The Quiet Girl, di Colm Bairéad

Colpisce nel segno e sprigiona l’esplosività delle immagini del cinema più puro, capace di emozionare nella sua sbalorditiva semplicità. Candidato all’Oscar come Miglior Film Internazionale.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Irlanda, primi anni Ottanta. Cáit (Catherine Clinch) si nasconde in mezzo all’erba alta. Le sorelle la chiamano ma non riescono a trovarla. A casa il letto diventa il nuovo nascondiglio, forse più adatto per sfuggire ai rimproveri di una madre che la cerca solo per redarguirla. Il silenzio e l’introspezione sono le armi con cui risponde inconsciamente all’apatia e alla noncuranza di genitori e sorelle. Il disagio interiore, celato dalla piccola a parole, si manifesta visivamente attraverso le macchie di urina che si presentano ogni mattina sul suo letto. Ma, durante le vacanze estive, si presenta un’insolita occasione per Cáit, la quale viene affidata dalla famiglia ad una coppia di amici per trascorrere l’estate lontano e imparare a lavorare in fattoria. Superato un primo momento di titubanza, la piccola riceverà dalla coppia un amore genitoriale inedito, pieno di precauzioni e di piccoli gesti.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Colm Bairéad colpisce nel segno. Il suo piccolo e delicato trattato sull’infanzia, ripercorre, passo dopo passo, le tappe per la costruzione del rapporto genitore-figlio. Lo sguardo di taglio sull’Irlanda e sulle sue difficoltà si mescola ad una preziosa riflessione (decisamente più contemporanea) sul valore del silenzio. Pesare le proprie parole è uno dei valori fondamentali che il neopapà di Cáit cerca di insegnarle una sera, in riva al mare. Nella vita come nel cinema il muto si posiziona allo stesso livello del parlato, mostrandosi talvolta di un grado maggiormente esplicativo.

E così, in The Quiet Girl il silenzio diventa l’innesco perfetto per sprigionare l’esplosività delle immagini del cinema più puro, privo di retorica o artifici tecnici ma capace di emozionare nella sua sbalorditiva semplicità. Il formato tre quarti concentra l’attenzione sui primi piani della piccola Cáit che con i suoi grandissimi occhi celesti osserva, quasi stranita, gli inconsueti gesti di amore nei suoi confronti da parte dei suoi nuovi genitori. Il loro rapporto si sviluppa attraverso sguardi, carezze, gesti semplici, caricati del giusto significato, mai eccessivo, mai sopra le righe. Il regista irlandese gestisce con grande perizia il ritmo del suo film che cresce progressivamente fino a sfociare in un bellissimo finale denso di emozioni. Il fitto legame tra perdita e incontro impreziosisce ulteriormente il paradigma narrativo intrapreso da The Quiet Girl, che riflette proprio su questo meccanismo secondo cui ad una mancanza corrisponde la sua rievocazione, il suo controcampo ideale. Da una parte la coppia che ospita la bambina sostituisce l’assenza (fisica ed emotiva) dei suoi genitori, dall’altra, è la stessa Cáit a vestire i panni del passato tragico dei coniugi…

 

Titolo originale: An Cailín Ciúin
Regia: Colm Bairéad
Interpreti: Catherine Clinch, Carrie Crowley, Andrew Bennett, Michael Patric, Kate Nic Chonaonaigh, Joan Sheehy, Tara Faughnan, Neans Nic Dhonncha, Eabha Ni Chonaola, Carolyn Bracken
Distribuzione: Officine UBU
Durata: 94’
Origine: Irlanda, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4
Sending
Il voto dei lettori
2.52 (65 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array