Simone Veil – La donna del secolo, un altro biopic per Olivier Dahan
Il regista porta sullo schermo la storia di Simone Veil dall’infanzia nel campo di concentramento di Auschwitz ai successi politici come magistrato e prima donna presidente del Parlamento Europeo
Simone Veil – La donna del secolo del regista che è stato un grande successo di botteghino in patria con oltre 20 milioni di euro d’incasso, esce al cinema il 30 gennaio distribuito da Wanted, ma ci sarà un anteprima il 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria. La storia narra della prima donna presidente del Parlamento Europeo, Simone Veil ed è il terzo biopic dediretto da Olivier Dahan dopo quelli su Édith Piaf e Grace Kelly.
Il film ripercorre l’intera vita di Simone Veil, non solo quella politica, ponendo attenzione alla burrascosa infanzia, il rapporto con il marito e la vita privata. Da bambina infatti, è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz insieme alla sua famiglia. Sopravvissuta, è riuscita ugualmente a trovare la forza di entrare in politica. Grande sostenitrice del femminismo, cruciale il suo ruolo per la depenalizzazione dell’aborto in Francia. Nel film è interpretata da Elsa Zylberstein e Rebecca Marder da giovane.
Come sottolinea Dahan “Simone Veil è molto politica nel senso nobile del termine. Non è una “politica” in senso stretto. È sempre rimasta magistrata nell’animo e le sue battaglie più grandi le ha combattute attraverso le leggi”. Il regista è attivo dagli anni ’90 con alle spalle film come Grace di Monaco, La vie en rose e la commedia sportiva Dream Team, ma ha anche diretto videoclip per Zucchero e i Cranberries. Simon Veil. La donna del secolo, attraverso la vita della protagonista, racconta cos’è stato il secolo scorso. Dalla tragedia dei totalitarismi a un senso di unità europeo che negli ultimi anni sembra stia svanendo. Ursula von Der Layen ha detto di lei “Se l’Europa fosse una donna sarebbe Simone Veil”.
Il trailer