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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
TURISTA PER CASO (Vendita)
Titolo originale: The Accidental Tourist Anno: 1988 Durata: 116' Distribuzione: Warner Genere: Commedia Cast: William Hurt, Geena Davis, Kathleen Turner Regia: Lawrence Kasdan Formato DVD/video: 2
Archivio tag: william hurt
31/1/2006 – Oscar: ecco le Nomination
Ecco le Nomination per la 78a edizione degli Oscar del cinema, gli Academy Awards. La "notte degli Oscar" è stata posticipata al 5 marzo per non andare in concomitanza con le Olimpiad
BOX OFFICE – Mentre in Italia Benigni c'inneva con cannonate di poesia negli States schizza il sangue dei videogames filmici
"La tigre e la neve" del toscanaccio nazionale rimane in vetta mentre la violenta America non si contraddice prediligendo lo sparatutto per eccellenza di "Doom"
BOX OFFICE – Gli italiani si terrorizzano con esorcismi mentre in Usa se la ridono con la plastilina di Wallace & Gromit
"The exorcism of Emily Rose" vs "Wallace & Gromit: The curse of the Were-Rabbit": è di scena lo scontro a distanza (e assai "distante") tra le presenze evanescenti
I FILM IN TV – Film della settimana: TURISTA PER CASO di Lawrence Kasdan
C'è nel cinema di Kasdan una ricerca paziente e mai esibita di quel flusso di percezioni quotidiane che danno origine ai sentimenti. Turista per caso, con la sua sconcertante nudità
La fine dell'età dell'innocenza: "The Village"
Fiaba classica e sconcertante "metafora della visione", "The Village" ci racconta di oggi, di come le paure di noi occidentali siano da ricercare al nostro interno. "Dove abbi
19/10/2004 – Il Cinema delle Donne ha stabilito la sua vincitrice
La Giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi dell' 11° Festival Internazionale Cinema delle Donne (tenutosi a Torino dall'8 al 15 ottobre), composta da Claudia Koll, Licia Maglietta
"Tuck Everlasting" – Vivere per sempre", di Jay Russell
Adattamento del sovrannaturale al naturale, invece di alienare quest'ultimo. Gli elementi fantastici sembrano pressoché inesistenti sull'indefinita retta della vita materiale. Lenta e i
"Wayne Wang, il cinema asincrono.
Wang narra la fine (la sparizione/eclissi del corpo morente della visione), per poi trascinarla nei luoghi in cui si è consumata la vita. La eternizza in racconto, per catturarla meglio come fr
"Ipotesi di reato" di Roger Michell
Ennesima celebrazione del sogno americano, appesantita da un apparato retorico di marca cattolica, il film di Michell - che si limita alla corretta quanto anonima esecuzione - fallisce sia come apolog
VENEZIA 59 – "Au plus près de Paradis" di Tonie Marshall (Concorso)
La Marshall guarda a "Un amore splendido" di McCarey così come De Palma guarda ad Hitchcock. Con un'immediatezza, una spontaneità in cui l'atto sembra farsi sempre asse
