The Batman. Le reazioni della critica internazionale

E’ arrivato l’atteso reboot della DC Comics con protagonista Robert Pattinson. Vediamo cosa ne pensa la stampa estera in Europa e oltreoceano

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Arriva in sala The Batman – Il film, basato sul celebre super eroe della DC Comics. Esordio strepitoso che con oltre 700.000 € di incasso nel suo primo giorno di programmazione ha trionfato al box office italiano conquistando pubblico e critica. Il film con protagonisti Robert Pattinson e Zoë Kravitz, si attesta come miglior opening day dell’anno e miglior opening day Warner Bros. per un titolo internazionale dall’uscita di Joker. A dirigere l’atteso reboot è Matt Reeves, che ha scritto la sceneggiatura con Peter Craig. Il regista statunitense, noto per aver diretto nel 2008 il film horror Cloverfield, torna sul set dopo The War – Il pianeta delle scimmie del 2017, terzo della trilogia prequel della vicenda narrata nel libro di Pierre Boulle. Matt Reeves, regista e autore del cinema contemporaneo, si è da sempre dimostrato capace di miscelare western, prison movie e grandi classici e per la produzione del decimo film del DC Extended Universe, ha dichiarato che è stato il fumetto ‘The Long Halloween’ a influenzare il film, con la sua storia poliziesca e un ampio uso dei villain.

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La storia di questo nuovo reboot è accompagnata dalle note composte dal maestro Michael Giacchino, premio Oscar nel 2009 per la colonna sonora di Up!.

The Batman – Il Film è stato accolto bene in Italia, ma quali sono i riscontri che arrivano dall’estero?

Se secondo David Erhlich di Indiewire che elogia l’audacia del film, la relazione di gran lunga più sfumata qui è quella tra Batman e l’Enigmista, per David Rooney di Hollywood Reporter il film è divertente, anche se evidenzia alcune riserve sulla lunghezza del film e sull’oscurità implacabile. Tuttavia Rooney ha elogiato le star, in particolare, scrivendo che Pattinson è affascinante in ogni momento.

Anche John Nugent di Empire  accoglie bene il film: “L’arrivo di Matt Reeves nel Bat-verse è avvincente, splendidamente girato, un neo-noir su un personaggio antico. Il film, anche se non è un rifacimento totalmente radicale dell’era Nolan/Snyder, stabilisce una Gotham City che vorremmo ardentemente visitare di nuovo.”

John Morgenstern di The Wall Street Journal definisce il film molto lungo, inesorabilmente intenso, mormorato più spesso che parlato, e fotografato, da Greig Fraser, con un’accecante splendore che deve essere visto per essere sentito. Un film che è anche avvincente e su misura per il nostro tempo, una lunga ruminazione sulla ricerca della propria bussola morale in un mondo di male assoluto. Peter Bradshaw di The Guardian invece trova il film intrigante all’inizio, visivamente spettacolare con grandi pezzi di scena e impatti che fanno tremare lo sterno e vengono fuori dall’oscurità, ma tremendamente progettato e con un finale piuttosto debole e che ovvia alla crisi esistenziale di Batman.

Johnny Oleksinski del NY Post invece ne delinea una recensione negativa: “Un film senza scopo. I Batman di Christopher Nolan avevano ridisegnato i fumetti come racconti realistici e psicologicamente complessi sulla piaga urbana mentre quello con Pattinson esiste solo per assicurare che la Marvel abbia una concorrenza al botteghino. Secondo il critico è un peccato che il Joker di Joaquin Phoenix sia stato una tantum e che The Batman abbia previsto dei sequel.”

Peter Debruge di Variety sostiene invece che un film come questo ispirerà innumerevoli dibattiti: “The Batman ha davvero bisogno di essere così cupo? Può reggere il confronto con la trilogia di Nolan? Sì! C’è abbastanza spazio per l’esistenza di entrambi, e spazio per i sequel da costruire su questa base, che presuppone una certa familiarità con la mitologia del personaggio.”

In Francia Le Figaro dice che Matt Reeves offre una versione oscura e appiccicosa di Batman. Viene dopo il gotico Tim Burton, lo straziante Joel Schumacher e l’intoccabile Christopher Nolan, ma non rifà semplicemente gli stessi piatti. Paris Match afferma che le qualità di Matt Reeves includono la reinvenzione di un’icona che è già stata magnificata da Tim Burton o Christopher Nolan. Il suo Batman è oscuro in un film dantesco che analizza i fallimenti di un supereroe depresso, interpretato da un Pattinson minimalista.

Javier Ocana dello spagnolo El Pais scrive che Matt Reeves trova nell’oscurità il nuovo percorso per il cavaliere oscuro: “Matt Reeves ha trovato una nuova strada per Batman, nel cinema dal tratto più insospettato: quello delle tenebre. Insospettabile perché dopo i contributi molto prestigiosi di Christopher Nolan sembrava che non potesse esserci nulla di più oscuro, cupo, grave e solenne. Reeves arriva e dimostra che in termini di oscurità non ci sono limiti, soprattutto per un personaggio così torturato”.

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