Il quarto film del regista iraniano è una commedia brillante, conferma di un talento nel saper raccontare il cinema e la società iraniana nella sua stratificata complessità. VENEZIA 82. Orizzonti
Il regista, per la prima volta libero di lasciare l'Iran, si è detto addolorato per non poterci tornare in questo momento di crisi, lanciando poi un appello all'ONU affinché si esprima contro Israel
Fino al 28 maggio, il regista iraniano sarà protagonista di una retrospettiva che ripercorrerà i suoi quarant'anni di carriera e incontrerà il pubblico dopo le proiezioni
Buon 25 aprile con l'intervista esclusiva a Mohammad Rasoulof, il cineasta oggi esule che come altri suoi conterranei ha dedicato la sua vita alla lotta contro la repressione del regime iraniano
Il cineasta iraniano sarà ospite a Torino dal 3 al 6 aprile 2025, per presentare la sua filmografia al Cinema Massimo, dove il 4 aprile incontrerà il pubblico
Un corpo a corpo thrilling con lo spettatore che dopo averlo lavorato ai fianchi lo schiena con un prevedile ma forte ippon. Funziona la componente sportiva ma disperde la dimensone umana.
Tra i fondatori della New Wave iraniana degli anni settanta, Mehrjui, autore di Banoo - Storia della fiducia e The Cow, è stato assassinato insieme alla moglie Vahide Mohammadifar
Arrestata lo scorso 16 settembre, la costumista e scenografa iraniana ha ottenuto la scarcerazione in seguito a un accorato appello del regista Jafar Panahi
Detenuto dal luglio scorso nella prigione di Teheran, il regista Jafar Panahi annuncia la drammatica scelta di iniziare uno sciopero per protestare contro il trattamento disumano del regime iraniano
Due miserie in un appartamento solo, un bambino disperso ed una realtà da ritrovare in questo mind movie iraniano che, tra dramma e thriller, riesce ad accecare cuore e cervello. Concorso
Arrestate il 9 maggio le due documentariste Mina Keshavarz e Firouzeh Khosrovani (Radiography of a family), travolte dall'ondata di arresti contro le proteste per i prezzi di viveri in Iran
Pur con tutti i suoi grovigli, Panahi oppone ancora la fluidità della pratica al rigore delle norme, mentre le mille forme dell’immagine sfuggono alla lapidazione e scivolano fuori. In concorso
Un film di stilizzazioni a tratte eccessive. Ma che coglie l'atmosfera, l'umore nella concretezza delle cose. Per Karimi la città parla. E non è un bel sentire. Settimana della Critica
Il modello é chiaramente il neorealismo di scuola Kiarostami e Panahi, con una concentrazione soprattutto sugli interni degli spazi domestici e sui caratteri femminili. Un certain regard
S'incarta sulla strada di Parigi il cinema del regista iraniano, chiuso da una sceneggiatura elaboratissima ma oppressiva. Sempre abilissimo a dirigere gli attori, con alcuni momenti riusciti, ma
S'incarta sulla strada di Parigi il cinema del regista iraniano, chiuso da una sceneggiatura elaboratissima ma oppressiva he applica all'estremo la lezione del Neorealismo italiano come quell
Altri tre film hanno centrato l’attenzione sul mondo dell’infanzia: lo sguardo malinconico ed affettuoso di Brahim Fritah sulla propria infanzia in Chroniques d’une cour de ré
Visione del cinema come flusso emotivo e testimonianza. Senza autentici protagonisti, ma personaggi che entrano ed escono dal quadro visivo. Non è un film contro l’Iran, Offside di Panah
Come ogni cosa in Iran, anche il cinema mostra due facce: le sale del paese sono piene di casti romance e film di propaganda bellica; il mondo può invece vedere e celebrare le opere di quella
Visione del cinema come flusso emotivo e testimonianza. Senza autentici protagonisti, ma personaggi che entrano ed escono dal quadro visivo. Non è un film contro l’Iran, Offside di Panah
Visione del cinema come flusso emotivo e testimonianza. Senza autentici protagonisti, ma personaggi che entrano ed escono dal quadro visivo. Non è un film contro l’Iran, Offside di Panah
Asghar Farhadi ci pare un interessante regista che avrebbe poco da condividere con l’essenza (se ce ne fosse una) della cinematografia iraniana. Gira come fosse una commedia tra ex compagni di s
Il regista iraniano, tra i più fieri oppositori al regime di Ahmadinejad, era agli arresti dal 2 marzo scorso. Chissà che non abbiano influito, nella decisione dei magistrati che lo han
Assecondando le numerose curiosità riguardo tutti gli aspetti dell’opera presentata alla Settimana internazionale della critica, Nader Takmil Homayoun si abbandona ad un interessante con
Il regista iraniano gira quasi per ricordarci, se ancora ce ne fosse bisogno, che il cinema non è solamente Kiarostami, Makhalbaf o Panahi; il cinema del suo Paese non &egra
Asbe du-pa (Two Legged-Horse), quarto lungometraggio di Samira Makhmalbaf, scritto e montato dal padre Mohsen, è il ritratto spietato e senza via di fuga dell’Afghanistan, e non solo, per