SCHERMI D'AMORE 2008: LOVE IN PROGRESS

Programma completo

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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AMORI IN (CON)CORSO

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Un doppio binario percorre la competizione quest'anno: a concorrere per aggiudicarsi il prestigioso premio del main sponsor Calzedonia, del valore di 20.000,00 euro, maestri riconosciuti e nuovi autori dal linguaggio già maturo. L'esperienza di registi dalla carriera ormai consolidata e l'esordio di giovani filmmakers dal linguaggio sperimentale, formalmente innovativo, evidenziando come il mélo sia in grado di nascondersi tra le pieghe di generi "insospettabili".

Le pellicole saranno giudicate dalla Giuria Ufficiale del Festival, presieduta dal regista italoamericano Peter Del Monte e composta dalla produttrice Donatella Botti e dagli attori Anita Caprioli, Cecilia Dazzi e Daniele Liotti. Questi i film in gara:

Canciones de amor en Lolita's Club (Spagna 2007) di Vicente Aranda

Chouga (Francia/Kazakistan 2007) di Darezhan Omirbayev

La disparue de Deauville (Francia 2007) di Sophie Marceau

Epitaph (Corea del Sud 2007) di Jung Brothers
Hallam Foe (Gran Bretagna 2007) David Mackenzie

Lo mejor de mí (Spagna 2007) di Roser Aguilar
Never Forever (Corea del Sud 2007) di Gina Kim

La soledad (Spagna 2007) di Jaime Rosales

The Tiger's Tail (Irlanda 2007) di John Boorman
The Walker (Usa/Gran Bretagna 2007) di Paul Schrader

ANTEPRIME NAZIONALI

Film di apertura: Il y a longtemps que je t'aime (Francia/Germania 2008) di Philippe Claudel
Film di chiusura: The Other Boleyn Girl (Gran Bretagna/Usa 2008) di Justin Chadwick

IL CINEMA È FEMMINA: OMAGGIO A GEORGE CUKOR

Nelle immagini di un maestro del Novecento, la storia del cinema e del suo mito, per riscoprire i segni della nostra civiltà visiva, fotografica e cinematografica. Artista austero, profondo e soltanto in apparenza frivolo ed elegante: un raffinato "regista delle donne". In programma:

Giulietta e Romeo (Romeo and Juliet, Usa 1936)

Margherita Gauthier (Camille, Usa 1936)

Donne (The Women, Usa 1939)

Scandalo a Filadelfia (The Philadelphia Story, Usa 1940)

Angoscia (Gaslight, Usa 1944)

La costola di Adamo (Adam's Rib, Usa 1949)

Vivere insieme (The Marrying Kind, Usa 1952)
È nata una stella (A Star is Born, Usa 1954)

Sangue misto (Bhowani Junction, Usa 1956)

Rapporto a quattro (Justine, Usa 1969)
In viaggio con la zia (Travels with My Aunt, Usa 1972)

Ricche e famose (Rich and Famous, Usa 1981)

5 X 2 – DIECI FILM DI FRANÇOIS OZON

A suo agio tanto in ritratti intimisti quanto in pellicole corali, dallo sguardo classico hollywoodiano filtrato dall'opera di Rainer Werner Fassbinder, con un occhio al teatro e uno al cinema dell'ideale maestro George Cukor. L'universo al femminile del regista francese.

In programma:

Scènes de lit (Francia 1997)

Les amants criminels (Francia 1999)

Gocce d'acqua su pietre roventi (Gouttes d'eau sur pierres brûlantes, Francia/Germania 1999)

Sotto la sabbia (Sous le sable, Francia 2000)

Otto donne e un mistero (8 femmes, Francia 2002)
Swimming Pool (id., Francia/Gran Bretagna 2003)

Cinqueperdue (5×2, Francia 2004)
Le temps qui reste (id., Francia 2005)
Un lever de rideau (Francia 2006)

Angel (id., Francia/Belgio/Gran Bretagna 2007)

PANORAMA

Ideale contenitore di film cult, preziose anteprime e curiosità provenienti dagli schermi dei maggiori festival internazionali, tra classico e (post)moderno le contaminazioni del mélo si fanno evidenti in autori provenienti da tutto il mondo.

