School of Mafia, di Alessandro Pondi

Alessandro Pondi ritorna al cinema con School of Mafia, commedia che cerca di parodiare il gangster movie senza alcun successo: non bastano i nomi nel cast per realizzare il nuovo Johnny Stecchino

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A New York Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono figli di tre boss. Avrebbero progetti differenti per il futuro, ma vengono rapiti e spediti in Sicilia dai propri padri, che vogliono eredi forti e con carattere.

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Alessandro Pondi, dopo Chi m’ha visto (2017) e Tutta un’altra vita (2019), ritorna al cinema con School of Mafia, commedia che cerca di parodiare il gangster movie senza il successo dei tentativi precedenti operati in Italia. Uno tra i primi esempi che saltano alla mente, pensando a film che parlano di mafia utilizzando il filtro della commedia, è Johnny Stecchino (1991) di Roberto Benigni che utilizzava il meccanismo dello scambio d’identità, già utilizzato da Totò (non solo) nel film di Camillo Mastrocinque Totò a Parigi (1958), per fare critica sociale e mostrare la corruzione di una società che vive distaccata da tutto il resto del mondo, un “sistema” che solo un anno più tardi farà saltare in aria la macchina di Giovanni Falcone. Un altro esempio più recente è il film di Enrico Lando, Quel bravo ragazzo (2016) che segnava il tentativo di Herbert Ballerina di passare dal piccolo al grande schermo distaccandosi dalla figura di Maccio Capatonda, qui comunque rimasto a spalleggiarlo. Quel bravo ragazzo e School of Mafia hanno praticamente la stessa trama, con la differenza che almeno il film di Lando risultava abbastanza scorrevole.

School of Mafia non riesce a far ridere, è sgradevole e in fin dei conti offensivo. È costruito su una premessa narrativa iniziale molto debole e su un didascalismo fastidioso. Ci sono interpreti come Maurizio Lombardi e Paola Minaccioni che riescono a tener a galla alcuni momenti del film, altri che rimangono anonimi. Il film collassa su se stesso e fa infervorare ad ogni battuta e gag da medioevo sul personaggio omosessuale di Michele Ragno e per il qualunquismo con cui viene tratteggiata la Sicilia e il siciliano medio che ricorda, ad altre latitudini, lo spot per la Calabria fatto da Muccino l’anno scorso.

Regia: Alessandro Pondi
Interpreti: Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Nino Frassica, Gianfranco Gallo, Paola Minaccioni, Giulio Corso, Monica Vallerini, Tony Sperandeo
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 95′
Origine: Italia, 2021

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
1

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3.2 (15 voti)
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