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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
My Fair Lady, di George Cukor
Audrey Hepburn nel ruolo che avrebbe dovuto essere di Julie Andrews. Ma oggi non potremmo immaginare questo film senza di lei e senza le splendide creazioni di Cecil Beaton.
Archivio tag: Rex Harrison
Infedelmente tua, di Preston Sturges
Lab 80 Film continua il suo progetto di distribuzione dei grandi classici; l'ultimo arrivato è Infedelmente tua, diretto da Preston Sturges, in sala dal 30 marzo in versione restaurata in digitale
Come sposare una figlia, di Vincente Minnelli
Dal testo teatrale di William Douglas Home ancora un film ispirato di Minnelli con caratterizzato dai colori della fotografia di Ruttenberg. Martedì 14 marzo, ore 21.20, TV2000
Gene Tierney: Il fantasma e la signora Muir, di Joseph L. Mankiewicz
Il Fantasma e la signora Muir non sceglie la consueta strada dell'amore impossibile ma va contromano. Lo normalizza, lo familiarizza fino a trasformarlo in un oggetto quotidiano
La scomparsa di Peter O'Toole
L'attore britannico è morto a Londra a 81 anni. Diventò famoso per Lawrence d'Arabia, il kolossal di David Lean. Non ha mai vinto l'Oscar, nonostante ben 8 candidature. Sull
BERGAMO FILM MEETING 31 – Giornata 4 – "Shameless", di Filip Marcewski
Più che la relazione incestuosa, risulta interessante il ritratto della Polonia d'oggi che il regista dipinge, in particolare di quei gruppi lasciati a margine come la comunità di n
MY FAIR LADY [2 DVD] (Vendita)
Titolo originale: id. Anno: 1964 Durata: 166' Distribuzione: Warner H.V. Genere: Commedia musicale Cast: Rex Harrison, Audrey Hepburn, Gladys Cooper, Jeremy Brett Regia: George Cukor Formato DVD/v
Tra l'amore e la morte: "Volver", di Pedro Almodòvar
Dentro quest'ultima pellicola del regista spagnolo si avvertono i segni della costruzione melodrammatica che la fanno diventare molto, anche troppo densa ma proprio per questo non divampante come
CANNES 59 – Tra l'amore e la morte: "Volver", di Pedro Almodòvar (Concorso)
Dentro quest'ultima pellicola del regista spagnolo si avvertono i segni della costruzione melodrammatica che la fanno diventare molto, anche troppo densa ma proprio per questo non divampante come
