Stasera ho vinto anch’io, di Robert Wise

Dal poema in versi di Joseph Moncure March, con Anima e corpo è tra le opere seminali sulla boxe che ha ispirato anche Scorsese e Tarantino. Stanotte, ore 2.55, Rai Movie

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The Set-Up è un poema in versi del 1929 scritto da Joseph Moncure March su di un pugile nero, bigamo, che cerca di sopravvivere nei circuiti di second’ordine. Robert Wise stravolge la trama e i personaggi (il protagonista è bianco ed è sposato) ma riporta intatte le atmosfere di una periferia underground avvolta dalle tenebre.

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Robert Ryan è il pugile trentacinquenne Bill Stoker Thompson che è giunto al capolinea della sua attività agonistica. Il manager, a sua insaputa, vende l’incontro di semifinale. Stoker avvertito della combine tenta in tutti i modi di restare in piedi sul ring nonostante la differenza di età con lo sfidante. Insieme a Body and Soul (1947) di Robert Rossen, Stasera ho vinto anch’io (The Set-Up, 1949) è tra le opere seminali sulla boxe che hanno ispirato registi come Martin Scorsese (il montaggio dei combattimenti in Toro scatenato) e Quentin Tarantino (la figura di Butch/Bruce Willis in Pulp Fiction).

stasera ho vinto anch'io robert ryanFotografato dal grande Milton Krasner che ritrae l’ambiente urbano come una bolgia infernale, tutto girato in notturna e in tempo reale (l’orologio indica dalle 21:05 alle 22:17), il film ha in Robert Ryan e Audrey Totter le colonne portanti: il primo rende bene lo smarrimento di un uomo che naviga nell’underworld senza più una direzione precisa; la seconda interpreta la moglie Julie e, nella sua deriva peripatetica per le strade buie della città, prefigura la Jeanne Moreau di Ascensore per il patibolo e La notte. La scena in cui si affaccia da un cavalcavia e fa a pezzettini il biglietto per assistere all’incontro del marito richiama atmosfere decadenti molto avanti rispetto al cinema del tempo.

Robert Wise ha anche la capacità di descrivere in pochi fotogrammi, la natura bestiale di un universo urbano fatto di sopraffazione e ingiustizia. Stoker si affaccia sull’arena ed è per un momento spettatore di un incontro che si svolge tra urla assordanti, tifosi che si ingozzano di patatine, ciechi che ascoltano la radiocronaca, donnine sadiche che godono nel vedere il sangue. Il montaggio rapido presenta questo catalogo antropologico scandendo ogni immagine al ritmo di un metronomo immaginario. Robert Wise si trova a suo agio con il tema pugilistico (un altro suo capolavoro è Lassù qualcuno mi ama con Paul Newstasera ho vinto anch'io robert ryan audrey totterman nella parte di Rocky Graziano) ed è altrettanto puntuale nel raffigurare i diversi caratteri degli atleti che si preparano all’incontro: c’è quello che legge la Bibbia, quello che scappa via per la paura, un altro completamente rimbambito per i colpi in testa, quello di colore che ha ancora grandi speranze per il futuro. Ma il momento più alto del film è quello del combattimento: Robert Ryan continua a guardare il posto vuoto sugli spalti e avverte la solitudine di un ambiente cui non sente più di appartenere. Mentre volano ganci e diretti con continui ribaltamenti tra i due pugili, in mezzo agli schizzi di sudore e sangue, il pubblico si eccita e, come nelle antiche arene, esige la morte di uno dei contendenti. L’istinto di sopravvivenza diventa forma di spettacolo. Mentre la musica jazz si diffonde nell’aria e sui muri si stagliano le ombre dei suonatori si completa il calvario di Stoker che crolla non a caso sotto l’insegna Dreamland. Il suono dell’ambulanza fa chiudere il sipario su un mondo che dietro le promesse al neon delle insegne pubblicitarie nasconde la spietata legge del più forte.

Stasera ho vinto anch’io diventa così un conto alla rovescia che comprime due fragili esistenze in 72 minuti e questo tempo è formato da granelli di clessidra che scorrono progressivamente sempre più veloci, fino al suono del gong.

Titolo originale: The Set-Up

Regia: Robert Wise

Interpreti: Robert Ryan, Audrey Totter, George Tobias, Wallace Ford

Durats: 72′

Origine: Usa 1949

Genere: noir

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