In programma:

La banda degli angeli (Band of Angels, Usa 1957) di Raoul Walsh

Il dominatore di Chicago (Party Girl, Usa 1958) di Nicholas Ray

Un tranquillo posto di campagna (Italia/Francia 1969) di Elio Petri
Don Giovanni (id., Francia/Italia/Repubblica Federale Tedesca 1980) di Joseph Losey
Effi Briest (Fontane Effi Briest, Germania 1974) di Rainer Werner Fassbinder

Il matrimonio di Maria Braun (Die Hhe der Maria Braun, Germania 1978) di R. W. Fassbinder

Ficción (Spagna 2006) di Cesc Gay

Atlas de geografía humana (Spagna 2007) di Azucena Rodríguez
La maison (Francia 2007) di Manuel Poirier

A Via Láctea (Brasile 2007) di Lina Chamie

Om Shanti Om (India 2007) di Farah Khan

Pas douce (Francia/Svizzera 2007) di Jeanne Waltz

La giusta distanza (Italia 2007) di Carlo Mazzacurati: OMAGGIO ALLA MADRINA DEL FESTIVAL
Nelle tue mani (Italia 2008) di Peter Del Monte: OMAGGIO AL PRESIDENTE DI GIURIA

MINILab

Curata da Paolo Quagini in collaborazione con MINI (che anche quest'anno presenterà i vincitori del Concorso Young Directors Project, promosso in collaborazione con Ciak e Studio Universal), imperdibile occasione per riflettere sul rapporto tra autori delle canzoni e registi che ne trasformano in immagini i testi. Interverrano i Lost, band italiana rivelazione dell'anno e simbolo della "YouTube generation"; il cantautore Frankie Hi-NRG Mc, reduce dalla partecipazione alla 58esima edizione del Festival di Sanremo; Gaetano Morbioli, il più prolifico regista italiano di videoclip; Cristian Biondani, tra i migliori registi televisivi europei, specializzato in concerti live (R.E.M, Vasco Rossi, Negramaro, Subsonica…). In programma la proiezione del palmares 2007 del Festival Internazionale di cortometraggi Circuito Off, che annovera il corto di Andrea Jublin Il supplente, candidato agli Oscar 2008.

Modera l'incontro il giornalista e scrittore Boris Sollazzo.

EVENTI COLLATERALI

I Love You Too, la nuova sezione a cura di Paolo Quagini e Federico Pistono: una finestra sull'arte nell'era di Internet e YouTube, dedicata alle nuove tecnologie di produzione e distribuzione dell'audiovisivo. Dal rivoluzionario mélo di nuova concezione Four Eyed Monster alla nascita della web television.

Cuori, divise e chitarre. Il cinema musicale italiano degli anni '60 : il libro per sapere tutto sul fenomeno dei musicarelli. Il curatore Moreno Fabbrica incontra il pubblico alla Fnac di Verona.

Piera Detassis, direttore di Ciak, consegna il Premio Femme Fatale, Feministe Fatale all'attrice Claudia Gerini, personalità femminile che ha saputo coniugare fascino e comicità, humour e trasgressione senza rinunciare al glamour.

Tutti gli appuntamenti, per la prima volta, si potranno seguire sulla Web Television di Schermi d'Amore, creata da Media Group.

Per ulteriori informazioni: www.schermidamore.it

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    SCHERMI D'AMORE 2008: LOVE IN PROGRESS

    dall'11 al 20 aprile Peter Del Monte presiede la Giuria Ufficiale del Festival di Cinema Mélo

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    CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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    Dall'11 al 20 aprile Verona riaccende la passione: la rosa del Festival pronta a fiorire

    SCHERMI D'AMORE 2008: LOVE IN PROGRESS

    La città di Giulietta ha in serbo un nuovo imperdibile appuntamento con i sentimenti, dove classico e (post)moderno si incontrano nelle più intriganti contaminazioni.

    Il y a longtemps que je t'aimedi Philippe Claudelapre la 12ª edizione del Festival Internazionale del cinema mélo, che quest'anno dedica un doppio omaggio a George Cukor, "il regista delle donne", e al suo allievo ideale François Ozon.

    Vecchi maestri e nuovi promettenti autori sono protagonisti di Amori in (con)corso, competizione di pellicole del tutto inedite in Italia e giudicate dalla Giuria Ufficiale presieduta dal regista Peter Del Monte.

