Square Enix vende i suoi studi occidentali per investire in NFT e Blockchain

Mentre il mercato degli NFT crolla, Square Enix vende alcune delle sue IP più prestigiose a Embracer Group per investire in blockchain

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È notizia di pochi giorni fa che Crystal Dynamics, Eidos Montreal e Square Enix Montreal, tre dei maggiori studi di Square Enix in occidente, sono stati acquistati da Embracer Group, holding con base svedese. L’idea è quella di investire nel mercato delle Blockchain, ma le tempistiche lasciano dei dubbi ai fan e agli investitori.

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Chi acquista e cosa?

Embracer Group, precedentemente THQ Nordic, è una holding costituita da 10 gruppi operativi, per un totale di 124 studi interni e publisher. Forse poco nota tra i videogiocatori, più noti sono sicuramente i nomi dei suoi studi, per citarne solo alcuni: l’editrice di fumetti e film d’animazione Dark Horse media; Gearbox media (sviluppatori della serie Borderlands); Koch Media, proprietaria tra gli altri dell’italiana Milestone (Moto GP). Il gruppo svedese, con l’acquisto degli studi si assicura anche le IP ad essi associati come Tomb Raider, Deus Ex e il franchise di Legacy of Kain.

Le (possibili) motivazioni della vendita

Fin dai primi anni ’10 Square Enix è stata una delle compagnie giapponesi più interessate ad investire nel mercato occidentale. Nel 2009 ha fatto il suo ingresso con l’acquisto di Eidos interactive e delle sue proprietà intellettuali. In seguito si è impegnata nel rinfrescare il nuovo parco titoli, tra cui spiccano Tomb Raider, Hitman e Deus Ex. Tutti giochi che hanno subito un reboot che li ha resi più moderni e meglio adatti al pubblico contemporaneo. Successivamente ha collaborato con diverse case di sviluppo nella realizzazione di titoli come Life is strange, Sleeping dogs o il seguito di Just Cause. Sfortunatamente ne il reboot di Tomb Raider né quello di Hitman – nonostante fossero molto apprezzati da fan e critica – riuscirono a soddisfare le aspettative economiche dell’investimento. A questo si aggiungono i fallimenti degli ultimi anni: nel 2021 il videogioco dei Guardiani della galassia, nuovamente molto apprezzato da fan e critica, ottenne solo dei tiepidi incassi e, soprattutto, pesa il flop di Avengers, un totale insuccesso su tutti i fronti, incapace di ammortizzare la spesa iniziale di 190 milioni di dollari.

Ai tiepidi risultati di questi giochi si affiancano invece i successi, anche sui mercati statunitensi ed europei, dei numerosi RPG degli studi orientali della casa di sviluppo. La loro IP storica, Final fantasy, macina successi sia con un MMO online come Final fantasy 14, sia con i remake storici come quello di Final fantasy 7 e Stranger of paradise.

La mossa di Square Enix e il mercato NFT

Già nel gennaio del 2022, il presidente della società Yosuke Matsuda, aveva espresso l’intenzione della società nell’investire sul mercato Blockchain. La cessione degli studi a Embracer Group dovrebbe fornire il capitale economico per entrare in questo settore, anche se ancora non è stato annunciato né come, ne quando. Tuttavia, il tempismo non poteva che essere dei peggiori. Insieme all’annuncio della cessione arriva infatti un report del Wall Street Journal secondo il quale, in confronto a settembre dello scorso anno, il valore degli NFT è crollato del 92%. Si è passati da una media di 225,000 $ nel suo apice, ad appena 19,00$.  A questo si aggiunge un crollo dei portafogli attivi dell’88%. Una crisi, quella degli NFT, che si inserisce nel panorama generale della crisi delle Blockchain, che ha visto il valore del Bitcoin ridotto del 43%.

Alcuni investitori, come Sina Estavi, che comprò l’NFT del primo tweet della storia per $2.9M, ritengono che questa sia una semplice fluttuazione di mercato e che presto dovrebbe tornare a salire. Sorgono dei dubbi sulla sua obbiettività se si pensa che ha recentemente perso la quasi totalità del suo investimento, quando il tweet precedentemente menzionato ha raccolto solo poche migliaia di dollari una volta rimesso all’asta. Inoltre, diversi esperti sospettano che questa potrebbe essere lo scoppio della tanto temuta bolla speculativa della blockchain.

Conclusioni

Matsuda non ha ancora annunciato nessuna iniziativa, anche se molti temono che possa ripetersi la non troppo felice storia tra il mercato NFT e sviluppatori di videogiochi come GSC Game World, Team17 o Ubisoft, che ha provato a creare degli oggetti estetici per il suo Ghost Recoon, ma la vendita è fallita miseramente, anche per la scelta di imporre dei requisiti folli all’accesso (alcuni elmetti richiedevano più di 600 ore di gioco). Non resta che aspettare e vedere le prossime mosse di Square Enix.

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