Sguardi di Cinema Italiano

Dal 15 gennaio 2010

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Alla serata d’apertura prenderanno parte insieme al regista, all’attore protagonista ed alla scenografa di Marpiccolo, anche l’Assessore al Mediterraneo, la prof.ssa Silvia Godelli, il Vicepresidente della Provincia ed Assessore alla cultura, il dott Trifone Altieri, il Sindaco della Città di Monopoli, l’ing. Emilio Romani, l’Assessore alla Cultura del Comune di Monopoli, il Maestro Elio Orciuolo.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Una grande serata evento apre l’undicesima edizione di Sguardi di Cinema Italiano: un nuovo ed importante traguardo per il Festival che ha trasformato una città in un tradizionale luogo d’appuntamento per i registi della nuova produzione cinematografica nazionale ed un evento culturale in un singolare trait d’union tra l’autore ed il suo pubblico.
 
Con questa sua undicesima edizione il Festival Sguardi di Cinema Italiano non festeggia unicamente un importante traguardo in questo suo lungo viatico di pellicole e pubblico, ma celebra in special modo quel cinema italiano d’autore di cui è stato – e continua ad essere – vetrina reale e specchio privilegiato.
 
Grazie all’intervento garante del Sindaco di Monopoli, svanite le incertezze che pendevano sulla sede della manifestazione, Sguardi si prepara per il primo appuntamento del 15 gennaio 2010. Il Cinema “Visconti”, tradizionale sede delle proiezioni del Festival, a causa di alcune manovre ritorsive indirizzate al direttore artistico, il prof. Michele Suma (reo di aver ribadito, in qualità di consigliere comunale, la destinazione attuale della struttura a “servizi pubblici”), avrebbe potuto non ospitare la nuova stagione del Festival. Durante la conferenza stampa presso il Palazzo di Provincia a Bari, il Sindaco Romani ha rassicurato giornalisti ed appassionati sul futuro monopolitano del cinefestival.
 
Un’anteprima nazionale, una prima nazionale e tre prime visioni in Puglia coronano questa undicesima edizione del Festival cheda venerdì prossimo, 15 Gennaio, fino al 19 Marzofarà della nostra regione il grande schermo del cinema nazionale d’autore.
 
Una stagione, dunque, che ha ben meritato anche quest’anno la Medaglia da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la promozione diretta dell’iniziativa da parte della Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, ed i patrocini dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, della Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura, dell’Apulia Film Commission, dell’AGIS di Puglia e Basilicata, della FICE ed il sostegno della Città di Monopoli.
 
L’edizione 2010 di Sguardi si fregerà di ben 10 serate evento che vedranno registi, attori e produttori solcare la soglia della manifestazione. La nuova stagione potrà poi contare su di una grande anteprima nazionale, Il sole di Nina di Marco Arturo Messina (il 5 Marzo), proiezione accompagnata dal concerto del regista e dei suoi musicisti, che il giorno successivo eseguiranno dal vivo la colonna sonora del film. Si segnalano anche una importante Prima Nazionale, La Fisica dell’Acqua di Felice Farina (il 12 Febbraio)e ben tre Prime Visioni in Puglia: Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo (il 5 Febbraio), La cosa giusta di Marco Campogiani (il 19 Febbraio) e Good Morning Aman di Claudio Noce (il 26 Febbraio).
 
Un nuovo riconoscimento raddoppia poi l’orizzonte d’azione del Festival: dopo il successo del Premio Liceali – controfirmato da una grande giuria di 100 liceali, vicini al sentire della manifestazione – quest’anno si aggiunge il Premio del Pubblico, dedicato al miglior film in concorso e finanziato dalla BCC di Monopoli (assegno di € 2.000,00), che ha sposato la linea di mecenatismo cinematografico e regalato l’esperienza di giuria popolare a tutti gli appassionati, alla città di Monopoli e all’intera area del sud est barese. Il pubblico, quindi, si trasformerà in giuria popolare!
 
