The Secret – Le verità nascoste, di Yuval Adler

Si gioca presto le sue carte prima di trasformarsi in un dramma da camera che non ha la necessaria tensione. Una regia statica e senza inventiva in un film dove si salva solo la prova di Joel Kinnaman

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Le identità nascoste. Dopo The Operative, presentato alla Berlinale nel 2019, il cinema di Yuval Adler mette ancora a fuoco personaggi dalla doppia vita. Un cinema di maschere, di progressivi svelamenti che in The Secret – Le verità nascoste mostra presto di avere il fiato corto. Se in The Operative il cineasta si era rifugiato nelle forme del genere attraverso una spy-story, questo film accentua invece una claustrofobia da ‘cinema da camera’.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Stati Uniti, fine anni ’50. Maja (Noomi Rapace) è una donna rumena di origine rom sopravvissuta all’Olocausto che durante la Guerra ha conosciuto in Grecia il marito (Chris Messina) con cui ha formato una famiglia e avuto un figlio. Non gli ha però mai raccontato un trauma che non ha mai dimenticato e che ha segnato per sempre la sua famiglia. Un giorno nel parco riconosce il suo carnefice di 15 anni prima (Joel Kinnaman) e decide di vendicarsi.

The Secret – Le verità nascoste si gioca gran parte delle sue carte dopo 20 minuti quando Maja colpisce a tradimento quello che è stato il suo aguzzino. Poi si trasforma in un dramma claustrofobico che però non possiede la necessaria compattezza. Il film gioca sull’ambiguità tra colpevolezza e innocenza, lascia emergere le contrastanti identità del prigioniero dove Joel Kinnaman mostra efficacemente disperazione e rabbia, apparendo ora come la vittima di un errore e ora lasciando emergere quella che può essere la sua vera natura.

Come in The Operative, Adler cerca di portare a casa il risultato ma non riesce a catturare la necessaria tensione. Da una parte ricalca lo schematismo di Music Box di Costa-Gavras ma anche in questo caso il passato riemerge solo attraverso una scrittura tesa a rivelare le verità più che a farle scoprire. In più, non si sofferma adefuatamente sullo choc di Noomi Rapace (anche tra i produttori esecutivi del film) dal giorno in cui ha sentito un fischio come tanti che per lei ha rappresentato un incubo. I flashback bui appaiono compiaciuti e stilizzati e il finale è eticamente discutibile.

 

Titolo originale: The Secrets We Keep
Regia: Yuval Adler
Interpreti: Noomi Rapace, Joel Kinnaman, Chris Messina, Amy Seimetz, Jackson Dean Vincent
Distribuzione: Vision Distribution e Cloud 9
Durata: 97′
Origine: USA, 2020

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

Sending
Il voto dei lettori
2 (3 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array