    Con un convegno finale a sorpresa, diretto da Piera Detassis, direttore di Ciak, e la nuova sezione I Love You Too, dedicata alle nuove tecnologie di produzione e distribuzione dell'audiovisivo ai tempi di Internet e YouTube


    Spetta all'intenso ritratto femminile di Il y a longtemps que je t'aime, primo lungometraggiodi Philippe Claudel vincitore del Premio Ecumenico della Giuria alla 58ª Berlinale, aprire la 12ª edizione di Schermi d'Amore: dall'11 al 20 aprile il Festival Internazionale del cinema mélo riaccende i riflettori sul genere che ha segnato la storia del grande schermo, modificandosi, confondendosi e ibridandosi nelle forme più originali.
    L'omaggio ad un passato glorioso, divenuto classico, e l'attento sguardo sul presente e sull'immediato futuro dell'amore al cinema: un'imperdibile occasione per conoscere tutto sul melodramma, una manifestazione che in tutti questi anni ha saputo far rivivere film dimenticati, portare alla luce nuovi talenti del panorama cinematografico internazionale e, non da ultimo, perlustrare terreni tematici dove si preannunciano tendenze e stili di vita.

    Un doppio sguardo, quello di quest'anno, in cui il mélo percorre trasversalmente tutte le sezioni della kermesse scaligera, tra maestri riconosciuti e nuovi autori che all'omaggio uniscono il tocco personale di uno stile innovativo.
    Amori in (con)corso, tradizionale sezione dedicata alle opere in competizione, affianca dunque l'esperienza di registi dalla carriera ormai consolidata e l'esordio di giovani filmmakers dal linguaggio sperimentale, formalmente innovativo, evidenziando come il mélo sia in grado di nascondersi tra le pieghe di generi "insospettabili". Tutti i film saranno giudicata dalla Giuria Ufficiale del Festival presieduta dal regista Peter Del Monte, tornato proprio in questi giorni sugli schermi italiani con Nelle tue mani.
    Tra lepellicole più attese,The Walker di Paul Schrader, The Tiger's Tail di John Boorman e Hallam Foe di David Mackenzie. Tra gli esordienti, i coreani Jung Brothers, già collaboratori di Park Chan-Wook, che in Epitaph fondono in modo originale horror e mélo; La soledad di Jaime Rosales conferma invece il linguaggio maturo di un regista che ha saputo rielaborare in modo personale la lezione di Antonioni.

    Una doppia retrospettiva unisce un grande maestro e un autore che ne ha raccolto l'eredità: da un lato il modello del periodo classico in Il cinema è femmina – Omaggio a George Cukor, a 25 anni dalla morte del "regista delle donne" per eccellenza; dall'altro 5 x 2 – Dieci film di François Ozon, dedicata al suo "allievo ideale" molto amato dalle proprie attrici.

    Panorama, contenitore di film cult, preziose anteprime e curiosità provenienti dagli schermi dei maggiori festival internazionali, dedica particolare attenzione alle contaminazioni di Nicholas Ray, Raoul Walsh, Joseph Losey e Rainer Werner Fassbinder.

    Molti i piatti forti collaterali alle proiezioni, a cominciare dal convegno a sorpresa, glamour e ricco di star, organizzato dal direttore di Ciak Piera Detassis.

    La nuova sezione I Love You Too, curata da Paolo Quagini e Federico Pistono e dedicata alle nuove tecnologie di produzione e distribuzione dell'audiovisivo ai tempi di Internet e YouTube: dal rivoluzionario mélo di nuova concezione Four Eyed Monster alla nascita della web television.

    MiniLab: in collaborazione con Mini (che anche quest'anno presenterà i vincitori del Concorso Young Directors Project) imperdibile occasione per riflettere sul rapporto tra autori delle canzoni e registi che ne trasformano in immagini i testi. Interverrano iLost, band italiana rivelazione dell'anno; un ospite a sorpresa dalla 58esima edizione del Festival di Sanremo; Gaetano Morbioli, il più prolifico regista italiano di videoclip; Christian Biondani, tra i migliori registi europei, specializzato in concerti live (R.E.M, Vasco Rossi, Negramaro, Subsonica…). In programma la proiezione del palmares 2007 del Festival Internazionale di cortometraggi Circuito Off.