Una lunga carrellata c’introduce già al cuore della storia raccontata in MarPiccolo. Al regista basta questa lunga ripresa per tratteggiarci un intero mondo: quel triste universo di confine, diviso tra il MarPiccolo e la nera sagoma dell’Ilva, che ruota e poggia sulla spalle del giovane protagonista, Tiziano, magistralmente impersonato da un attore non professionista, Giulio Beranek, ospite di Sguardi.

 

Liberamente tratto dal romanzo Stupido di Andrea Cotti, (tra gli autori della sceneggiatura insieme a Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli), Marpiccolo rappresenta una fedele istantanea del girone di dannati ed emarginati che popola le periferie industriali della nostra penisola. Quell’Ilva che da sola produce un decimo dell’intero inquinamento europeo, sembra aver avvelenato anche gli animi dei suoi concittadini, ormai neri come i fumi che fanno da orizzonte alle loro vite.
Di Robilant tratteggia una Puglia diversa da quella delle cartoline, meno turistica e più di confine, al limite come le strade che danno vita al quartiere tarantino Paolo VI, dove neppure l'idea romantica dell'amore invincibile salverà il protagonista dal carcere.
Ma da questo pantano, questa terrà ferita, germoglierà forte una nuova vita, perché al di fuori di questo “mar piccolo” c’è un oceano di speranze.
 
Giulio Beranek, ospite in sala, è un attore giovanissimo, uno degli esordienti più interessanti nell’orizzonte cinematografico italiano ed una delle migliori rivelazioni di questo anno appena trascorso. Sabrina Balestra, dal suo canto, ha all’attivo la scenografia di numerose pellicole pugliesi e sulla Puglia, basti pensare SangueVivo, Galantuomini e Finepenamai di Winspeare e Barletti, già ospiti di Sguardi.
Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura ho pensato immediatamente a Napoli come luogo simbolo della durezza della vita di oggi. Poi, durante un viaggio nel Sud d’Italia, mi sono imbattuto in Taranto: per la prima volta e senza esitazione ho deciso che questa città era perfetta per raccontare questo film. Una città molto bella, molto simile a Siracusa, grecale come Siracusa, e vergognosamente ferita dalla presenza della più grande e inquinante industria d’acciaio d’Europa – ha dichiarato Alessandro Di Robilant – Ecco, la giustapposizione della bellezza naturale e storica della città alla grande e infernale fabbrica dà il sentimento più vicino alla rabbia e alla frustrazione del mio personaggio protagonista, un giovane pieno di talento e senza alcuna speranza. Attorno a lui una comunità la cui forza di sopravvivere nonostante tutto mi ha toccato nel profondo”.
Un perfetto narratore delle gesta di personaggi profondi, oscuri quasi scomodi, ma intensi dal punto di vista del trasporto emotivo. Vissuto a Milano, Di Robilant parte dalla realizzazione di spot e cortometraggi, per giungere al cinema, diventando l'assistente di Maestri del calibro di Mario Monicelli, Alberto Lattuada e Luigi Comencini.
Forse è per questo che nei film di Di Robilant c' è un tratto classico, che si lega indissolubilmente al grande cinema sociale italiano del dopoguerra. Celeberrima la sua trasposizione de Il giudice ragazzino (1994) di Nando Dalla Chiesa, incentrato sulla biografia del magistrato Livatino, ucciso barbaramente dalla mafia. Una pellicola che gli farà ottenere il premio Blue Angel al Festival di Berlino.
 
Sguardi di Cinema Italiano compie undici anni. Un grande traguardo che non può che farci inorgoglire. A più livelli la nostra lungimiranza è stata premiata, in primis dal pubblico, che sempre più numeroso condivide con noi emozioni d’autore, poi dalle istituzioni che ogni anno ci confermano i loro patrocini e i loro alti riconoscimenti ed infine dal mondo del Cinema Italiano d’autore – dichiara il direttore artistico Michele Suma,che aggiunge – Tanti i registi ed altrettanti gli attori che in questi undici anni hanno fatto la storia di Sguardi, un Festival che ha segnato positivamente la vita culturale del nostro territorio, facendone un’importante crocevia per la cinematografia nazionale d’autore.”
 
Due Media partner confermano il loro interesse verso l’operato di Sguardi: l’emittente televisiva CANALE 7 e CONTRORADIO.
 
