"The Mother", di Roger Mitchell
Michell sembra guardare a quei spaccati familiari di Mike Leigh ambientandoli in spazi borghesi, tenendosi diviso tra il dramma e la commedia e denigrando i suoi personaggi, ridicolizzandoli nei gesti, congelando le loro emozioni e mettendoli continuamente nelle condizioni di parlare senza fare mai emergere il loro passato
Presentato alla Quinzaine all'ultimo festival di Cannes, The Mother di Roger Michell conferma quanto sia anonimo, vuoto, il cinema del cineasta inglese passato dal ritratto in costume di Persuasione alla commedia romantica con Notting Hill fino ad arrivare al thriller di produzione statunitense con Ipotesi di reato (alla fine il suo film più anonimo e quindi il suo film migliore). Scritto da Hanif Kureishi, The Mother è un altro spaccato sospeso tra la periferia e la metropoli londinese che esplora la tragicità all'interno di un gruppo di famiglia. Queloo che poteva essere un intimo spaccato sulla vecchiaia (la solitudine di May dopo la morte del marito e il suo difficile rappoto con i due figli che non vede da tempo) diventa invece un'appariscente percorso alla ricerca di una nuova vitalità nella sessualità della protagonista, che s'innamora dell'uomo che ha una relazione con la figlia. Michell sembra guardare a quei spaccati familiari del cinema di Mike Leigh ambientandoli in spazi borghesi, tenendosi diviso tra il dramma e la commedia e denigrando spesso i suoi personaggi, ridicolizzandoli nei gesti, congelando le loro emozioni e mettendoli continuamente nelle condizioni di parlare senza fare mai emergere neanche i minimi frammenti di quel loro passato che comunque condiziona i loro rapporti nel presente. Michell si serve di simboli espliciti per mostrare la relazione clandestina tra May e l'uomo della figlia (i disegni della donna), inquadra le pantofole del marito per far vedere lo stato di solitudine della protagonista. Il suo realismo appare così artefatto, costruito. Londra appare e scompare mentre la distanza della periferia viene eliminata nel controcampo e nelle apparizioni digitali dopo lo stacco di montaggio. L'interessante partenza del film (i due anziani genitori alla ricerca di recuperare il rapporto con i propri figli e la necessità di una conoscenza migliore dei due nipoti) viene subito dopo frantumato in un diario del desiderio dove però le pulsioni erotiche della donna diventano solo carne da macello.
Titolo originale: The Mother
Regia: Roger Mitchell
Sceneggiatura: Hanif Kureishi
Fotografia: Alwin Kuchler
Montaggio: Nicolas Gaster
Musiche: Jeremy Sams
Scenografia: Mark Tildesley
Costumi: Natalie Ward
Interpreti: Anne Reid (May), Steven Mackintosh (Bobby), Anna Wilson-Jones (Helen), Daniel Craig (Darren), Cathryn Bradshaw (Paula), Jonah Coombes (agente immobiliare), Oliver Ford Davies (Bruce), Danira Govich (ragazza alla pari)
Produzione: Kevin Loader per Free Range Films/BBC Films/Renaissance Films
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 111'
Origine: Gran Bretagna, 2003