The Son, di Florian Zeller

Secondo capitolo della trilogia familiare tratto dall’omonima opera teatrale del regista, ma tutto resta in superficie e scivola via senza lasciare tracce. Concorso.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Dopo The Father. Nulla è come sembra, suo esordio dietro la macchina da presa con cui ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale assieme a Christopher Hampton, Florian Zeller adatta porta dal teatro al cinema anche The Son. Della trilogia, su grande schermo, manca ora La mère, portato in scena nel 2010.
Nicholas è figlio di una coppia separata. Il padre, Peter (Hugh Jackman) è un uomo in carriera, apprezzato e ricercato per le sue competenze. La madre, Kate (Laura Dern) è una professionista. La loro estrazione è quella di una borghesia medio alta. Si dà il caso però che Peter da anni ormai conviva con Beth (Vanessa Kirby) dalla quale ha avuto anche un figlio.
Nicholas è un giovane psicologicamente fragile e solitario, le sue sofferenze che lo allontanano anche dalla scuola, hanno origine nella separazione dei suoi genitori e il suo malessere psichico non si arresta neppure davanti alle amorevoli cure, dedizioni e rinunce da parte dei suoi genitori che insieme, nonostante le vite ormai separate, provano a risolvere il drammatico momento che il figlio sta vivendo.
Il film è una nuova incursione nell’ambiente familiare, dentro quei sistemi inceppati della famiglia che resta comunque per molti autori, compreso il maturo Zeller, l’unica ancora di salvezza che resta in un mondo sempre più difficile da affrontare. Ma Nicholas è fatto di altra pasta e non sa stare al mondo, vive un’angoscia inspiegabile, un dolore di cui non sa riconoscere l’origine.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Zeller e il suo film provano ad indagare su questo malessere del giovane, restando sempre nello spazio asfittico di un interno borghese. Il film non sembra volere mai prendere aria e guardare al mondo circostante. The Son resta un fatto privato che non prova neppure a diventare collettivo e generale, diventando più un film sulla malattia che una riflessione, come vorrebbe essere, sulla condizione e le forme di convivenza familiare. Non c’è mai il tentativo di uscire dalle trappole di quel triangolo di relazioni costituito da padre, madre e figlio, nel quale fa fatica ad inserirsi la pur disponibile Beth. Un film che guarda al chiuso di una condizione dettata solo dalla malattia psichica. Messo così The Son ripiega su se stesso senza via d’uscita, svalutando ogni volenteroso intervento e ogni tensione che avrebbe potuto essere sfruttata. Se a questo si aggiunge inevitabile prevedibilità che si annuncia sin dalle prime battute, tutto resta in superficie e nonostante l’impegnativa produzione e gli sforzi per entrare nel dolore familiare, The Son scivola via senza lasciare troppa traccia, per di più (inutilmente) appesantito da un prefinale per nulla sorprendente e anche qui, sarebbe stato meglio evitarlo.

 

Titolo originale: id.
Regia. Florian Zeller
Interpreti: Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Hugh Quarshie, Anthony Hopkins, Danielle Lewis, William Hope, Chen Shin-fei , Isaura Barbé-Brown, Erick Hayden, Rachel Handshaw
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 123′
Origine: UK, Francia 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
2.03 (30 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array