Per ogni ulteriore informazione consultare il sito www.sguardidicinemaitaliano.org o contattare l’infoline 334/1310000.
 
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    Sguardi di Cinema Italiano

    La rassegna cineforum, organizzata dall’Associazione Sguardi, torna per il nono anno consecutivo a Monopoli. Si riparte il 18 gennaio

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    Torna il cinema d’autore in Puglia.
    Si riparte il 18 gennaio.
     
    Nuovi traguardi per Sguardi di Cinema Italiano. La rassegna cineforum, organizzata dall’Associazione Sguardi, torna per il nono anno consecutivo a far di Monopoli e dell’intera Puglia la vetrina nazionale del cinema italiano d’autore.
    Curata fin dagli inizi dal direttore artistico, il prof Michele Suma, attualmente anche Assessore alla Cultura della Città di Monopoli, questa nona edizione della rassegna è nata sotto il segno di due importanti riconoscimenti.

     

    La manifestazione, per il suo valore artistico e culturale, ha ricevuto proprio in queste settimane una prestigiosa Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, concesso dall’ On.leministro Francesco Rutelli, accanto ai patrocini dell’AGIS, della FICE, dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Bari, della Città di Monopoli, la collaborazione del Liceo Galilei di Monopoli ed il fondamentale sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Monopoli.

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    Con gli anni l’Associazione Sguardi ha fatto della sua rassegna un caso nazionale, una vera e propria apax artistica e culturale. Negli anni bui del cinema italiano, proprio quando si staccano sempre meno biglietti nelle sale, Sguardi porta in un’unica sera un numero di spettatori superiore a quelli registrabili in una settimana di programmazione della stessa pellicola in qualsiasi altro cinema d'essai di altre grandi città. “Una preziosa esperienza” – come l’ha definita la prof. Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia che in merito dichiara – “Ogni volta che ho avuto il piacere di presenziare un appuntamento, una proiezione della manifestazione ho avuto la certezza che in Puglia abbiamo la possibilità di far crescere il cinema e di favorire una maggiore affluenza in sala. Sguardi di Cinema Italiano, che la Regione patrocina e sostiene finanziariamente, porta al cinema un numero sempre maggiore di pubblico, tra cui tanti giovani. Il cineforum monopolitano è cinema di qualità e a basso costo, che aiuta il cinema e costruisce pubblico”. 
     
    Lo stesso Sindaco della Città di Monopoli, l’avv. Paolo Antonio Leoci, parla di Sguardi come di un ”un appuntamento al quale la città non riesce più a rinunciare, sempre tanto atteso e di cui non possiamo non essere orgogliosi, una delle manifestazioni di cinema più frequentate a livello nazionale”. La manifestazione, infatti, ha visto nella passata edizione ben 6270 presenze complessive di spettatori nel corso di undici appuntamenti, con una media di 600 spettatori a serata durante le due proiezioni del venerdì sera e ben due mediapartner “Canale 7” e “Controradio”, leader nel settore delle telecomunicazioni locali e dell’informazione.
    Sguardi di Cinema Italiano rappresenta un vero e proprio successo di pubblico, un risultato che conferma il valore e l'importanza della rassegna come vetrina nazionale di quella produzione cinematografica d'autore che difficilmente trova spazi d'espressione nel circuito delle sale nazionali e locali.
     
    Punto di forza delle proiezioni è la presenza in sala del regista, vero valore aggiunto di ogni serata e punto di contatto e riflessione fra il pubblico e la pellicola, “un momento che s’introduce nella bulimia di immagini a cui i giovani si sottopongono, offrendo un alternativo momento di riflessione, un rallentamento alla abituale velocità di acquisizione dei giovani, colmo di criticità e vissuto nella forma adulta della riflessione collettiva” e conclude il prof. Adriano Petromilli, dirigente del Liceo “G. Galilei” di Monopoli – “un’occasione preziosa per costruire strumenti di consapevolezza e criticità”.
     
