Sound Of My Voice & Another Earth. Fantascienza lo-fi

Brit Marling in SOUND OF MY VOICE di Zal Batmanglij
Tre studenti della Georgetown University, già collaboratori per alcuni corti, si ritrovano a Los Angeles nella stessa casa. Al piano di sopra il regista Mike Cahill (Another Earth) al piano di sotto Zal Batmanglij (Sound of my Voice), tra un piano e l'altro Brit Marling, cosceneggiatrice e attrice protagonista di tutti e due i film, ciascuno a suo modo legato a grandi temi filosofici immersi in un contesto fantascientifico, ma realistico

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Brit Marling in SOUND OF MY VOICE di Zal Batmanglij

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Tre studenti della Georgetown University, già collaboratori per alcuni corti, si ritrovano a Los Angeles nella stessa casa. Al piano di sopra il regista Mike Cahill (Another Earth) al piano di sotto Zal Batmanglij (Sound of my Voice), tra un piano e l'altro Brit Marling, cosceneggiatrice e attrice protagonista di tutti e due i film, ciascuno a suo modo legato a grandi temi filosofici immersi in un contesto fantascientifico, ma realistico. I due debutti vengono presentati entrambi al Sundance FilmBrit Marling in ANOTHER EARTH di Mike Cahill Festival 2011… Un po' surreale, ammettono i protagonisti, ma è così che è andata.

 

Il film di Cahill, Another Earth – due sconosciuti che vivono un'improbabile storia d'amore e una tragedia la notte in cui viene scoperto nel sistema solare un duplicato della Terra – è stato selezionato in concorso, aggiudicandosi il premio riservato alle opere su scienza e tecnologia, e acquistato dalla Fox Searchlight. Cahill e l'ex studentessa di economia Brit Marling hanno già lavorato insieme nel 2004 a Boxers and ballerinas, documentario sul conflitto USA-Cuba.

 

Il lungometraggio di Batmanglij, intitolato Sound of My Voice, fa il bis in questi giorni al SXSW Film Festival. Costato "considerevolmente meno di 500.000 dollari", con colonna sonora dei Vampire Veekend (il frontman Rostam è fratello del giovane regista), il film segue una coppia californiana, il supplente Peter (Christopher Denham) e la scrittrice Lorna (Nicole Vicious), decisi a esplorare il mondo sotterraneo delle sette della San Fernando Valley allo scopo di girare un documentario sull'argomento.

 

 

Brit Marling in SOUND OF MY VOICE di Zal BatmanglijI due riescono a entrare in un gruppo guidato da un'enigmatica giovane donna (la Marling) che vive reclusa sfamata e assistita dai suoi seguaci, che le donano anche costantemente il proprio sangue attraverso trasfusione. Maggie sostiene di essere stata inviata dal futuro per reclutare e addestrare un esercito pronto ad affrontare una guerra civile che deve ancora iniziare.

 

Batmanglij e Marling hanno raccontato a Wired di aver inaugurato con questo film una trilogia, che potrebbe continuare sul grande schermo, diventare una serie tv o una serie web: il regista in particolare si è dichiarato interessato a un progetto online. "Adoro L'esercito delle dodici scimmie. Mi piace l'idea che con la fantascienza, si possa parlare di politica e di cosa non va nel mondo attuale senza fare della didattica" dice a indiewire Brit Marling, che tra il Sundance e il Festival di Austin si è affermata come nuova icona della geek culture: si sentirà parlare ancora di lei nel panorama del cinema indipendente.

 

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