Sentieri Selvaggi Playlist #4 – Dude (Looks Like a Lady)

Il rock degli Aerosmith è perfetto per le commedie del suo tempo: non si perde in sperimentazioni, sa colpire lo spettatore e lo fa direttamente, rassicurante come il sederone di Mrs Doubtfire

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È il 1987, e negli USA esce l’album Permanent Vacation degli Aerosmith. È passato un po’ di tempo dal disco Toys in the Attic, che con i brani Walk this Way e Sweet Emotion aveva portato sulla cresta dell’onda il gruppo bostoniano. La quinta traccia di Permanent Vacation è una canzone scatenata, che da subito conquista le folle: Dude (Looks Like A Lady). Passano sei anni. Nel 1993, dopo vari film di successo (fra cui uno dal titolo Mamma ho perso l’aereo) il regista Chris Columbus dirige Robin Williams nella commedia per famiglie Mrs. Doubtfire.

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Io avevo sette anni (anno più, anno meno) quando mia nonna mi regalò per il compleanno il VHS del film. Ricordo, come se fosse ieri, che rimasi molto delusa scartando il regalo. Presa dall’entusiasmo della festa, non avevo guardato la copertina con la dovuta attenzione. Ad un primo sguardo ero sicura che mia nonna mi avesse regalato una televendita promozionale di prodotti per la casa, qualcosa di molto simile alle allora famose televendite di Aurora De Agostino. Dopo pochi giorni, capita l’incomprensione, quel VHS divenne uno dei più consumati fra quelli della mia videoteca. Da eccellente commedia, il film fa ancora oggi la sua bella figura, c’è poco da dire. Con il suo eccezionale interprete, e con i suoi coprotagonisti, Sally Field e un abbronzatissimo Pierce BrosnanMrs. Doubtfire occupa uno dei primi posti nel podio delle commedie americane per famiglie, di cui Columbus è stato un gran re.

Quando si è bambini certe scene dei film si imprimono nella mente più di altre, certi colori, certe voci. Mrs. Doubtfire segue l’andamento classico dei film dalla sceneggiatura in tre atti, dove arriva sempre un momento preciso, prima della vera crisi finale, in cui il protagonista supera le prime difficoltà. Questo lasso di tempo fondamentale sul piano narrativo, viene sempre mostrato con un abile trucchetto: la carrellata di immagini sottolineata da una musica “di rinascita”. Da bambini (e non solo) si viveva quel momento come una specie di overdose di zuccheri, improvvisamente pieni di una felicità pura per quella crisi risolta con così estrema facilità. Per quel momento preciso di Mrs.Doubtfire, Columbus sceglie proprio l’esplosiva Dude (Looks Like a Lady).

La canzone è perfetta, parla proprio di un tipo che sembra una signora, e viene scambiato da tutti per una donna (sembra che il testo sia riferito all’effeminato Vince Neil, cantante dei Mötley Crüe). Inoltre il rock degli Aerosmith con i suoi elementi fortemente pop sembra essere perfetto per le commedie del suo tempo…Come loro non si perde in difficili sperimentazioni, sa bene quale punto emotivo del suo spettatore da colpire e ci va direttamente, rapido, rassicurante come il grosso sedere di Mrs. Doubtfire.

Le immagini scelte riassumevano i vari pilastri portanti del film, ad esempio Daniel Hillard che prende lezioni di cucina per colmare le sue lacune. Su un piano di lettura esplicita, Robin Williams è un padre disperato disposto a tutto pur di stare con i figli, anche a travestirsi da donna. Ma quando ero piccola qualcosa al di là della storia mi turbavagif critica 2 profondamente, ed era il vero tema portante del film: il cambiamento. Mrs. Doubtfire insegnava che bisogna adattarsi alle metamorfosi della vita, ad esempio al divorzio dei genitori.

Quello del protagonista era un doppio cambiamento, fisico ma soprattutto mentale. Grazie a zio Frank e zia Jack che lo fanno diventare Euphigenia Doubtfire, Daniel Hillard scopre il suo lato femminile, il doppio che ha dentro. Se all’inizio è solo un uomo, alla fine diventa un uomo che è stato donna per un po’ di tempo, ed è quindi arricchito. Daniel Hillard cambia in meglio, vestendo i panni di un’amabile signora inglese. Non distrugge più la propria  casa con uno zoo portatile, ma la rimette a lucido come uno specchio, viziando l’ex moglie che prima aveva fatto infuriare. Certo non riesce a fare a meno di ammiccare a una donna che passa, ma al contempo ancheggia sinuosamente, preso dal ritmo. Quella donnona, nella carrellata degli Aerosmith, mi elettrizzava da matti mentre, sull’assolo, suonava la scopa come una chitarra impazzita.

ASCOLTA LA PLAYLIST DELL’ESTATE DI SENTIERI SELVAGGI:

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