    Monopoli è un caso italiano – afferma il direttore artistico Michele Suma – in quanto riesce con i suoi due spettacoli del venerdì a totalizzare un numero di spettatori superiore a quelli registrabili in una settimana di programmazione della stessa pellicola in qualsiasi altro cinema d'essai di altre città. Il cinema italiano soffre la mancanza di schermi e di platee, che il cineforum di Monopoli riesce a regalare. Ed è per questo che Sguardi di Cinema Italiano riceve sempre nuovi riconoscimenti, tra cui il prezioso sostegno della BCC di Monopoli, giunta in soccorso dinanzi alla mia rinuncia, in quanto assessore alla cultura, al tradizionale finanziamento del Comune di Monopoli. Il conflitto di interessi, dalle mie parti, non è una opinione!”.
     
    La rassegna, infatti, da questa edizione è sostenuta dalla BANCA di CREDITO COOPERATIVO di Monopoli. Con il suo valido aiuto, la BCC di Monopoli, differente per natura, ha sostenuto e sponsorizzato l'Associazione in modo da permetterle la buona riuscita della manifestazione: un sostegno per tutti gli appassionati, per la città di Monopoli e per l’intere area del sud est barese.
     
    L’apertura della IX edizione, il 18 gennaio, sarà affidata all’ultima pellicola dei Fratelli Taviani, La Masseria delle Allodole, opera ispirata al romanzo omonimo di Antonia Arslan: “una storia privata in un dramma collettivo”. Presenzierà l’inaugurazione l’On.le Alba Sasso, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera.
     
    Spesso in anticipo sui tempi, figli del neorealismo più sincero, i Taviani tornano a far cinema nel modo che preferiscono, portando sul grande schermo la Storia, vista e vissuta come sempre a confine fra il privato ed il collettivo.
    Un’opera a quattro mani, firmata dai due registi e sostenuta da un cast internazionale, in cui spiccano Mariano Rigillo, Paz Vega, Tchéky Karyo e Ángela Molina.
     
    La presenza in sala di Vittorio Taviani, imprime alla serata inaugurale spessore e storia, quella storia del cinema italiano sostenuta e firmata dai due maestri. Una carriera costellata di grandi riconoscimenti la loro: dalla Palma d’Oro per Padre Padrone, passando per il David di Donatello per il miglior film assegnato a La Notte di San Lorenzo, fino al Leone d’Oro alla carriera del 1986, che li ha visti firmare in coppia una filmografia davvero unica per valore artistico e culturale. La stessa pellicola in rassegna ha vinto l’Efebo d’oro nel 2007.
     
    Il 25 gennaio sarà la volta di Claudio Malaponti, che presenterà al pubblico 7 km da Gerusalemme, girato tra Siria e Puglia, pellicola riconosciuta di interesse nazionale culturale per finalità artistiche e spettacolari, realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali-Direzione Generale per il Cinema. La storia viene raccontata attraverso la figura di Alessandro Forte, personaggio doloroso, angosciato ma curioso, umano e alla fine ottimista, che ha davvero la possibilità di identificare ogni essere umano. Il film intende essere un ragionamento sulla condizione dell’uomo occidentale.
    Le recenti vicende drammatiche sono una chiara metafora del cambiamento, dell’evoluzione di una condizione verso un’ulteriore più profonda e sempre meno decifrabile insicurezza.
     
    A seguire, l’appuntamento dell’1 febbraio con Il Rabdomante. In sala il regista Fabrizio Cattani e l’attore Pascal Zullino introdurranno al pubblico della rassegna la storia di Felice, un diverso, un portatore di un dono: la rabdomanzia. “Una persona mite che ha la saggezza delle tradizioni”. Un perdente che invece si ribellerà, come fosse un elemento della natura, alle barbarie, alle violenze che germogliano intorno a lui perpetrate dal malavitoso Ninì Cintanidd. "Abbiamo voluto parlare della vita di persone come Felice ed Harja, due persone sole e sfortunate che si incontrano e che imparano a vivere in modo migliore. Persone diverse che vengono, da mondi geograficamente distanti, esposti fin da piccoli ad una violenza disumana e che nonostante questo sono in grado di trovare uno nell’altra la possibilità di sperare in qualcosa di diverso. Una speranza quindi che come un fiume carsico scompare a tratti, sembra asciutto, ma invece si prepara ad esplodere in superficie ancora più forte, violento e benefico di prima”.
     
