre, presentato in anteprima nella sezione “Grand Public” della Festa del Cinema di Roma 2022 non è un film biografico sul pittore, ci tiene a precisare da subito il regista. “Voglio ringraziare gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Fidel Signorile che mi hanno dato la giusta idea di fare qualcosa di diverso. Questo film ha una maturazione antica, nata 53 anni fa da parte mia all’ombra della statua di Giordano Bruno. In quel periodo avevo scritto un testo teatrale in cui Caravaggio incontrava Giordano Bruno. Poi cinque anni fa con Petraglia abbiamo trovato l’idea, che secondo noi risiedeva nell’ombra.” Placido ama raccontare un Caravaggio diverso, che sceglie, una volta incontrato Michelangelo nella Cappella Sistina, di andare in una direzione artistica differente. Si percepisce dalle parole del regista la forte attrazione verso l’aspetto poco accademico e rivoluzionario del pittore. Quello che emerge dalla riflessione è che non c’era interesse nel fare un film che raccontasse l’estetica caravaggesca, l’intenzione era capire la figura umana che anziché frequentare i salotti incontrava prostitute, malfattori e uomini di strada. Un Pasolini prima di Pasolini. “Il percorso di Caravaggio mi ricorda quello di Pasolini, che partiva dalle borgate malfamate dando luce a una forma di ‘Mise-en-scène'”. Molte riprese del film, conclude Placido ringraziando la regione Campania per la sua collaborazione, sono state girate nelle cappelle napoletane gemelle delle romane, in quanto la Chiesa di Francesco non ha dato il permesso di girare in quelle che sono a Roma.

A questo punto è Isabelle Huppert a prendere la parola analizzando il suo personaggio, Costanza, donna forte e coraggiosa, “Costanza conosce Caravaggio da quando è bambino e lo accompagna nelle fasi della sua vita maturando per lui un amore che cambia nel tempo riconoscendo la portata politica delle sue opere. Ci siamo chiesti che cosa farebbe oggi Caravaggio, forse si allontanerebbe dalle sue esigenze artistiche e si schiererebbe con i miserabili oppure farebbe il fotoreporter in zone di guerra, come dice Michele.” Anche Micaela Ramazzotti, parlando del personaggio di Lena, ne descrive la forza, la purezza che emerge e che mette in luce un affascinante unione tra sacro e profano. Lolita Chammah invece definisce la sua Anna un personaggio terrestre e organico che grazie allo sguardo di Caravaggio diventa santa.

Louis Garrel ci spiega il percorso interiore necessario per trovare dentro di sé cosa ci fosse di fascista. Ricerca necessaria per preparare il suo personaggio L’Ombra, un prete integralista. Riccardo Scamarcio, al contrario del collega, ha cercato invece riferimenti esterni. “Il mio riferimento era Elvis Presley. La pittura all’epoca era il mainstream, i quadri erano potentissimi perché parlavano alla coscienza delle persone. Lui ha parlato dei santi partendo da un fondo nero, cosa mai successa.” Chissà che non li abbia cercati anche nel linguaggio e nel pensiero di Carmelo Bene che, molti anni fa, rispondeva sprezzante al pubblico televisivo con le stesse parole che nel film Caravaggio indirizza a Baglione: “Io non vi sfido. Io non vi vedo. Voi che applaudite l’ovvio”.

Il 4 novembre esce in digitale la colonna sonora del film composta da ORAGRAVITY (duo formato da Umberto Iervolino e Federica Luna Vincenti) ed edita da Edizioni Curci e Goldenart Production.

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