Frenato nella prima parte e confuso da queste immagini reali, dai loro rapidissimi movimenti sulla scia di una Nouvelle Vogue tutta tecnologica, riesce a risollevarsi nella seconda
Premiato come “Miglior Film in Lingua Straniera” all’International Filmmaker Festival of World Cinema London e definito dall’Huffington Post di Los Angeles il primo “Self(ie)-Movie”