    A ruota, la pellicola di Luciano Melchionna, che l’8 febbraio, insieme all’attore protagonista Sandro Giordano, presenterà il suo Gas. I giovani di Gas sono carichi di una violenza che non ha niente da aggiungere alla sua stessa folle espressione. Una violenza che si scatena contro la diversità, “quella diversità colpevole solo di ricordare che si può esser liberi”. Una violenza, quella portata sullo schermo da Melchionna, che maschera il bisogno d'aiuto, che altro non è se non l'urlo disperato di chi distrugge perché non sa costruire.
     
    Il 15 febbraio sarà il turno di una presenza d’eccezione, Pasquale Scimeca, il quale presenterà Rosso Malpelo. Il film, seppur tratto da una delle novelle più belle e conosciute del grande scrittore Giovanni Verga, supera l’originale dimensione verista della vicenda a favore di una lettura più tragica e profonda. Le tragedie non hanno tempo e non hanno storia, così come lo sfruttamento e la solitudine dei bambini sono di ogni tempo e di ogni storia. Una pellicola figlia di un cinema “al suo stato primitivo” – come su definizione di Scimeca – “un cinema che si libera di tutto il superfluo, di qualsiasi estetica e retorica, dove finiscono gli alibi e la macchina da presa cessa di essere un nascondiglio per il regista e gira da sola”.
     
    Italian dream, opera di Sandro Baldoni, è la prima anteprima nazionale, il 22 febbraio, presentata all’interno di questa edizione della rassegna. Lo stile del film è quello della commedia, che sfuma verso un apologo di sapore gogoliano. Il film ci immerge in una realtà culturale definita – quella italiana, tutta apparenza, rumore ed eccitazioni consumistiche – facendo leva su quel senso dell’assurdo che pervade la nostra esistenza mentre si galleggia provvisori, leggeri e ciechi nell’ignoto mare oscuro della vita.
     
    Il 29 febbraio sarà ospite il regista Angelo Rizzo, autore de La sottile linea della verità. Un film–documentario interamente girato a Cuba, che porta sul grande schermo la storia di Fabio Di Celmo, un giovane che fu realmente vittima degli attentati che sconvolsero l'America Latina e Cuba a cavallo degli anni ’80 e ’90. A dar ancora più rilievo ad una pellicola già di spessore, il prezioso cameo dato dalla presenza di Fidel Castro e delle immagini degli archivi nazionali.
     
    Il 7 marzo verrà proposta la seconda anteprima nazionale della rassegna, una pellicola particolare, nata da quella linea di confine che unisce la musica al cinema e viceversa: 7/8 sette ottavi. A presentare la pellicola il regista Stefano Landini e l’attore Ernesto Mahieux. Un film per far riflettere su quanto le forme d’espressione possano costituire una minaccia per i totalitarismi di ogni epoca. La visione di questa pellicola, al di là di epoche e contesti, suscita un dibattito “sulla vitale importanza della libertà di esprimere, ma in maniera pulita e corretta come allora,le proprie aspirazioni irrinunciabili,le proprie Passioni, le proprie Idee”. In nome e memoria delle sofferte, pulite, piccole e silenziose idee che altri hanno pagato caro per esprimere, attraverso ogni forma di comunicazione, arte e linguaggio, il cui solo contenuto è in realtà l' unica cosa che conta,al di là di tecnologie ed ideologie.
     
    L’ultima anteprima nazionale, il 14 marzo, presentata dalla rassegna è Billo le grand dakhaar di Laura Muscardin. In sala la regista e gli attori, Billo e Marco Bovini. Billo è la prima commedia epica sull’integrazione, “un viaggio attraverso l’Italia di oggi vista dagli occhi di uno straniero, extracomunitario, musulmano. E’ la storia di una integrazione riuscita, piena di ironia, sentimenti, colpi di fortuna, ma anche vitalità, ottimismo e determinazione”.
     
