SOUNDTRACKS – Mike Patton, “Come un Tuono”

mike patton, come un tuono
In Come un tuono le composizioni di Patton sono centrate e indirizzate a raccontare, attraverso le note, la sfortunata storia dei protagonisti. Le dodici tracce strumentali portano al loro interno tutto il senso di persecuzione, o sarebbe meglio dire di predestinazione, che Cianfrance ci racconta tramite i suoi personaggi

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Mike Patton, poliedrico artista californiano, conosciuto ai più come leader dei Faith No More, si è sempre cimentato con molteplici avventure lavorative, collaborando con band molto diverse tra di loro, per generi e backgroung musicali, dando prova del suo abile talento musicale. La sua sua ultima fatica è la colonna sonora del dramma firmato da Derek Cianfrance, Come un tuono (The Place Beyon The Pines), che vede protagonisti Ryan Gosling, Eva Mendes e Bradley Cooper. Diviso narrativamente in tre blocchi, il film, sebbene non riuscito nella sua completezza, ha il merito di essere affiancato da una colonna sonora coerente e perfettamente integrata con il tema della pellicola.

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Cianfrance, già nel suo film precedente, Blue Valentine, si era avvalso di una colonna sonora riuscitissima, aiutato nella scelta dei brani dai Grizzly Bear, band alternative rock newyorchese. In Come un tuono, però, è chiaro come le composizioni di Patton siano più centrate e indirizzate a raccontare, attraverso le note, la sfortunata storia dei protagonisti. Le dodici tracce strumentali portano al loro interno tutto il senso di persecuzione, o sarebbe meglio dire di predestinazione, che Cianfrance ci racconta tramite i suoi personaggi. C'è qualcosa di lirico e al tempo stesso “sporcato” da elementi angoscianti nelle composizioni di Patton che si avvalgono di cori soavi e suoni distorti e vibranti. Non a caso il personaggio interpretato da Gosling è uno stuntman motociclista e alcune delle tracce ricordano proprio il suono del motore della sua moto creando un parallelo tra scena e musica che rende l'inquadratura evocativa e carica di significato, come in Handsome Luke, che rappresenta perfettamente la personalità e il triste destino del personaggio.

 

C'è qualcosa di epico nella struttura musicale composta da Patton e brani come The Snow Angel, con le note del piano e l'inserimento di elementi elettronici, non fanno altro che dimostrarlo. Per affiancare le 12 composizioni, Patton, si avvale di cinque brani non originali di artisti molto diversi per periodi di attività e generi. Si va dal rock di Dancing in the Dark di Bruce Springsteen alla ballad scritta da Burt Bacharach e interpretata dai The Crylin' Shames passando per il folk di Bon Iver e della sua The Wolves. Su tutte spicca, però, la struggente Ninna Nanna per Adulteri composta da Ennio Morricone per Cuore di Mamma di Salvatore Samperi nel '69, che torna a più riprese nel film in alcune scene chiave, omaggiando uno dei compositori più importanti della storia del cinema. Non è la prima volta che Patton compone le musiche per una colonna sonora. Già nel 2005, infatti, aveva composto i brani per il film indipendente, Pinion, di Melanie Lee. Esperienza replicata per A Perfect Place, corto tragicomico in bianco e nero di Derrick Scocchera, interamente prodotto e interpretato dal musicista californiano per la sua etichetta discografica, la Ipecac Recordings, e per Crank: High Voltage, le cui sonorità rimandano alle sperimentazioni di uno dei suoi gruppi, i Fantômas. Ancora nel 2010 si cimenta nella composizione della colonna sonora de La Solitudine dei Numeri Primidi Saverio Costanzo, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano. Film caratterizzato da un'atmosfera a tratti inquietante riscontrabile anche nelle tracce di Patton che accompagnano fedelmente le scene impreziosite dalle sue note dark e spettrali.

 

Nella sua oltre ventennale carriera, iniziata nella metà degli anni '80 con i Mr. Bungle e proseguita con gruppi come i Faith No More e i già citati Fantômas, Patton ha cercato sempre di sperimentare sonorità diverse anche all'interno dello stesso brano. Dal metal alla new wave, passando per rap e jazz o la canzone italiana degli anni '50 e '60, rivisitando in Mondo Cane, coadiuvato da un'orchestra di 65 elementi, alcune delle canzoni più famose del nostro repertorio, nel suo lavoro è ravvisabile tutta la sua conoscenza e passione musicale che lo rende una mosca bianca della scena underground statunitense. In definitiva quello di Patton è un talento unico nel panorama musicale, spesso caratterizzato da una ripetitività tale da appiattire e allineare su medesimi schemi il lavoro di svariati artisti che tendono a ripetersi senza andare alla ricerca del nuovo. Patton, invece, tende a spingersi sempre oltre, cercando di superare le sue personalissime colonne d'Ercole, alla ricerca costante di nuovi territori musicali da scoprire. Come un moderno Ulisse, Mike Patton, cerca di sperimentare il più possibile per arricchire se stesso e gli altri attraverso il suono della sua voce e delle sue note.

 

 

 

 

 

 TRACK LIST: 

1. Schenectady

2. Family Trees

3. Bromance

4. Forest of Conscience

5. Beyond the Pines

6. Evergreen

7. Misremembering

8. Sonday

9. Coniferae

10. Eclipse of the Son

11. The Snow Angel

12. Handsome Luke

13. Please Stay – The Cryin’ Shames

14. Miserere Mei – Vladimir Ivanoff

15. Fratres for Strings and Percussion – Arvo Part

16. Ninna Nanna Per Adulteri – Ennio Morricone

17. The Wolves (Act I and II) – Bon Iver

 

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    Un commento

    • "Nella sua oltre ventennale carriera, iniziata nella metà degli anni '80 con i Mr. Bungle e proseguita con gruppi come i Faith No More e i già citati Fantômas…", in realtà, Patton inizia la sua carriera nei Faith No More nel 1987 con il disco "The Real Thing" e prosegue con MR Bungle nel 1991. Cordiali saluti.