Silent Trilogy, di Juho Kuosmanen

Un cinema che torna alle origini senza nostalgia, con la leggerezza e l’autenticità di una fiaba dimenticata. La delicatezza del muto attraverso tre corti di gesti piccoli e ambienti domestici

-----------------------------------------------------------------
OPEN DAY FILMMAKING & POSTPRODUZIONE: 23 maggio

-------------------------------------------------

BORSE DI STUDIO per LAUREATI DAMS e Università similari

-----------------------------------------------------------------
SPECIALIZZAZIONI: la Biennale Professionale della Scuola Sentieri selvaggi

-------------------------------------------------

Un cinema che torna alle origini senza nostalgia, ma con la leggerezza e l’autenticità di una fiaba dimenticata. Silent Trilogy conferma che Juho Kuosmanen è un artigiano del tempo e dello spazio, capace di restaurare il passato e restituircelo come qualcosa di completamente nuovo.

Il progetto Silent Trilogy, non è stato concepito sin dall’inizio come trilogia. In un dialogo con Gian Luca Farinelli durante il festival del Cinema Ritrovato di quest’estate, il regista ha raccontato che l’idea di fare un cortometraggio è stata un tentativo di esorcizzare l’ansia per il primo lungometraggio. Così nel 2012 ha preso come protagonista Seppo Mattila e la sua storia e ha raccontato una perdita e una partenza attraverso gesti piccoli, ambienti domestici e il volto segnato di un uomo costretto a ricominciare da zero, creando Romu- Mattila e la donna bellissima, che sarebbe stato il primo capitolo del film.

Successivamente Kuosmanen ha firmato il suo primo lungometraggio, La vera storia di Olli Mäki (vincitore di Un certain regard a Cannes 2016), dove racconta la rovinosa sconfitta del fornaio di Kokkolas che ha sfidato il campione del mondo dei pesi piuma. Il film omaggia Cimino e Scorsese (il bianco e nero sporco ricalca quello di Toro scatenato) ma si affida alla poesia surreale dei protagonisti di Kaurismäki per delineare il protagonista. Con Scompartimento n.6 (vincitore a Cannes 2021 del Gran Prix Speciale della Giuria), Kuosmanen mantiene la sensibilità che lo contraddistingue avvicinandosi però allo stile di Assayas se non altro nell’ accompagnare la protagonista sul treno diretto a Murmansk.

Per Silent Trilogy il regista sceglie invece il linguaggio del cinema delle origini. Oltre alla mancanza del suono in presa diretta, a cui si è preferito uno studio ad hoc con rumoristi, c’è l’utilizzo della pellicola e i movimenti di camera che emulano un occhio discreto e affettuoso, che accompagna il personaggio ma non lo consola mai davvero.

Un cinema che non cerca la scossa, ma la risonanza, che non si urla addosso, ma che si ascolta in silenzio. Si guarda. È importante a riguardo il secondo capitolo, I distillatori (2017) che alza i toni con una farsa omaggio del primo film finlandese, perduto nel tempo. Kuosmanen gioca con la memoria del cinema con ironia quasi slapstick (brava Jaana Paananen), e con un linguaggio che richiama Méliès più che Chaplin.

La trilogia, composta da tre cortometraggi, si chiude con Un lontano pianeta (2023) racconto cosmico girato con mezzi artigianali (scenografie di cartone e miniature) ma con un’ambizione quasi biblica. È la fine del mondo e, al tempo stesso, la nascita di un altro. Una guardiana del faro (ancora Jaana Paananen) e suo fratello cercano salvezza, mentre il silenzio diventa definitivo. L’umanità di Kuosmanen si misura proprio qui: nel trattare il vuoto con rispetto, nel riempirlo con gesti semplici e abbandonarlo a sonorità tenui e adatte per sorseggiare i migliori cocktail, proprio come i due protagonisti.

Titolo originale: id.
Regia: Juho Kuosmanen
ROMU-MATTILA E LA DONNA BELLISSIMA

 

Interpreti: Seppo Mattila, Outi Airola, Sami Heinonen, Leo Käkelä, Matti Pellinen, Mia Teresa Kyyrö

Durata: 27′


Anno: 2012

 

I DISTILLATORI
Interpreti: Jaana Paananen, Juha Hurme, Tomi Alatalo, Jarkko Lahti, Aku Petteri Pahkamäki
Durata: 16′
Anno: 2017
UN LONTANO PIANETA
Interpreti:

Jaana Paananen, Aku Petteri Pahkamäki, Tomi Alatalo, Mika Lätti, Amaia Orue-Etxebarria-Apellaniz, Anna

Airola
Durata: 17′
Anno: 2023

Distribuzione: Cineteca di Bologna
Durata: 61′
Origine: Finlandia, 2012/2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.7
Sending
Il voto dei lettori
0 (0 voti)

UNICINEMA scarica la Guida completa della Quadriennale di Sentieri Selvaggi


    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative