The Revenant, il “nuovo esperimento” della coppia Iñárritu-Lubezki. Il trailer

Nelle nostre sale il 28 gennaio, il prossimo film del regista messicano avrà come protagonisti Leonardo DiCaprio e Tom Hardy.

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Uscito da pochi giorni, il trailer ufficiale di The Revenant ha scosso il web e i media. Giustamente, la curiosità è tanta attorno al film che unisce due personalità come l’ultimo vincitore dell’Oscar alla Regia Alejandro González Iñárritu (con Birdman) e il mai-vincitore per eccellenza Leonardo DiCaprio.

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Tratto da una storia vera del 19° secolo, il film si basa sulla storia del leggendario esploratore americano Hugh Glass (Leonardo DiCaprio, appunto), che durante una spedizione viene attaccato e ferito da un orso. E’ considerato spacciato dai compagni di missione, ma non dal figlio, che però viene ucciso dall’amico del padre John Fitzgerald (Tom Hardy), che lascia Glass a morire. Preso dall’istinto di sopravvivenza e dalla voglia di vendetta, l’esploratore inizia il suo viaggio tra tempeste invernali e paesaggi impercorribili, pur di trovare redenzione per sé e per il figlio.

La storia di Hugh Glass ha ispirato il film Uomo bianco, va’ col tuo Dio! di Richard Sarafian, oltre che il romanzo The Revenant: A Novel of Revenge di Michael Punke, base della sceneggiatura scritta da Iñárritu e Mark L. Smith. Il regista messicano si è affidato, per quanto riguard

toma la fotografia e la colonna sonora a due maestri nel campo che, tra l’altro, avevano già lavorato con lui: come direttore della fotografia ha “riconfermato” il probabile vero artefice del successo di Birdman, Emmanuel Lubezki, che già aveva vinto l’Oscar alla Miglior Fotografia con Gravity; dopo la collaborazione in Babel, Iñárritu ha assegnato il “reparto musica” a Ryuichi Sakamoto, vincitore dell’Oscar con L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci.

Nel trailer, infatti, l’elemento visivo e l’elemento sonoro sono molto ben combinati, aggressivi e fascinosi. In particolare, Lubezki e Iñárritu hanno deciso di girare utilizzando soltanto la luce naturale delle zone ignote, remote e gelide dei vari set, tra il Canada e l’Argentina. Queste decisioni, hanno portato il budget iniziale di 95 milioni di dollari ha sforare fino ad arrivare a 135 circa. “Se avessimo usato il digitale e il green screen, saremmo finiti a bere caffè e a divertirci, così il film sarebbe stato veramente pessimo. E io non volevo questo!” afferma il regista durante un’intervista, “Quando lo vedrete, vi accorgerete della portata storica di questo film. Ed esclamerete ‘Wow’!“.

D’altra parte, quella di non utilizzare o almeno cercare di diminuire l’uso del digitale è divenuta quasi una moda nell’industria hollywoothe revenantdiana recente, che per realizzare alcuni film, anche altamente
impegnativi e costosi, sta sperimentando un “ritorno al passato”, combinando tecnologia e tecniche classiche di ripresa. Mad Max: Fury Road di Miller ne è un esempio, con stuntman, set e auto post-apocalittiche create appositamente; ma anche i prossimi Spectre di Mendes e Star Wars: Il risveglio della forza di J.J. Abrams manterranno “sotto controllo” l’uso del digitale.

Previsto a Natale in poche sale americane – la partecipazione agli Oscar è d’obbligo -, il film uscirà in tutt’America l’8 gennaio, mentre in Italia sbarcherà il 28 gennaio, distribuito dalla 20th Century Fox.

 

Il Trailer

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