Lontano dall'aderenza emotiva di alcuni capisaldi della serialità moderna, il secondo lungometraggio della regista fatica a trovare la giusta formula per raccontare il malessere giovanile.
Dal romanzo di Antonella Lattanzi, il film non riesce a entrare nella testa di Laetitia Casta e finisce per essere un noir rigido imprigionato in una struttura dove le variazioni sono solo sfocate.
La trilogia si chiude con un capitolo esistenziale che ripercorre l’origin story del Re del terrore. Conferma alcuni limiti del passato ma inserisce nuovi volti davvero azzeccati.
La trilogia si chiude con un capitolo esistenziale che ripercorre l'origin story del Re del terrore. Conferma alcuni limiti del passato ma inserisce nuovi volti davvero azzeccati. Grand Public
Un horror cupo e dall'ambientazione lugubre che gioca molto bene con le convenzioni del genere ma perde il filo nella seconda parte. Ispirato da una misteriosa leggenda abruzzese.
Una commedia romantica ben confezionata e recitata che parte da uno schema narrativo visto e rivisto, ma tutto sommato riesce a divertire e ad emozionare lo spettatore.
Una commedia romantica ben confezionata e recitata che parte da uno schema narrativo visto e rivisto, ma tutto sommato riesce a divertire e ad emozionare lo spettatore. Grand Public