    Chiuderà la rassegna, il 28 marzo, la regista Alina Marazzi intervistata dalla direttrice del SalinaDocFest, la regista Giovanni Taviani. La Marazzipresenterà il suo secondo film documentario Vogliamo anche le rose:  una libera interpretazione che vuole andare al di là della ricostruzione storica, per cogliere il più possibile tutta la verità emotiva ed esistenziale di cui la storia è fatta. Afferma la Marazzi: “Di quanto esigeva il celebre slogan "Vogliamo il pane, ma anche le rose", con cui nel 1912 le operaie tessili marcarono con originalità la loro partecipazione a uno sciopero di settimane nel Massachusetts, forse il necessario, il pane, è oggi dato per acquisito. Ma le donne si sono battute per un mondo che desse spazio anche alla poesia delle rose. Ed è una battaglia più che mai attuale”.
     
    Il pubblico potrà richiedere l’abbonamento all’intera rassegna presso il Cinema Visconti (Monopoli – Via Rattazzi 98), potendo scegliere fra i due consueti spettacoli delle 18,00 e delle 20,30.
    Per ogni ulteriore informazione è a disposizione il sito www.sguardidicinemaitaliano.org e l’infoline 334/1310000.
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      Sguardi di Cinema Italiano

      Rassegna dedicata al nuovo cinema italiano. A Monopoli, dal 12 gennaio al 30 marzo 2007

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      Torna il cinema d'autore in Puglia.

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      Riparte la rassegna-cineforum "Sguardi di Cinema Italiano" a Monopoli.


       


      Quella magica illusione che conosciamo con il nome di cinema, un momento vicino e simile al sogno, nell'ormai tradizionale rassegna-cineforum monopolitana non si chiuderà nell'orizzonte di una fruizione passiva, ma sboccerà come una vera e propria occasione di dialogo ed incontro con i protagonisti.


      Con il riconoscimento ufficiale del Presidente della Repubblica, riparte il prossimo 12 gennaio 2007 la rassegna-cineforum "Sguardi di Cinema Italiano", promossa dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia,  dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli e dal Liceo Galilei di Monopoli, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari.


      La manifestazione, vetrina della produzione cinematografica nazionale d'autore, è organizzata dall'Associazione Sguardi, sotto l'egida del direttore artistico Michele Suma, che dichiara:  "Sarà la nostra festa del Cinema, con 11 appuntamenti e tanti ospiti, per trascorrere serate di cinema e di parole sul cinema. L'obiettivo, come di consueto, è di mettere insieme giovani ed adulti, che s'incontrano il venerdì sera per vivere belle serate di cinema, di immagini di qualità e di liberi dialoghi con gli autori di lavori che raggiungono difficilmente gli schermi della nostra regione".


      La rassegna, infatti, giunta all'ottava edizione, si snoderà lungo i primi tre mesi del 2007, scandita da 11 importanti proiezioni, fra cui ben 4 anteprime nazionali: una nuova occasione per Monopoli per ripresentarsi una volta ancora come il grande schermo del Cinema Italiano e trait d'union fra i registi della nuova produzione cinematografica nazionale d´autore ed il pubblico degli appassionati. Lo stesso assessore alla cultura di Monopoli, l'arch. Nicola Napoletano, ha affermato: "Il cineforum è un appuntamento al quale la città e il territorio non riesce più a rinunciare, un evento sempre molto atteso e cresciuto negli anni, che ha raggiunto riconoscimenti nazionali, come confermato dalla Targa conferita in occasione di questa imminente edizione dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".


      Anche la Federazione Italiana Cinema d'Essai e l'Agis regionale sostengono con il loro patrocinio la manifestazione, che, di anno in anno, dimostra sempre più grande respiro, una grande forza promozionale e un'occasione di avvicinamento al cinema per i giovani. "Un vero progetto culturale totale, un investimento per le nuove generazioni, una rara occasione di dialogo e raccolto confronto con i preziosi ospiti", come ha dichiarato il dirigente del Liceo "Galilei", il prof. Adriano Petromilli.


      La rassegna, da quest'anno, sarà anche sostenuta da due media partner d'eccezione: ControRadio e l'emittente televisiva Canale 7.


