The Entertainment System Is Down è la nuova satira sociale di Ruben Östlund
Dopo la Palma d’Oro con Triangle of Sadness, il regista svedese realizza un altro lungometraggio dark, dove indaga le dinamiche sociali scaturite dalla noia. Le conseguenze saranno drammatiche

©Sina Östlund
Ruben Östlund, regista di The Square e Triangle of Sadness, tornerà nel 2026 con il suo nuovo film The Entertainment System Is Down. Il lungometraggio, previsto per il 2026, è stato già acquistato per la distribuzione statunitense dalla A24, mentre in Italia dalla Lucky Red e Teodora Film.
Il cineasta prosegue la sua satira sociale con questo nuovo film, che sarà ambientato su un volo intercontinentale, dall’Inghilterra all’Australia. Durante il viaggio di lunga percorrenza, il sistema di intrattenimento subisce un guasto, perciò un gruppo di passeggeri di diverse provenienze è costretto ad affrontare le terribili ed imprevedibili conseguenze della noia. Tra i nomi del cast ci sono Kirsten Dunst, Daniel Brühl e Keanu Reeves. Per la realizzazione del film Östlund e il suo produttore Erik Hemmendorff hanno deciso di utilizzare un vero Boeing 747, elemento centrale del set, situato a Budapest.
Sulla stessa scia dark delle sue precedenti opere come Forza maggiore, The Square e Triangle of Sadness, con la realizzazione di The Entertainment System Is Down, il regista svedese avrà modo di indagare le dinamiche sociali che scaturiscono da un gruppo di persone costrette a trascorrere del tempo insieme in uno spazio limitato. In un’intervista concessa a Variety, il cineasta svedese ha raccontato che con questa sua nuova opera spera di causare “la più grande fuga dalla sala nella storia del Festival di Cannes”, riproponendosi lo stesso obiettivo che si era prefissato David Cronenberg con Crimes of the Future. Ruben Östlund ha confermato dunque che ha intenzione di portare a Cannes il suo settimo film The Entertainment System Is Down. Dopo le Palme d’Oro vinte con The Square e Triangle of Sadness, riuscirà a vincere anche la terza e aggiudicarsi il record di riconoscimenti? Oltre a lui infatti, sono solo 9 i registi che hanno bissato il premio del Festival di Cannes. Tra questi ricordiamo Francis Ford Coppola, che ha vinto la Palma d’Oro con La conversazione e Apocalypse Now, Michael Haneke grazie a Il nastro bianco e Amour, Ken Loach con Il vento che accarezza l’erba e Io, Daniel Blake e i fratelli Dardenne con Rosetta e L’Enfant – una storia d’amore.