ROTTERDAM 38 – Un nuovo logo per il festival di cinema e arti visive


logo Festival di Rotterdam
Ha un nuovo logo e una nuova costruzione delle sezioni che ne compongono il palinsesto l’International Film
Festival di Rotterdam la cui trentottesima edizione – come sempre nel segno della ricerca, della sperimentazione, degli sguardi nuovi, delle contaminazioni fra le arti, della collaborazione fra le istituzioni artistiche cittadine, della trasformazione in spazio di cinema e di visione di tutto quanto avvolge le sedi del festival, muri compresi – è in programma nella città portuale olandese dal 21 gennaio all’1 febbraio.

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logoHa un nuovo logo e una nuova costruzione delle sezioni che ne compongono il palinsesto l’International Film Festival di Rotterdam la cui trentottesima edizione – come sempre nel segno della ricerca, della sperimentazione, degli sguardi nuovi, delle contaminazioni fra le arti, della collaborazione fra le istituzioni artistiche cittadine, della trasformazione in spazio di cinema e di visione di tutto quanto avvolge le sedi del festival, muri compresi – è in programma nella città portuale olandese dal 21 gennaio all’1 febbraio. Il design del nuovo logo, che non cambia la sua figura storica, la tigre che dà anche i nomi ai premi, i Tiger Awards, “sottolinea il carattere idiosincratico e orientato al futuro del festival”, spiegano gli organizzatori. Il logo che sorge con l’edizione 2009 comprende la testa di una tigre e il nome del festival in caratteri maiuscoli, entrambi in un rigoroso bianconero.
Le sezioni dei tre programmi di cui si compone il festival, diretto dal confermato Rutger Wolfson, sono state costruite per ospitare lunghi e cortometraggi, installazioni d’arte e performance live. Per una più profonda e espansa interazione tra filmakers e artisti visivi.
Bright Future è lo spazio dedicato ai registi del futuro alle loro opere prime o seconde. Di questa sezione fa parte la competizione internazionale, che premierà ex-aequo, come tradizione, i tre film migliori. Spectrum è la sezione che comprende lavori di cineasti di esperienza e di artisti che forniscono un contributo essenziale al cinema internazionale. Signals è invece composta di una serie di programmi tematici, mostre e performances, tra cui le sezioni a tema Hungry Ghosts (con film asiatici a tematica soprannaturale) e Size Matters.
Le personali di questa edizione saranno dedicate a Jerzy Skolimowski (fino al suo più recente capolavoro
Czery noci z Anna, Quattro notti con Anna, ovvero il suo ritorno alla regia dopo diciassette anni), Paolo Benvenuti e al filmaker svizzero Peter Liechti. Inoltre, sguardo sul nuovo cinema turco indipendente.
Inaugurazione con la prima mondiale del film americano
Hungry Ghosts dello sceneggiatore, regista di teatro e attore (come Christopher Montisanti nella serie tv cult The Sopranos) Micheal Imperioli. In concorso, oltre a Hungry Ghosts, altri tredici lungometraggi tutti da scoprire da Canada, Iran, Indonesia, Corea del Sud, Giappone, Gran Bretagna, Cina, Stati Uniti, Taiwan, Austria, Francia, Nuova Zelanda, Cile, Turchia. Minima parte di un programma frastagliato e immenso da esplorare ora dopo ora.

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