       


      I primi registi che si presenteranno al numeroso pubblico del Visconti (non meno di 500 a serata!), sono il barese Andrea Costantino e la romana Giovanna Taviani, che il prossimo 12 gennaio introdurranno le loro rispettive pellicole: Il Provino, un esilarante cortometraggio che ha riscosso tanti successi in svariate rassegne e cineconcorsi di tutta Europa, e I nostri 30 anni, un particolare e prezioso docufilm realizzato da una figlia del cinema italiano, che ha voluto portare sul grande schermo una cinematografica sintesi sui più importanti momenti del cinema nazionale degli ultimi trent'anni.


       


      Il 19 è il turno del regista Agostino Ferrente e del musicista Mario Tronco, già tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel e fondatore dell'Orchestra di Piazza Vittorio, che presenteranno il particolarissimo lungometraggio sul progetto musicale che ha portato alla nascita dell'Orchestra, formazione del tutto inusuale per il nostro panorama artistico, orchestra multietnica autogestita nel cuore del quartiere Esquilino di Roma, dove gli italiani sono la vera "minoranza etnica". Il film di Ferrente, a questa esperienza dedicato, fa riflettere sul ruolo dell'arte, e della musica in particolare, come vero collante fra diverse etno-culture.


       


      Il 26 gennaio è la volta di Marco Manetti dei Manetti Bros, che presenterà al pubblico un pluripremiato noir, Piano 17, una pellicola che nonostante l'esiguo budget distribuito sui vari partecipanti al film, ha ottenuto alti riconoscimenti, colpendo il pubblico delle sale per l'ottima sceneggiatura, l'attenta regia e l'oculata scelta degli attori, capaci di seguire il piglio deciso della narrazione.


       


      A seguire l'appuntamento del 2 febbraio con Maggio Musicale, il film che nel 1989 ha segnato l'ultima prova cinematografica di Ugo Gregoretti, regista, giornalista, autore e fine intellettuale. Gregoretti torna a far cinema a sessant'anni ed in piena maturità realizza una pellicola intelligente, raffinata ed originale: portare in scena l'onirica visione del regista d'opera lirica Malcom McDowell (doppiato da Giancarlo Giannini) che, occupato a mettere in scena per il Maggio fiorentino una particolare Bohème, vive alcune giornate con il ragazzino che è stato: una (psico)analitica maniera per riflettere lucidamente sulla sua esistenza.


       


      A ruota la pellicola di Ivan Polidoro, che il 9 febbraio presenterà il suo Basta un Niente, un esilarante lavoro partenopeo, una panoramica a tutto tondo della vita degli abitanti del golfo di Napoli, una pellicola di confine dalle alte pretese, tutte giustificate, al limite fra la commedia ed il noir, sull'orizzonte di mille nuove sfumature cinematografiche.


       


      Il 23 febbraio Giorgio Diritti, unico regista italiano presente al Festival del Cinéma Mediterranéen di Bruxelles, presenterà in anteprima nazionale la sua opera prima, Il vento fa il suo giro. Un lungometraggio molto particolare, realizzato in italiano e in lingua occitana, l'antica lingua d'oc di dantesca memoria, un altro modo per esplorare e vivere una realtà poco nota del nostro Paese, le Alpi Occitane, anche attraverso i volti e i sogni dei numerosi protagonisti, tutti attori non professionisti.


       


      Jimmy della Collina, opera seconda di Enrico Pau, è l'altra anteprima nazionale, prevista per il 2 marzo. Ispirato all'omonimo romanzo di Massimo Carlotto, che sarà presente a Monopoli nei giorni che precedono la proiezione, il film è stata la prima pellicola italiana in gara a Locarno per il Pardo d'oro. Un lavoro che vede in Pau il portavoce di una realtà che diversamente rimarrebbe ignota, messaggio di un cinema, che più di qualunque altro mezzo espressivo, ha la capacità di indagare nell'animo umano.


