"Seabiscuit – Un mito senza tempo", di Gary Ross

Il cinema come racconto tra ricchezza visiva e sguardo retrò. “Seabiscuit” è un film che parla all'America dell'America, dei suoi miti, delle sue leggende, di quel profondo senso di appartenenza, del mito e delle sue radici; un luogo magico e reale dove il sogno può ancora avverarsi, un paradiso desolato, eppure ancora incontaminato

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Seabiscuit di Gary Ross, in quest'atmosfera di glorificazione dello spettacolo e dell'auto affermazione, al contrario si e' caratterizzato per la sua patinata, sincera e gloriosa vicenda che ci riporta all'epoca della grande Depressione. Seabiscuit, (tratto dal libro di Laura Hillenbrand del 2001) racconta una storia gia vista, quella del successo, di un viaggio e dell'iniziazione, proponendo una vicenda sportiva che vede protagonista un cavallo da corsa e gli uomini che lo portano al successo facendolo diventare una delle leggende del secolo scorso ("nel 1938, in un anno drammatico, colui che faceva più notizia non era Franklin Roosevelt, ne' Adolf Hitler, non era neanche una persona, ma un cavallo") ma lo fa con raffinatezza e grazia, con candore e con un occhio meticoloso (le scene relative alle corse vere e proprie sono esaltanti e coinvolgenti).


Lo sguardo retrò si concretizza con l'utilizzo di immagini dell'epoca con un graffiante bianco e nero che colpisce e ferisce, ma che allo stesso tempo esalta e forgia. Quei volti smarriti, ma orgogliosi, delusi e amareggiati, ma allo stesso tempo carichi di una profonda dignità umana.. Immagini di padri e di madri da rispettare e da ammirare perduti e poi ritrovati nella memoria.


Seabiuscuit si trasforma in un modello da ammirare, da seguire, nell'America degli anni Trenta, terra di nessuno, anche e soprattutto universo da esplorare, terra di conquista. La depressione non ha però fermato lo spirito indomito che viene incarnato nelle vicenda di Seabiscuit, eroe "popolare", modello vincente dell'immaginario collettivo.


I vuoti (la morte del figlio di Charles Howard, la desolazione, la miseria della Depressione) si contrappongono alle immagini patinate e ricche di candore e di gloria. Seabiscuit è un film che parla all'America dell'America, dei suoi miti, delle sue leggende, di quel profondo senso di appartenenza, del mito e delle sue radici; un luogo magico e reale dove il sogno può ancora avverarsi, un paradiso desolato, eppure ancora incontaminato. Niente di nuovo fin qui. Il film trasmette con grande lucidità il racconto e i suoi personaggi seguendo la loro progressiva trasformazione dove la Storia si confonde con la storia del proprietario del cavallo (Jeff Bridges), quella dell'allenatore (Chris Cooper) e quella del fantino (Tobey Maguire). Un sogno da vivere insieme, con la mente e con il cuore, e con quella ingenuità che ci accompagna quando si spengono le luci e la magia ha inizio.


 


Titolo originale: Seabiscuit
Regia: Gary Ross
Sceneggiatura: Charlie Mitchell, Gary Ross dal libro omonimo di Laura Hillenbrand
Fotografia: John Schwartzman
Montaggio: William Goldenberg
Musica: Randy Newman
Scenografia: Jeannine Oppewall
Costumi: Judianna Oppewall
Interpreti: Tobey Maguire (Red Pollard), Jeff Bridges (Charles Howard), Chris Cooper (Tom Smith), William H. Macy (Tick Tock McGaughlin), Elizabeth Banks (Marcela Howard), Gary Stevens (George Woolf), Chris McCaron (Charley Kutsinger), Annie Howard (Valerie Mahaffey)
Produzione: Largen Than Life Productions/Spyglass Entertainment/The Kennedy-Marshall Company/Universal Pictures
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Durata: 141'
Origine: Usa, 2003

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