Tesis

Arriva in Italia, con sei anni di ritardo, il film d'esordio del "re del thriller" spagnolo Alejandro Amenàbar. Un altro esempio della miopia della distribuzione italiana.

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Gemma oscura che emerge prepotentemente tra tanti “saldi” di fine stagione, l’esordio del giovane “re del thriller” iberico, Alejandro Amenàbar, gira ancora una volta il coltello nella piaga delle magagne della distribuzione cinematografica italiana: "Tesis", infatti, è un film del 1995, anno in cui vinse ben sette Premi Goya, cioè gli Oscar spagnoli. Risultato: arriva nelle sale nostrane solo nella torrida estate 2001, quando non riuscirà a vederlo quasi nessuno. Intanto, Amenàbar ha già diretto un altro ottimo thriller (fanta), "Apri gli occhi", ed è pronto al film della definitiva esplosione: "The Others", con Nicole Kidman, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia.
"Tesis", comunque, è già il lavoro di un regista dal talento consapevole e maturo, nonostante i soli ventidue anni all’epoca delle riprese. Certo, il film soffre di qualche caduta in una cinefilia forse troppo esplicitamente esibita e di alcune lungaggini ma, nel complesso, risulta essere di gran lunga superiore a tanti thriller statunitensi degli ultimi anni, soprattutto a quei pochi dedicati a un argomento scottante come gli “snuff movies”, i porno-sadomaso con violenze vere fino alla morte dei protagonisti-vittime. Il College spagnolo in cui si svolge la cupa vicenda – una studentessa che, preparando una tesi di laurea sulla violenza nel cinema, scopre come dietro la cruenta morte del suo professore si nasconda un giro di “snuff” – si trasforma in un labirintico inferno che cela sevizie e perversioni inimmaginabili, grazie all’efficacissima fotografia “sporca” e all’innata capacità di Amenàbar di creare e gestire atmosfere di suspense e inquietudine senza fare ricorso a colpi bassi ma solo ai mezzi dello specifico filmico. Perfetta per il ruolo dell’inquieta studentessa Angela, la protagonista Ana Torrent.
Il film di Alejandro Amenàbar dimostra ciò che avrebbe potuto essere l’hollywoodiano "8mm", se non fosse stato diretto da Joel Schumacher.

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Titolo originale: Tesis
Regia: Alejandro Amenabar
Sceneggiatura: Alejandro Amenabar, Mateo Gil
Fotografia: Hans Burman
Montaggio: Maria Elena Sainz de Rozas
Musica: Alejandro Amenabar, Mariano Marin
Scenografia: Wolfgang Burmann
Interpreti: Ana Torrent (Angela), Fele Martinez (Chema), Eduardo Noriega (Bosco), Rosa Campillo (Yolanda), Teresa Castanedo (annunciatrice TV), Xabier Elorriaga (Jorge Castro), Francisco Hernandez (padre di Angela), Nieves Herranz (Sena), Miguel Picazo (Figueroa), Rosa Avila (madre di Angela), José Luis Cuerda
Produzione: José Luis Cuerda per Tanelorn Films Inc.
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 125'
Origine: Spagna, 1995

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    Tesis

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    (Tesis)
    Regia: Alejandro Amenàbar
    Interpreti: Ana Torrent, Fele Martínez, Eduardo Noriega
    Nazione, anno: Spagna, 1996
    Distribuzione: Lucky Red

    Studentessa della Scuola di Cinema di Madrid, Angela sta preparando, con l'aiuto di un suo collega, una tesi di laurea sulla violenza nei testi audiovisivi. I due si imbattono in uno snuff movie: il film è stato girato nell'università e la vittima è un'ex alunna. Decideranno allora di scoprire le dinamiche e le connivenze della vicenda. Primo lungometraggio del regista di "Apri gli occhi" (1997).

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