       


      Il 9 marzo verrà proposta in anteprima nazionale una pellicola in costume, Amore e libertà – Masaniello, lungometraggio del regista partenopeo Angelo Antonucci, che, dopo una laurea in Filosofia, ha frequentato l'Istituto di Ermanno Olmi "Ipotesi cinema" per poi darsi interamente al ruolo di sceneggiatore e regista. Un film particolare, che presenta una interessante dicotomia fra fotografia e musica, binari diversi ma uniti dallo stesso sentimento rivoluzionario.


       


      A quattro anni da Luna rossa, presentato nel  2001 alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista partenopeo Antonio Capuano sarà a Monopoli il 16 marzo con il suo ultimo lavoro, La Guerra di Mario. Una pellicola profonda ed intensa, che porta in scena il dramma umano di due distanze sentimentali ed esistenziali, la storia di una madre adottiva e di un figlio reso difficile dalla vita.


       


      Il 23 marzo è il turno di Libero De Rienzo, interprete di film come Santa Maratona e A / R Andata + Ritorno, che arriva al suo esordio dietro la macchina da presa firmando un film complesso, spesso estremo nel linguaggio e nei contenuti, ma in nulla ovvio o scontato. Il film, Sangue – La morte non esiste, è diviso dal giovane regista in 3 atti, grotteschi e drammatici, comici o tragici allo stesso tempo.


       


      Chiude il 30 marzo il regista Gianluca Tavarelli, in probabile compagnia del famoso Luca Zingaretti (il Commissario Montalbano della fiction Rai), entrambi uniti sul grande schermo da una particolare ed intensa pellicola: Non prendere impegni stasera, un lavoro, come sottolinea lo stesso regista, che non rappresenta il classico film generazionale, ma piuttosto la riflessione su di un periodo della vita, in cui si è troppo vecchi per il rock 'n' roll e troppo giovani per morire.


       


      Il pubblico potrà richiedere l'abbonamento all'intera rassegna presso il Cinema Visconti (Monopoli – Via Rattazzi 98), potendo scegliere fra i due consueti spettacoli delle 18 e delle 20.30. Per ogni ulteriore informazione è a disposizione il sito www.sguardidicinemaitaliano.org e l'infoline 334.1310000.

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        Riparte SGUARDI di CINEMA ITALIANO, il cineforum che promuove a Monopoli, per l'area sud-est barese, l'aggiornata produzione cinematografica italiana d'autore ed i suoi migliori registi.

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                Riparte SGUARDI di CINEMA ITALIANO, il cineforum che promuove a Monopoli, per l'area sud-est barese, l'aggiornata produzione cinematografica  italiana d'autore ed i suoi migliori registi.


            Il programma, consultabile in allegato, è il risultato di mesi di lavoro e ricerca, di contatti ed accordi, di intensa attività e di accorta selezione.


            Le nove serate che Vi attendono, dunque,  saranno una festa del cinema italiano: saranno serate di appassionate visioni, di scoperta di nuovi lavori cinematografici, spesso altrimenti "invisibili", e saranno serate in cui  le parole, le idee e le emozioni del regista si intrecceranno e si confonderanno con le voci, le sensibilità, le curiosità degli spettatori in sala.


            Per il contributo all'imminente edizione, con piacere si ringraziano:


        Alessandro Contessa, Fabrizio Corallo, Mariella Dellino, Diana d'Emiliano, Oscar Iarussi, Vito Intini, Paolo Manganaro, Mimmo Mongelli, Gianbattista Petruzzi, Georgette Ranucci, Sabina Tornatore, Roberta Triestino.



        I registi saranno ospiti presso la masseria IL RUSTICHELLO, C.da Laghezza 120 – Monopoli


        www.ilrustichello.it  –  o8o.803350/803450

         

        media partner ANTENNASUD

        (dott. Dionisio Ciccarese, direttore)

            I patrocini:


        Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo (prof.sa Silvia Godelli)


        Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura (prof. Cesareo Putignano)


        La rassegna è promossa dal Comune di Monopoli,

         Assessorato alla Cultura (arch. Nicola Napoletano)

        e

        dal Liceo "Galilei" di Monopoli (prof. Adriano Petromilli, dirigente).

         


        a p p u n t a m e n t o   a l   C i n e m a   V i s c o n t i

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