SOUNDTRACKS – Mistaken For Strangers, di Tom Berninger

Rockumentary atipico, Mistaken For Strangers non si concentra sull'ascesa al successo dei The National, bensì sfrutta le loro canzoni come rafforzative dell'impianto narrativo in quello che si potrebbe definire un elogio del fallimento e dell'intricato rapporto tra fratelli

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Mistaken For StrangersMistaken For Strangers, titolo ispirato proprio da una delle canzoni dei The National, contenuta nell'album Boxer è un rockumentary solo all'apparenza incentrato sui membri e la musica del gruppo di Cincinnati. Il lavoro non è il primo a vedere Matt Berninger e soci protagonisti di un film. Nel 2008 il regista Vincent Moon aveva dato vita ad un altro documentario intitolato A Night, A Skin incentrato sulla registrazione di Boxer senza riuscire però ad accattivarsi il favore dei fans della band. Con Mistaken For Strangers siamo difronte a tutt'altro rispetto al classico lungometraggio incentrato su di un'artista o gruppo musicale. Presentato in anteprima al Tribeca Film Festival del 2010, il documentario si distingue dal genere d'appartenenza, spesso ripetitivo nella scelta narrativa, per i contenuti originali e la regia affidata al fratello del frontman del gruppo. Tom Berninger, infatti, è il fratello minore del baritono indie più acclamato del momento. Il titolo del documentario si addice perfettamente al duo. Elegante, silenzioso, riservato Matt (sebbene incline a scatti d'ira), chiassoso, sbadato ed insicuro Tom. Nessuno a vederli li scambierebbe per fratelli. Eppure dietro quell'apparenza ingannevole è celato un legame di sangue che li ha portati, nel corso della vita, ad amarsi e respingersi con una cadenza sistematica protratta fino all'età adulta.

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Mistaken For Strangers non nasce come semplice volontà di testimoniare il dietro le quinte del tour mondiale di High Violet del 2010 quando il fenomeno The National, che li avrebbe portati dall'anonimato ai palchi dei più grandi festival musicali, stava per travolgerli. Matt Berninger, fratello maggiore responsabile e preoccupato, decide di affidare al fratello Tom il ruolo di vice responsabile della logistica del gruppo durante gli spostamenti della band tra una data e l'altra del tour per aiutarlo ad uscire dallo stallo che caratterizzava la sua vita lavorativa e non. Aspirante regista horror con all'attivo due pellicole, Tom, decide, affiancando e spesso tralasciando il suo nuovo incarico di roadie, tanto da venire licenziato nel bel mezzo del tour, di filmare tutto quello che accade nel dietro le quinte, decidendo di intervistare i membri del gruppo e gli altri addetti ai lavori. Mistaken ForMistaken For Strangers Strangers però si rivela subito altro rispetto ad un semplice behind the scene atto a raccoglie testimonianze della vita dei musicisti e della crew. Tom Berninger poco interessato alle atmosfere cupe dei brani dei The National, appassionato di heavy metal e delle reinterpretazioni dei classici natalizi di Rob Halford (Judas Priest), non costruisce un lavoro indirizzato esclusivamente ai fan del gruppo. Con oltre duecento ore di girato quello che Mistaken For Strangers raffigura è il rapporto spesso complicato trai i due Berninger, la frustrazione e la gelosia di Tom nei confronti del più famoso e realizzato fratello maggiore. Il documentario diventa una sorta di autoanalisi nella quale il regista si mette a nudo, mostrandoci i propri limiti di uomo e aspetti intimi e riservati della sua vita e del suo faticoso rapporto con Matt, senza vergognarsi di filmare litigi, crisi o fragilità. Mistaken For Stranger si articola su più fronti narrativi che si riallacciano tutti al medesimo tema: il legame tra i due fratelli. Tramite filmati del backstage dei concerti, delle camere d'albergo intervallate da vecchie polaroid e riprese della casa di famiglia con tanto di intervista ai familiari, Tom Berninger lascia sullo sfondo la scalata al successo dei The National e punta la telecamera su se stesso, documentando il suo ennesimo fallimento. Poco incline alle convenzioni e alla linearità, il regista pone domande inusuali ai componenti del gruppo che vanno dal « Ti è mai capitato di voler fare un sonnellino sul palco?» al « Porti con te il portafogli durante i live?». Talmente naïf e svagato da ricordare alcuni tratti dello Zach Galifianakis di Una Notte da Leone e Parto con Folle, Tom Berninger, concentra invece la seconda parte del lavoro sullo sforzo di ricavare un senso da tutto il materiale a sua disposizione. Mistaken For Stranger diviene dunque un documentario su come fare un documentario.

 

Mistaken For StrangersSe durante l'intera pellicola la band sembra relegata sullo sfondo, i The National emergono grazie alle loro canzoni. I brani scritti da Matt Berninger diventato il rafforzamento emotivo delle immagini filmate dal regista, in quella che forse è la prova più tangibile della loro unione nascosta dietro quella fittizia disuguaglianza. Sulle note di Afraid of Everyone, con il ritornello reminiscenza del sound dei Joy Division, I Should Live in Salt dalla malinconica ripetizione rallentata delle percussioni o Terrible Love con chitarre elettriche e batteria che si intrecciano fino al progressivo crescendo finale, scorrono le immagini filmate da Tom Berninger, dai suoi sfoghi al lento riavvicinarsi dei fratelli che passa proprio attraverso il tentativo di portare a termine il documentario. Le musiche dei The National sono inserite nelle sequenze più importanti della pellicola e grazie ai loro testi introspettivi intensificano la valenza delle immagini ed è in questo senso che ne diventano colonna sonora . Tom Berninger ha realizzato un documentario atipico, che usa a pretesto il tour dei The National per descrivere l'intricato rapporto tra fratelli e quella che si potrebbe definire l'arte del fallimento. Sempre considerato(si) un underdog, il fratello perdente che spreca il proprio potenziale umano ed artistico, il regista ci mostra il percorso discontinuo e spesso ostico che l'ha portato, anche grazie al supporto del fratello, a riscattarsi nonostante le innumerevoli cadute. Proprio come l'esortazione di Samuel Beckett: « Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci. Fallisci meglio.»

 

 

Track listing:

1.Afraid Of Everyone – The National

2.Addendum Galactus – The Lord Weird Slough Feg

3.Humiliation – The National

4.Bloodbuzz Ohio – The National

5.Age of Consent – New Order

6.Hard To Find – The National

7.Fake Empire – The National

8.About Today – The National

9.Little Faith – The National

10.Mr. November – The National

11.Dreams – Fleetwood Mac

12.Ingrid – Aaron Dessner

13.I'm Hurtin – Roy Orbinson

14.Vandeelyle Crybaby Geeks

15.I Should Live in Salt – The National

16.I Need My Girl – The National

17.Belvedere – Bryce Dessner

18.Terrible Love – The National

19.Oh Holy Night – Rob Halford


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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