SulmonaCinema Film Festival 2009

6 – 10 novembre 2009

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27° SULMONACINEMA FILM FESTIVAL
6 – 10 novembre 2009
SULMONA, Cinema Pacifico
 
 
La ventisettesima edizione di Sulmonacinema assume uno speciale valore culturale nell’anno della devastazione del territorio attorno a L’Aquila a causa del terremoto dello scorso 6 aprile. Sulmona, la città del poeta 'indocile' Ovidio, e dell'anarchico gentiluomo Carlo Tresca, è infatti a soli 70 km di distanza dall'epicentro della tragedia.
Ma “la cultura è il riso per l’anima”, come dice un vecchio proverbio indiano ed è per procurare questo riso prezioso per la comunità abruzzese – e non solo – che Roberto Silvestri (direttore artistico) e la sua équipe hanno voluto fortemente questo festival, ridotto nella durata e nella programmazione, nonostante le grandi difficoltà economiche per realizzarlo.
Il programma prevede, come di consueto, il concorso di film italiani indipendenti, opere prime e seconde, in gara per l’Ovidio d’argento, e alcune sezioni di contorno, che alla poesia e all'impegno di Ovidio e Tresca sono ispirate. Quest'anno la più importante è quella dedicata al “Muro, fisico e psicologico, da attraversare, abbattere o ricostruire” in occasione anche dei 20 anni dalla Caduta del Muro di Berlino, con incursioni nel maccartismo con Emile de Antonio e nell’horror politico con Don Coscarelli. Non mancano omaggi a Fernanda Pivano (scomparsa lo scorso 18 agosto) e a Michael Jackson, il mito della musica pop.
 
L’Ovidio d’argento alla carriera va a George Clooney, ospite del festival nonché attualmente impegnato negli Abruzzi per le riprese del nuovo film dal titolo provvisorio L’americano diretto da Anton Corbijn (più noto come autore di videoclip dei Nirvana, Depeche Mode, U2, Coldplay, per citare i più famosi gruppi musicali per cui ha lavorato).
 
Edizione straordinaria, quest'anno, di Sulmonacinema 27 (6-10 novembre 2009) dopo il terremoto che ha distrutto, pochi mesi fa, mezzo Abruzzo e convogliato fondi, solidarietà e attenzione, giustamente, verso chi è stato più colpito. Questa volta, però, anche se con un giorno in meno di vita – ma il cinema può fare miracoli – vogliamo esserci e utilizzare il nostro “piccolo” ma combattivo festival per ricordare che non ammette diversivi la ricostruzione di questi magnifici palazzi e centri storici sgretolati e la rinascita di un territorio e di un tessuto sociale ricco, antico, coriaceo e complesso che non può arrendersi al fato, alle ruspe e alla disperazione.
La cultura è anche un formidabile mezzo di reazione e di sviluppo. Lo dimostra l'attenzione dell'opinione pubblica, non solo nazionale su Sulmona e dintorni, da quando il cineasta nordamericano che ama e conosce bene l'Italia, George Clooney, dando prova di grande sensibilità e tatto, ha deciso di produrre e interpretare il nuovo film di Anton Corbijn proprio qui, anche per contribuire al rilancio culturale, e dunque economico, dell'intera zona. La nuova spy story dal titolo provvisorio “L’Americano” (tratto dal romanzo di Martin Booth A very private gentleman) è diretta dal regista olandese che vive a Londra, già autore di un film sulla vita di Ian Curtis dei Joy Division (Control nel 2007) e di numerosi clip musicali (oltre sessanta, tra cui quelli dei gruppi british Depeche Mode, Coldplay, Nirvana, U2, per citare i più famosi), nonché fotografo di musicisti e artisti come i Rolling Stones, Joni Mitchell, Nick Cave ma anche la modella Naomi Campbell.
A George Clooney, attore e regista impegnato a ricordare e combattere, con charme e umorismo, i buchi neri della storia americana, dal maccartismo alle invasioni, dalle guerre di rapina ai crimini delle multinazionali e della Cia, dedichiamo un omaggio, e un Ovidio d'argento alla carriera, proiettando un grande film da lui diretto (Good night and good luck, presentato a Venezia nel 2005) e uno da lui interpretato, scelto tra gli inediti in Italia.
Il resto del programma, a parte il tradizionale concorso tra dieci opere prime italiane e 'italiene' (cioé realizzate anche da cineasti stranieri che vivono in Italia e da italiani della diaspora), con giuria di studenti delle scuole di cinema, presieduta da una personalità del cinema, è concentrato sul Muro, fisico e psicologico, da attraversare, abbattere o ricostruire. Anche per festeggiare la fine, 20 anni fa a Berlino, di una lacerazione ormai ricomposta, e come promemoria affinché oggi si abbattino altri muri ignobili, in Messico, Palestina, Marocco e nel Mediterraneo, dove quello tra nord e sud è “invisibile” ma altrettanto invalicabile e feroce…  
Ai muri che crollano tragicamente, alla voglia di ricostruirli, ma anche al desiderio di far cadere, nel segno di Ovidio, gli ostacoli mentali, sessuali e culturali che producono paure e alienazione, dedichiamo le altre sezioni del festival, dall'omaggio al documentarista americano di origini italiane Emile De Antonio, autore di duri pamphlet militanti ma mai manichei e propagandistici, come Point of order, Underground e Mr Hoover and I, sulla caccia alle streghe, la guerra in Vietnam, i metodi dell'Fbi, i crimini di Nixon e il terrorismo pacifista dei Weathermen (in collaborazione con Filmmaker di Milano); al dittico horror sulla “putrefazione come metamorfosi” di Don Coscarelli (Phantasm IV: Oblivion del 1998 e Bubba Ho-tep del 2002, entrambi inediti in Italia), un altro regista italiano d'America; al consueto omaggio dedicato ai compositori di musica applicata (quest'anno Pasquale Catalano) e al ricordo di Michael Jackson, indimenticabile vittima di una metamorfosi “ai confini della realtà”.
 
 
 
Per ulteriori info e foto, contattare:
 
Elfi Reiter – mail: elfireiter@iperbole.bologna.it / tel.328.5626730
Federico Mancini – mail: f.mancini@hotmail.it / tel. 347.2564143
 
 
Recapito della segreteria organizzativa:
 
SULMONACINEMA
Via Aragona, 14
67039 Sulmona AQ
tel. 0864 576281_2
fax 0864 33199
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