The Secret – Le verità nascoste, di Yuval Adler
Si gioca presto le sue carte prima di trasformarsi in un dramma da camera che non ha la necessaria tensione. Una regia statica e senza inventiva in un film dove si salva solo la prova di Joel Kinnaman
Le identità nascoste. Dopo The Operative, presentato alla Berlinale nel 2019, il cinema di Yuval Adler mette ancora a fuoco personaggi dalla doppia vita. Un cinema di maschere, di progressivi svelamenti che in The Secret – Le verità nascoste mostra presto di avere il fiato corto. Se in The Operative il cineasta si era rifugiato nelle forme del genere attraverso una spy-story, questo film accentua invece una claustrofobia da ‘cinema da camera’.
Stati Uniti, fine anni ’50. Maja (Noomi Rapace) è una donna rumena di origine rom sopravvissuta all’Olocausto che durante la Guerra ha conosciuto in Grecia il marito (Chris Messina) con cui ha formato una famiglia e avuto un figlio. Non gli ha però mai raccontato un trauma che non ha mai dimenticato e che ha segnato per sempre la sua famiglia. Un giorno nel parco riconosce il suo carnefice di 15 anni prima (Joel Kinnaman) e decide di vendicarsi.
The Secret – Le verità nascoste si gioca gran parte delle sue carte dopo 20 minuti quando Maja colpisce a tradimento quello che è stato il suo aguzzino. Poi si trasforma in un dramma claustrofobico che però non possiede la necessaria compattezza. Il film gioca sull’ambiguità tra colpevolezza e innocenza, lascia emergere le contrastanti identità del prigioniero dove Joel Kinnaman mostra efficacemente disperazione e rabbia, apparendo ora come la vittima di un errore e ora lasciando emergere quella che può essere la sua vera natura.
Come in The Operative, Adler cerca di portare a casa il risultato ma non riesce a catturare la necessaria tensione. Da una parte ricalca lo schematismo di Music Box di Costa-Gavras ma anche in questo caso il passato riemerge solo attraverso una scrittura tesa a rivelare le verità più che a farle scoprire. In più, non si sofferma adefuatamente sullo choc di Noomi Rapace (anche tra i produttori esecutivi del film) dal giorno in cui ha sentito un fischio come tanti che per lei ha rappresentato un incubo. I flashback bui appaiono compiaciuti e stilizzati e il finale è eticamente discutibile.
Titolo originale: The Secrets We Keep
Regia: Yuval Adler
Interpreti: Noomi Rapace, Joel Kinnaman, Chris Messina, Amy Seimetz, Jackson Dean Vincent
Distribuzione: Vision Distribution e Cloud 9
Durata: 97′
Origine: USA, 2020
La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
Il voto al film è a cura di Simone Emiliani