The most beatiful day – Il giorno più bello, di Florian David Fitz

Una commedia tedesca realizzata per l’intrattenimento della generazione multimediale, di cui riprende tutti gli elementi. L’equilibrio tra leggerezza e superficialità si sbilancia verso la seconda

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Due giovani si ritrovano a condividere un soggiorno all’interno di una clinica per malati terminali. Uno sembra convinto di poter sfuggire alla morte, l’altro ha accettato il suo destino. Uno è timido e timoroso, il secondo sfrontato ed esuberante. Mettono insieme le loro forze per raggirare il sistema bancario e concedersi una fuga che li porterà a vivere il giorno più bello della loro vita, e probabilmente anche l’ultimo. Questa la linea guida su cui viaggia il tedesco The most beatiful day – Il giorno più bello. Suona già familiare? Probabilmente perché rientra nella tendenza di questi ultimi anni a sviluppare storie il cui finale porta inevitabilmente alla morte, ma soprattutto perché un film molto simile a questo già esiste. Si tratta di Non è mai troppo tardi (The bucket list), commedia del 2007 diretta da Rob Reiner con protagonisti Jack Nicholson e Morgan Freeman nei panni di due anziani agli antipodi che decidono di sfruttare gli ultimi giorni delle loro esistenze facendo quello che non avevano mai avuto il coraggio di fare. Se si prende dunque questo come riferimento, si capisce come il film di Florian David Fitz non sia altro che una semplice operazione di svecchiamento. Ciò non significa che sia stato un processo intenzionale quello di ricalcarne i punti chiave, ma in funzione del paragone si può intuire cosa abbia portato ad un prodotto come quello tedesco.

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the most beatiful dayL’obbiettivo palese del film pare essere infatti quello di prendere un genere collaudato e di renderlo a tutto i costi più young, non solo cambiando l’età anagrafica dei protagonisti, ma anche il modo di metterlo in scena. Si parla di YouTube, blog, visualizzazioni e si gira come se i destinatati fossero proprio quel tipo di utenti. E’ un film quindi del tutto proiettato verso l’adulazione dello spettatore, dalla scelta degli attori più in voga in Germania, ai siparietti comici già stereotipati, fino al lungo protrarsi verso la salvifica commozione. L’unico risultato percorrendo questa strada è quello che si ha vedendo un video in rete: divertente solo se poi si ha la possibilità di passare ad altro. Questa scelta guardando un prodotto di una durata di due ore non è concessa, quindi il grande rischio è quello di stancare ancora prima che si arrivi alla metà. In The most beatiful day – Il giorno più bello questo succede ancora prima, proprio perché si lavora con immaginari che esistono già. Il labile equilibrio tra leggerezza e superficialità viene così del tutto sbilanciato verso la seconda, esasperandone tutti gli aspetti. E’ un trend questo di cercare di ringiovanire il cinema che soffre proprio della mancanza di punti di forza radicati (vedi il carisma del duo di attori di Reiner) e della volontà di rimanere in una superficie narrativa stantia.

 

Titolo originale:  Der geilste Tag

Regia:  Florian David Fitz
Interpreti: Florian David Fitz, Matthias Schweighofer, Alexandra Maria Lara, Rainer Bock

Distribuzione:  Nomad Film Distribution

Durata:  110′

Origine:  Germania, 2016

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