The Brutalist miglior film al London Critics’ Circle Awards
Il film di Brady Corbet, che uscirà in Italia il 6 febbraio, continua a guadagnare premi. Vincerà l’Oscar come miglior film?

I London Critics’ Circle Awards incoronano The Brutalist come miglior film dell’anno, come era già successo ai Golden Globe, dove ha vinto come miglior film drammatico. Alla Mostra del Cinema di Venezia si era aggiudicato il Leone d’argento per la miglior regia. E a questo punto: cosa succederà alla notte degli Oscar?
Quando Brady Corbet arriva a Venezia con The Brutalist, lo scorso settembre, di questo film si sapeva solo che durava tre ore e mezzo, che era stato girato in pellicola e che si ispirava a La fonte meravigliosa di King Vidor. La platea veneziana era divisa tra chi aveva amato e chi aveva odiato L’infanzia del capo, Vox Lux, e nessuno sapeva bene cosa aspettarsi dal nuovo film. The Brutalist è sicuramente un’opera contemporanea con una messa in scena meticolosa che ha colpito la critica. Il film è in lizza per 10 Oscar, tra cui miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista Adrien Brody (che passerebbe alla storia per aver vinto due volte con il ruolo del sopravvissuto all’Olocausto), miglior attore non protagonista Guy Pearce, miglior attrice non protagonista Felicity Jones e miglior sceneggiatura.
Brady Corbet si è aggiudicato anche il Golden Globe come miglior regia e sembrebbe che la statuetta per questa categoria sia vicinissima. L’unico che finora l’ha battuto è RaMell Ross, regista di Nickel Boys (film ancora inedito in Italia ma passato alla Festa del Cinema di Roma), che ha vinto come miglior regia ai London Critics’ Circle Awards, ma non è candidato all’Oscar.
Poi c’è il grande outsider Conclave, thriller ambientato in Vaticano durante l’elezione del Papa. Ai Golden Globe si è aggiudicato miglior sceneggiatura non originale e ai London Critics’ Circle Awards ha vinto miglior attore protagonista con Ralph Fiennes e miglior film inglese dell’anno. Potrebbe riservarci qualche sorpresa agli Oscar? Magari la prima statuetta per Isabella Rossellini, candidata come attrice non protagonista? Anche se la grande favorita sembra Zoe Saldaña per la sua interpretazione in Emilia Pérez, avendo vinto anche a Londra.
Emilia Pérez era il grande favorito per miglior film, ma visti gli scandali legati a dei tweet della protagonista, Karla Sofía Gascón, Netflix, che è il distributore del film, ha deciso di non sostenere la sua candidatura agli Oscar, puntando sulle altre nomination per il film. Dopo tutti gli scandali e le polemiche, da grande favorito il film di Audiard sembra essere diventato materia d’imbarazzo, aprendo a nuovi scenari e possibilità.
Altro film ancora inedito in Italia, ma che ieri ha vinto due premi, è A Real Pain di Jesse Eisenberg (anch’esso passato alla Festa del Cinema di Roma), che ha vinto come miglior commedia e come miglior attore non protagonista con Kieran Culkin. L’attore di Succession sembra infatti il grande favorito anche per l’Oscar, avendo già vinto il Golden Globe per la medesima categoria.