Ted Bundy – Fascino criminale, di Joe Berlinger

Invece di delineare il profilo psicologico del celebre serial killer, il film riporta sul grande schermo il processo giudiziario esattamente come è avvenuto, sulla scorta della docuserie Netflix

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L’attesissimo biopic sul terribile e affascinante pluriomicida Ted Bundy ha fra i suoi pregi quello di avere Zac Efron nei panni del protagonista. Egli è misurato in ogni singola azione. Mai una parola, un gesto, uno sguardo fuori posto. Ha l’aspetto del bravo ragazzo. Proprio per questo Liz crede fermamente nella sua innocenza. La sua calma e la sua compostezza non si addicono ad una persona su cui gravano 36 capi d’accusa. Grazie al suo carisma e alle sue capacità persuasive è stato in grado di rimandare per tre volte la pena capitale, confessando i suoi crimini solamente all’ultimo.

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Ma invece di addentrarsi negli oscuri meandri della mente di uno dei più celebri criminali statunitensi, il regista Joe Berlinger sceglie di concentrarsi sul punto di vista esterno, su come Ted Bundy appariva ai media, alle donne, in particolare alla fidanzata, Elizabeth “Liz” Kendall, qui interpretata da Lily Collins. Lo spettatore non ha mai modo di entrare nella mentalità dell’assassino e di indagarne la complessa psicologia. Egli ci è presentato quasi con distacco. Nonostante le apparenze è Liz la vera protagonista del film. Noi assistiamo alle vicende dell’omicida che subisce accuse di delitti di cui sembra completamente all’oscuro. Sembra quasi che il regista ci voglia instillare il dubbio sulla colpevolezza di Ted Bundy. Scelta narrativa poco efficace visto che molto probabilmente lo spettatore già conosce le vicende narrate.

Invece di delineare il suo profilo psicologico, il regista è più preoccupato di riportare sul grande schermo il processo giudiziario esattamente come è avvenuto, lavoro già svolto nella docuserie Netflix Conversazioni con un killer: il caso Bundy. Da questo punto di vista è impeccabile. Il processo a Ted Bundy fu anche il primo negli Stati Uniti ad essere trasmesso in diretta televisiva. Questo diede ancor più notorietà al criminale. Molte ammiratrici sostenevano di amarlo e di essere convinte della sua innocenza. Questo è un aspetto molto rilevante all’interno del film. Sembra volerci suggerire una perversa fascinazione per il macabro da parte della società. Nonostante l’evidenza delle prove portate in aula, Ted Bundy è ammirato e difeso da molte persone. Egli non solo sente la pressione del processo ma anche dello sguardo delle telecamere. Pone l’attenzione sul fatto che la sua immagine viene anche usata per scopi propagandistici. Cerca in tutti i modi di ritrarsi come vittima. E Liz è tormentata dal senso di colpa. Pur rifiutando le sue telefonate si sente legata a lui.

Titolo originale: Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile
Regia: Joe Berlinger
Interpreti: Zac Efron, Lily Collins, Kaya Scodelario, John Malkovich, Jim Parsons, Haley Joel Osment, Jeffrey Donovan, Angela Sarafyan, Dylan Baker, James Hetfield
Distribuzione: Notorious Pictures
Durata: 108′
Origine: USA, 2019

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