Sp1ral, di Orazio Guarino

Avrebbe dovuto essere una spirale – storia di un regista e delle sue dipendenze – ma Sp1ral, lungometraggio di Orazio Guarino, assomiglia piuttosto a una linea piatta senza picchi o snodi efficaci

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Avrebbe dovuto essere una spirale – storia di un regista e delle sue dipendenze – ma Sp1ral, lungometraggio di Orazio Guarino prodotto da Naffintusi in uscita il 21 aprile, assomiglia piuttosto a una linea piatta senza picchi o snodi efficaci. Ne risente la credibilità del protagonista e del suo ritorno senza redenzione, costringendo Marco Cocci (leader dei Malfunk e attore in Ovosodo, L’ultimo bacio, Radio West, I più grandi di tutti) ad una sorta di one-man-show improbabile e sopra le righe.
L’idea è semplice: Matteo Moella sta lavorando alla messa in scena teatrale di uno stupro – dichiarato punto di implosione nella sua vita, dalla violenza sulla madre a cui assiste da bambino al suo essere a sua volta un adulto “carnefice” – quando la notizia della morte del padre lo costringe a lasciare New York per un imprecisato paesino del Sud Italia. Qui farà i conti con una ragazzina innamorata, l’amica d’infanzia e un passato irrisolto che torna nei flash back – più ovvi che poetici – dei bambini, guardando forse (ma con esiti ben diversi) alla Solitudine dei numeri primi. In mezzo c’è la bozza di un soggetto (Sp1ral) da scrivere, in classica crisi di ispirazione, e il riaffondare – a onde appunto (come il mare, nelle sequenze sulla spiaggia, e come il montaggio che zigzaga temporalmente avanti e indietro) – nelle dipendenze da sesso, farmaci e droghe.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

2Il risultato è un film compiaciuto che lavora per eccesso su una storia che presumerebbe la sottrazione. Con diverse mancanze della sceneggiatura che introduce (e abbandona) dei passaggi forzati (l’aggressione al pescatore) e non sviluppa bene i personaggi e la stessa parabola di Matteo. Risulta debole sin dall’ evento scatenante (la morte del padre è solo accennata) questa (ri)discesa all’inferno troppo commentata e sovraffollata di nevrosi. Le compulsioni si moltiplicano ma restano per lo più un debordante racconto verbale che sa di giustificazione (un po’ come nel remake di Lolita la storia del primo amore), mentre le immagini più disturbanti – la scena di Matteo che si buca, la masturbazione ossessiva o la violenza degli amplessi – comunicano un senso di finta ed esibita disperazione e non di empatia. Niente a che vedere con Amore tossico di Caligari o con Shame. Punto particolarmente critico la sovrabbondanza dei dialoghi e di una voce fuori campo (dello stesso protagonista) che inficiano, proprio mentre la enunciano, la solitudine (teoricamente silenziosa) di Matteo. L’introversione del regista Moella – il suo essere di poche parole secondo i giudizi della ragazza, del tossico o dell’amico – resta così una definizione costantemente “dichiarata” ma anche contraddetta dal parlare e parlarsi addosso incessante del personaggio principale. A marcarne la ridondanza discussioni al limite del surreale (quella col prete, a cui Matteo impone di punto in bianco la sua performance da Innominato senza salvezza, è solo un esempio) e un io-narrante insopportabilmente prolisso. Non poteva che appesantirsi la recitazione in un effetto a tratti caricaturale. La sconfitta finale chiude il cerchio (o la spirale), conferma la bella citazione di Stig Dagerman in apertura (“non è vero che un bambino che si è bruciato sta lontano dal fuoco…”), ma non convince.

 

Regia: Orazio Guarino
Interpreti:Marco Cocci, Valeria Nardilli, Michele Bevilacqua, Cristina Puccinelli, Mariagrazia Pompei.
Distribuzione: Naffintusi
Origine: Italia, 2015
Durata: 95′

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array