    E ancora, anteprime, presentazioni di libri e appuntamenti con il pubblico alla Fnac di Verona.
    È ancora top secret l'affascinante madrina che l'11 aprile riaccenderà l'amore sugli schermi veronesi. All'insegna di un'edizione che per la prima volta si potrà seguire sullaWeb Television di Schermi d'Amore, creata da Media Group


    Per ulteriori informazioni: www.schermidamore.it
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      SCHERMI D'AMORE 2008: LOVE IN PROGRESS

      Dall'11 al 20 aprile 2008

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      Dall’11 al 20 aprile Verona riaccende la passione: la rosa del Festival pronta a fiorire
       
      SCHERMI D’AMORE 2008: LOVE IN PROGRESS
       
      La città di Giulietta ha in serbo un nuovo importante appuntamento sul fronte dei sentimenti, dove classico e (post)moderno si incontrano attraverso le più intriganti sfaccettature.
      Tutto questo durante la 12ª edizione del Festival Internazionale di Cinema Mélo
      che parte con un omaggio a George Cukor, “il regista delle donne”, si sofferma sullo sguardo di  François Ozon, per concentrarsi poi sugli Amori in (con)corso del tutto inediti in Italia.
      Con un convegno finale a sorpresa, diretto da Piera Detassis, direttore di Ciak.
       
       
      Lomaggio ad un passato glorioso, divenuto classico, e l’attento sguardo sul presente e sull’immediato futuro dell’amore al cinema. Imperdibile occasione per conoscere tutto sul melodramma, questa 12ª edizione di Schermi d’Amore: dall’11 al 20 aprile il Festival Internazionale del cinema mélo riaccende i riflettori sul genere che ha segnato la storia del grande schermo, modificandosi, confondendosi e ibridandosi nelle forme più originali. Una manifestazione che in tutti questi anni ha saputo far rivivere film dimenticati, portare alla luce nuovi talenti del panorama cinematografico internazionale e, non da ultimo, perlustrare nuovi terreni tematici dove si preannunciano tendenze e stili di vita.
      Un doppio sguardo, quello di quest’anno, in cui il mélo percorre trasversalmente tutte le sezioni della kermesse scaligera, tra maestri riconosciuti e nuovi autori che all'omaggio uniscono il tocco personale di uno stile innovativo.
      Amori in (con)corso, tradizionale sezione dedicata alle opere in competizione, affianca dunque l’esperienza di registi dalla carriera ormai consolidata e l’esordio di giovani filmmakers dal linguaggio sperimentale, formalmente innovativo, evidenziando come il mélo sia in grado di nascondersi tra le pieghe di generi “insospettabili”: The Walker di Paul Schrader, The Tiger’s Tail di John Boorman e Hallam Foe di David Mackenzie sono alcune delle pellicole più attese. Tra gli esordienti, i coreani Jung Brothers, già collaboratori di Park Chan-Wook, in Epitaph fondono in modo originale horror e mélo; La soledad di Jaime Rosales conferma invece il linguaggio maturo di un regista che ha saputo rielaborare in modo personale la lezione di Antonioni.
      Questa doppia visione è ben rappresentato da due retrospettive: da un lato il modello del periodo classico in Il cinema è femmina – Omaggio a George Cukor, a 25 anni dalla morte del “regista delle donne” per eccellenza; dall’altro 5 x 2 – Dieci film di, dedicata al suo “allievo ideale” molto amato dalle proprie attrici.
       
      Panorama, contenitore di film cult, preziose anteprime e curiosità provenienti dagli schermi dei maggiori festival internazionali, riserva un posto di riguardo alle contaminazioni di Nicholas Ray, Raoul Walsh, Losey e Fassbinder.
      Piatti forti collaterali alle proiezioni, il convegno a sorpresa, glamour e ricco di star, organizzato dal direttore di Ciak Piera Detassis; MiniLab in collaborazione con Mini; e ancora, anteprime, presentazioni di libri e appuntamenti con il pubblico alla Fnac.
      La Giuria Ufficiale, composta da attori, produttori e registi è ancora top secret, così come l’affascinante madrina che l’11 aprile riaccenderà l’amore sugli schermi veronesi.
       
       
      Per ulteriori informazioni: www.schermidamore.it
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