The Bad Guy 2, di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi

Helter Skelter del panorama seriale italiano, la serie conferma i pregi della prima, con un ritmo forsennato e un ottimo Luigi Lo Cascio. Ci si può aspettare di tutto. Da oggi su Prime Video.

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Lo avevamo visto come un magistrato grigio, affetto da rinite cronica e appesantito da diversi strati adiposi quando era Nino Scotellaro. Nel corso delle prime puntate diverse operazioni chirurgiche e non lo avevano trasformato però in Balduccio Remora, strafottente mafioso dall’abbigliamento eccentrico, senza un pelo fuori posto e con le narici perfettamente funzionanti. Era splendido il Luigi Lo Cascio di The Bad Guy, firmata Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi per Prime Video.

Qui ritroviamo il nostro Scotellaro/Remora dove lo avevamo lasciato, finalmente al cospetto del suo nemico di sempre, la sua ossessione, il boss Mariano Suro, che dopo essere rimasto nell’ombra per otto puntate, sul finale aveva svelato il proprio volto, quello di un Antonio Catania prima d’ora inimmaginabile in un ruolo simile. In procinto di compiere la sognata vendetta, si ritroverà paralizzato dalla paura che con lo stesso Suro vada in frantumi la possibilità di scoprire chi si cela davvero dietro la macchinazione di cui è stato vittima.

E proprio come era avvenuto nella prima stagione, anche questa seconda viaggia ad un ritmo forsennato. Helter Skelter del panorama televisivo italiano, frenetica e magnetica come il Guy Ritchie dei tempi migliori. Un continuo saliscendi di tensione repentino, un meccanismo tanto agitato, da dare la percezione di movimento anche quando sta fermo. Vincono in questo Stasi e Fontana, perché The Bad Guy è rock ‘n roll in tutto, non solo quando l’azione arriva all’apice con sparatorie o inseguimenti, ma anche quando sembra decelerare. La sensazione anche in quei casi è che sia solo un momento di riposo da impiegare per riprendere il fiato in attesa che tutto ricominci a precipitare. È una montagna russa che ogni tanto rallenta per raggiungere di nuovo la vetta, ma che mantiene comunque l’adrenalina dell’intera corsa. Questo avviene grazie all’energia che è presente in tutto. C’è in ogni dialogo, c’è nella nuovamente fantastica interpretazione di Lo Cascio, c’è in ogni singolo oggetto di scena. Allora ecco la tensione affievolirsi per uno scambio comico (sì, si ride, ed anche tanto), disarmando lo spettatore prima del colpo successivo. E quando non sono le pistole a sparare, l’equilibrio può essere rotto anche dal peluche di un delfino o da un budino alla vaniglia.

La serie poi funziona perfettamente perché è ricca di volti (non solo quelli di Nino Scotellaro) indimenticabili, veraci. Accanto a quelli noti dei vari Lo Cascio, Catania, Pandolfi e Accorsi, si scorgono facce magari sconosciute, ma che restano impresse. Come accade nel cinema dei Safdie e di Sean Baker, o come accadeva in quello di Cassavetes e del primo Garrone, ci si chiede legittimamente: “Ma quello dove l’hanno trovato?”. Perché anche i volti sullo sfondo sono ricercati e rispecchiano l’estetica del duo alla regia, folle e spettacolare sotto ogni aspetto. Ci si può aspettare di tutto, ed è questo forse l’aspetto migliore di The Bad Guy, che mostra un coraggio che nella serialità nostrana difficilmente si era visto prima.

“When I get to the bottom I go back to the top of the slide/Where I stop and I turn and I go for a ride/’Til I get to the bottom and I see you again”. Helter Skelter.

 

Regia: Giancarlo Fontana,  Giuseppe G. Stasi
Interpreti: Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi, Stefano Accorsi, Antonio Catania, Selene Caramazza, Giulia Maenza, Fabrizio Ferracane, Alessandro Lui, Aldo Baglio, Gianfelice Imparato, Carolina Crescentini, Antonio Zavattieri, Guia Jelo, Bebo Storti, Francesco Zenzola, Souleymane Seye Ndiaye, Mimmo Mignemi, Ivan Giambirtone, Enrico Lo Verso
Distribuzione: Prime Video
Durata: 6 episodi da 55′ circa l’uno
Origine: Italia, 2024

La valutazione della serie di Sentieri Selvaggi
4.2
Sending
Il voto dei lettori
4 (2 voti)
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