Sandler formato famiglia

adam sandler 

Adam Sandler, intervistato dal giornalista irlandese Paul Byrne, discute del ruolo che interpreta nel suo primo film per tutta la famiglia, la pellicola Disney Racconti Incantati

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Adam Sandler, intervistato dal giornalista irlandese Paul Byrne, discute del ruolo che interpreta nel suo primo film per tutta la famiglia, la pellicola Disney Racconti Incantati (di cui è anche produttore con la sua Happy Madison), appena uscito nelle sale italiane:
 
  
 

 Di seguito, la traduzione della trascrizione dell'intera intervista:

Movies.ie
: ad Hollywood vige la regola che è vietato girare con bambini, animali o… con Rob Schneider. Si comporta come se la cosa non la riguardasse…

Adam Sandler:
buona questa. Rob Schneider è una presenza che aleggia costantemente vero? È in viaggio in questo momento. Non rilascia interviste, ma in qualche modo me lo sono trovato davanti nel mio albergo.

Movies.ie:
questo è il suo primo film per tutta la famiglia. So che ha due figlie che presumo siano molto belle, considerando che la madre è una modella.

Adam Sandler:
la madre è molto bella, sì.

Movies.ie:
quindi questa sua idea di misurarsi per la prima volta con un vero film per la famiglia, immagino sia una conseguenza naturale di questa fase della sua vita. Ha deciso insomma di fare un film che le sue bambine potessero guardare…

Adam Sandler:
è il momento giusto questo, sì. Lo avrei fatto anche se non avessi figli però. In effetti nel corso degli anni ho fatto film che i bambini sono comunque in grado di apprezzare; loro sanno come relazionarsi con un film di Sandler, con la sua stupidità. Peccato però che alla fine del film le loro madri mi gridino contro frasi del tipo: “Hai un’influenza negativa su mio figlio!”. A volte sento dire cose del genere, anche con l’aggiunta di parolacce. Ho pensato che fosse arrivato il momento di fare un film per il quale madri e nonne potessero abbracciarmi. Il piacere è tutto mio, signore.

Movies.ie:
questo personaggio, Skeeter Bronson è un altro depresso, un po’ sempliciotto, che riesce a dare uno schiaffo morale con la sua umiltà a questi yuppie arroganti e dispettosi.

Adam Sandler:
era ora che qualcuno facesse un film del genere.

Movies.ie:
non so se sia voluto o meno, ma riflettevo sul fatto che i suoi personaggi seguono per lo più sempre lo stesso schema. Sono personaggi fondamentalmente buoni, capaci di insegnare all'arrogante di turno una o due cose su come migliorare la propria vita.

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adam sandlerAdam Sandler: le piacerebbe vedermi all’opera ad Hollywood. Devo ammettere che sono più ricco dei personaggi che interpreto, ma dovrebbe vedere come riesco a far sentire a disagio la vera gente ricca che si raduna intorno a me.

Movies.ie:
figlio di Judy, lei viene da Brooklyn. Non corrisponde propriamente al tipo di persona che vuole diventare famosa, oltre che supericca e cool. Forbes dice che l’anno scorso ha guadagnato intorno ai 30 milioni di dollari. Lasciare da parte i film da milioni e milioni di dollari le permette di mantenere un certo equilibrio, è il risultato di una sorta di ricetta per la felicità? A me sembra semplicemente che lei non voglia essere “quel tipo” di persona.

Adam Sandler:
prima di tutto Forbes mi sottovaluta. 30? Andiamo, so fare molto meglio di 30 milioni di dollari. Non so… sono grato per quello che ho. Vivo bene, non ci sono dubbi che io disponga di molti liquidi. Cerco il più possibile di occuparmi della mia famiglia e dei miei amici. Ci metto impegno nell'evitare di perdere la testa, diventando uno di quegli stupidi ricchi . Non voglio che i miei figli diventino degli eccentrici, voglio crescano come persone normali. Per loro però è già diverso… Quando ero piccolo mi era concessa una bibita per ogni pasto. Se si andava fuori a cena in un ristorante, cosa che accadeva una volta su un milione, si aveva diritto ad una sola bibita. Con i miei figli si va sempre fuori a mangiare e dopo aver finito una bibita, me ne chiedono un’altra e io glielo concedo immediatamente. Credo che i miei figli siano già matti di per sè, ecco perché almeno io fingo di essere una persona più normale.

Movies.ie:
sarò serio per un attimo. Mi piace citare questa frase di un articolo di Dave Idlesteen del New York Magazine: “Come Will Ferrell, Sandler nasconde uno strato di tenerezza sotto uno strato di ironia. Sotto lo strato di tenerezza cova una rabbia paragonabile alla “grande macchia rossa” su Giove.” Cosa ha da dire a riguardo?

Adam Sandler:
non ho mai letto niente di questo Dave, ma… ha ragione. Credo di avere più rabbia di quella che generalmente hanno gli altri comici. La maggior parte di loro sono tristi. Io alla tristezza preferisco il dolore, l’angoscia e l’urlare. È una caratteristica che ho ereditato dalla mia famiglia. La cosa migliore della mia rabbia è che dura poco. È quello che cerco di dire a mia moglie, quando
mi urla contro e io seraficamente dico: “Mi è passata. A te quanto ci vuole?” Mia moglie è capace di urlare per tre giorni di fila.

Movies.ie:
pur avendo molto successo con le commedie, molta gente adora il fatto che si sia cimentato anche con un altro genere di film, come “Ubriaco d’amore” e “Reign over me”, entrambi molto belli. Non so se lo fa per sua personale soddisfazione o perché le piace l’idea che la gente sappia che non interpreta sempre lo stesso tipo di personaggio.

Adam Sandler:
il motivo principale è perchè me lo hanno chiesto. Mi riferisco a Paul Thomas Anderson, Mike Binder, Jim Brooks. Tre film diversi da quelli in cui mi sento solitamente a mio agio. Il motivo per cui ho accettato la loro proposta è perché mi piacevano come registi ed il materiale che mi hanno presentato era molto valido. Non vado in giro a vantarmi di quello che faccio; sono andato ad Hollywood per interpretare commedie e sono contento di averlo fatto. Tutto quello che mi capita di diverso è un extra.

Movies.ie:
bene. Sono rimasto senza parole. La domanda che qui si fanno è: com’è andata in Irlanda? Lei e Rob Schneider ci siete stati insieme. Vi siete divertiti?

Adam Sandler:
sono stato benissimo. Mia figlia è stata molto contenta di andare in Irlanda. Siamo andati in un Irish Hudson, abbiamo parlato degli irlandesi e… ho anche bevuto un Jameson l’altra sera. Sono stato davvero felice di esserci stato. Sono stati tutti gentilissimi con me, mi sono divertito molto. È stata un’esperienza da cui ho imparato, ho conosciuto una parte di storia che mi mancava. Praticamente perfetto.

 

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