TELEFILM – Il pastore e il supereroe
A prima vista, il Reverendo Camden di "Settimo Cielo" e il giovane Clark Kent di "Smallville" non potrebbero essere più diversi. Ma non è un caso se le due serie si dividono il pomeriggio di Italia Uno: entrambe difendono i valori americani. Un'anteprima dal numero di marzo di TelefilmMagazine
Basta guardare una cartina degli States con i risultati delle elezioni presidenziali del 2004. Gli Stati Rossi, cioè quelli a maggioranza repubblicana (il rosso nella politica Usa ha un significato diverso rispetto all'Italia), sono molti di più di quelli Blu, a maggioranza democratica (e infatti ha vinto Bush Jr).
Fra gli Stati Rossi c'è il Kansas, forse uno dei più conservatori in assoluto: nel 2005 ha approvato un emendamento costituzionale per vietare il matrimonio fra persone dello stesso sesso e ha più volte tentato di togliere dalla scuole l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano.
Eppure il governatore è una signora democratica (Kathleen Sebelius).
Fra gli Stati Blu uno dei più liberal è senz'altro la California, così gay friendly e riottosa a ogni appello ai "valori familiari", che però ha un governatore repubblicano (il grande – più che altro per motivi extra politici – Arnold Schwarzenegger).
E proprio in Kansas si trova l'immaginaria cittadina di Smallville, dove vive le sue prime avventure il teenager Clark Kent, che diventerà in futuro Superman, il più grande di tutti i supereroi.
Mentre in California, a Glen Oak, altra città immaginaria, vive il Reverendo Eric Camden, pastore protestante di una chiesa mai nominata, e protagonista di Settimo Cielo (7th Heaven).
Fra tante scelte di palinsesto sbagliate, a volte le reti ne fanno qualcuna giusta. Dopo aver messo assieme i vari serial di medici al venerdì sera (House+Grey's Anatomy+Nip/Tuck e, se vogliamo, anche lo psicologo Huff), Italia Uno ha avuto l'altra felice idea di mettere Smallville e Settimo Cielo una dopo l'altra nel pomeriggio della rete.
A prima vista sembrerebbero due serie diverse: un teen drama fantastico sulla falsariga di Buffy (Smallville) e un family drama (Settimo Cielo), ma in realtà lo spirito delle due serie è molto simile. Entrambe difendono i valori americani. Clark e i suoi genitori adottivi sono onesti fino all'autolesionismo, il Reverendo Camden, anche se come si intuisce appartiene a una denominazione religiosa tutt'altro che fondamentalista (sua figlia Lucy diventa pastora), difende spesso ideali conservatori: è favorevole alla guerra all'Iraq, è contro il sesso prematrimoniale, fa lunghi pistolotti contro l'alcolismo.
Conservatori, ma non troppo
E sono due serie "furbe": perché se è vero che sono tutto sommato conservatrici (il conservatorismo serve per avere audience presso non pochi telespettatori degli Stati Rossi), i personaggi più interessanti sono i ribelli. Lex Luthor, il cattivo ragazzo prima amico di Clark e destinato ad essere il suo mortale nemico, è molto più affascinante del futuro supereroe (spesso davvero idiota, ci si domanda cosa farebbe senza superpoteri), Mary, la figlia inquieta del Reverendo, è il motivo principale per guardare le serie. Peccato che dopo le prime sei stagioni la sua interprete Jessica Biel sia stata allontanata dalla serie per un servizio sexy su una rivista (ma ogni tanto la si rivede in qualche episodio).
Le serie inoltre sono state il trampolino di lancio di due giovani star entrambe classe 1982: Kristin Kreuk di Smallville (Lana, il grande amore di Clark) e la già citata Jessica Biel (valeva la pena di vedere il remake di Non aprite quella porta solo per lei).
E non è quindi un caso se Smallville è arrivata alla sesta stagione (un record per una serie supereroistica) e Settimo Cielo addirittura alla undicesima (altro record): la furbizia dei produttori (uno di quelli di Settimo Cielo era il defunto e leggendario Aaron Spelling) è stata premiata.
Reverendo VS alieno
Eccovi un faccia a faccia fra il pastore Eric Camden (Stephen Collins) e il futuro supereroe Clark (Tom Welling).
Famiglia: Non c'è match. E' vero Clark ha anche un padre naturale alieno, ma la sua famiglia umana è di tipo nucleare, squallidamente moderna (padre, madre, figlio). Quella del Reverendo, invece, è davvero patriarcale: ben sette figli, vari generi e nuore, nipoti in arrivo. Stile Antico Testamento, come si addice a un pastore.
Arcinemico: per Clark è il suo ex migliore amico Lex Luthor (Michael Rosenbaum), vero "cattivo ragazzo" che di recente si è messo con Lana, il grande amore di Clark (certo, dopo che l'imbecille con superpoteri l'ha lasciata, forse perché gli hanno detto che nei fumetti Superman sta con Lois Lane).
Per il Reverendo è sua figlia Mary che passa da un amorazzo all'altro, si sposa, ha un figlio, lo abbandona. Chissà perché sono sempre così scatenate le figlie dei pastori, sarà forse per questo che la Chiesa Cattolica impone il celibato ai preti?
Fra i due noi preferiamo di gran lunga Jessica Biel, ma se siete donne o gay magari potete farvi stregare dal fascino di Michael Rosenbaum.
Valori americani: entrambi li difendono tenacemente. Forse vince Clark: in fin dei conti lui è un immigrato clandestino (viene dal pianeta Krypton), eppure li ha assimilati alla perfezione.
Superpoteri: in teoria vincerebbe Clark, ma il Reverendo è pur sempre il pastore di una chiesa, quindi ha Dio dalla sua parte.
In conclusione: leggera vittoria per il Reverendo, ma se le lettrici dovessero preferire Michael Rosenbaum si avrebbe un pari, forse il risultato più equo.
A cura di www.telefilmmagazine.com