SPECIALE "The New World" -"L'abbraccio perduto"

“The New World” è sopratutto una fenomenologia dei sensi. E' un film che si guarda con gli occhi, ma si sente nello stomaco, un film che ti crea quella strana frenesia nella pancia e s'avverte a fior di pelle, ti lascia tremante, sfinito, ti devasta con un fiume in piena.

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"…l'appagamento esiste, e io lotterò senza tregua per ottenerlo di nuovo: attraverso tutti i meandri della storia amorosa, mi ostinerò a voler ritrovare, rinnovare, la contraddizione – la contrazione – dei due abbracci" (Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso).

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"Due non più, Uno…". L'Unione, l'unione di due culture, di due mondi, di due anime, di due corpi. Un desiderio disperato, frustrato, votato allo scacco. E' ineffabile l'ultimo film di Malick. Ineffabile e unico come i suoi tre film precedenti. Come un abbraccio. Le parole, per quanto appassionate, non possono rendere giustizia ad un'esperienza che riempie i sensi. Perchè The New World è soprattutto una fenomenologia dei sensi. E' un film che si guarda con gli occhi, ma si sente nello stomaco, un film che ti crea quella strana frenesia nella pancia e s'avverte a fior di pelle, ti lascia tremante, sfinito, ti devasta con un fiume in piena di emozioni e sensazioni. Sin dal momento in cui gli inglesi sbarcano sulle coste della Virginia. La prima esperienza degli indigeni nei confronti degli stranieri è l'indagine olfattiva, è il tocco. Lo conoscenza degli altri passa attraverso i sensi. Il Nuovo Mondo è questo: è tutto un canto ininterrotto, una suprema sinfonia di uccelli e animali esotici, di foglie e rami al vento, di corsi d'acqua e clangore d'armi. E' una danza panica, in cui il corpo sinuoso della principessa Pocahontas/Q'Orianka Kilcher accarezza l'erba alta e celebra la religione della bellezza. E' un'estasi visiva di giorni e notti, soli e lune, inverni, primavere, estati. Ma il nuovo Mondo è anche lo smarrimento attonito di Wes Studi e della principessa di fronte alla maestosità della corte inglese, al rigore formale delle architetture e dei giardini, alle innaturali forme degli alberi potati e delle siepi labirintiche. La conoscenza del mondo passa attraverso i sensi. Ma soprattutto il Nuovo Mondo è Lei/Lui, l'Altro, la scoperta di un altro corpo, di un altro cuore, di cui non si può fare a meno. La consapevolezza dell'Amore passa attraverso i sensi. L'incontro tra John Smith e Pocahontas è una reciproca esplorazione. Ognuno dei due cercherà d'imparare la lingua dell'altro. Ma non può far altro che dar concretezza ai suoni vuoti delle parole. Così, dopo le parole cielo, sole, acqua, passeranno al corpo, o meglio agli organi attraverso cui si esprimono i sensi in subbuglio: occhi, labbra, orecchio…C'è un momento nell'amore in cui le semplici parole non bastano più (possono solo essere preghiere, invocazioni, pensieri solitari): a prendere il sopravvento è l'ansia del contatto, la spasmodica ricerca della presenza fisica dell'amato…ecco, l'abbraccio, quell'abbraccio… L'abbraccio è il disperato tentativo di una fusione, il supremo atto d'amore, che rivendica l'insopprimibile esigenza di un'unione, di una compenetrazione profonda, di un legame inscindibile. Vorrei toccarti, sfiorarti, vorrei perdermi nel tuo calore: no, vattene, stammi lontano, staccati, scompari, muori…E' in quell'attrazione, repulsione, contatto e distacco l'essenza dell'amore. L'ansia si fa ancor più lacerante al momento della separazione, della partenza, della (presunta) morte. E' una "spina" conficcata nel cuore. Madre, estrai la spina…la fanciulla può provare a ricominciare, a farsi cullare dalla candida e pura tenerezza di un altro uomo, può provare a inventarsi una nuova vita. Ma la spina è sempre lì, un ricordo incancellabile, un desiderio solo all'apparenza sopito. Occorrerà tutto il coraggio per compiere un atto di rifiuto e abnegazione, per dimenticare il dolore passato e tornare alla quotidiana tranquillità. Pocahontas, sincera fino all'estremo, estrae la spina. Ma il sangue dalla ferita comincia a sgorgare, copioso. "Madre, ora so dove vivi". Non resta che ricongiungersi a Lei. In un altro Nuovo Mondo.


 

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