TELEFILM – The L Word: come si crea un fenomeno televisivo

Torniamo ad occuparci della serie con L: un fenomeno che travalica ormai i confini della tv per diventare moda, tendenza e senso comune. Scopriamo cosa si nasconde dietro la serie lesbo per eccellenza. Un anticipazione dal numero di giugno di “Telefilmmagazine”.

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di Chiara Poli

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Mentre in rete e sulle riviste corre veloce la voce che conferma la realizzazione di una terza stagione di The L Word, l'interesse per questa serie continua ad aumentare.


Le storie emozionanti, appassionanti e appassionate di questo gruppo di donne lesbiche continuano ad affascinare il pubblico televisivo di tutto il mondo grazie ad ironia e dramma mescolati con perizia, grazie a un gioco di "vedo e non vedo" che intriga lo spettatore e grazie a dialoghi davvero ben scritti e ottimamente recitati.


The L Word, trasmesso negli Usa dal network Showtime e in Italia Jimmy, arriverà presto anche su La7, in seconda serata. Ambientato nel lussuoso quartiere di West Hollywood, il telefilm viene girato fra la California e il Canada, con una media di un episodio ogni sette, otto giorni.


I media ne parlano come di un mix fra "sesso e glamour", che sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume. La serie ha sviluppato un linguaggio personalizzato, fatto di parole di uso comune a cui vengono attribuiti significati inusuali o altre frasi sottointese.


"Quando Shane (Katherine Moennig) dice 'Ciao' a qualcuno che arriva nella stanza in cui si trova intende dire 'Usciremo da qui insieme'. Quando dice 'Ciao' a qualcuno mentre sta lasciando il suo letto, intende 'E' stato bello, grazie e arrivederci'. Sono parole di Ilene Chaiken, creatrice, sceneggiatrice e produttrice della serie.


The L Word ridefinisce l'idea di linguaggio, di amore, di famiglia, aprendosi a concetti moderni ed estremamente liberali che non possono fare che bene al piccolo schermo, purtroppo ancora invaso da buonismo, falsi benpensanti ed ipocrisie. I serial al femminile degli ultimi anni lasciano un'eredità che Bette (Jennifers Beals) e compagne raccolgono, ponendo al tempo stesso le basi per la nuova produzione "girl centred" della tv.


Come Wisteria Lane in Desperate Housewives, West Hollywood dà vita a una comunità a sé stante, con le proprie regole, i propri abitanti e con i propri segreti. I personaggi incarnano diversi tipi di donne, come le protagoniste di Sex and the City, e si divertono a ironizzare sui luoghi comuni relativi all'omosessualità come i protagonisti di Will&Grace (il personaggio di Karen, Megan Mullally, ha dichiaratamente ispirato l'aspetto "goliardico" del telefilm, a detta delle stesse autrici).


Ad ogni personaggio viene affidato un "compito": Bette e Tina (Laurel Holloman) si occupano della vita di coppia, dell'istituzione famigliare e della carriera (una insegue il successo, l'altra vi ha rinunciato per avere un figlio); Shane fa suoi gli stereotipi classici del playboy e li rielabora dal punto di vista femminile; Dana (Erin Daniels) lotta contro i pregiudizi degli altri e le sue stesse insicurezze ("Il mio personaggio è stato cresciuto ed educato in un modo che le impedisce di essere davvero se stessa")…


A Hollywood e negli studi televisivi più prestigiosi, attrici, giornaliste e conduttrici di successo vogliono prendere parte a The L Word come guest star. Un fiorente mercato di accessori e gadget di ogni genere si è sviluppato attorno a un telefilm che piace a uomini e donne.


Gli uomini, che si avvicinano alla serie un po' per voyeurismo e un po' per curiosità, finiscono per lasciarsi coinvolgere dalle vicende, mentre le donne – eterosessuali o no – apprezzano il lato "sentimentale" del telefilm e sono orgogliose della libertà personificata dalle attrici del cast: è quello che dice una recente ricerca di mercato, condotta dalla produzione per capire i meccanismi che portano il pubblico ad affezionarsi alla loro opera.


Il moderno concetto di eroina, derivato dalle "superdonne" del passato, si concretizza nella capacità di mantenere dei legami stabili, di esprimersi liberamente senza farsi influenzare dai pregiudizi sociali, di trovare il perfetto equilibrio fra famiglia e carriera.


Una volta toccava agli uomini, anche nei telefilm, salvare il mondo e tornare a casa in tempo per cena. Oggi tocca alle ragazze di The L Word, che però la cena devono anche prepararsela…

www.telefilmmagazine.com

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