"Ti stramo", di Pino Insegno e Gianluca Sodaro
Senza ironia e senza uno squarcio di comicità questa parodia di teenager-movie italiani (sulla linea narrativa di 3 metri sopra il cielo) cerca di coprire, attraverso una continua riproduzione degli ‘originali’, una mancanza di idee totale. Con due tragiche conseguenze: 1) il film non fa ridere per niente. 2) si rischia di rimpiangere Moccia. E questa forse è la colpa più grave.
Probabilmente la cosa peggiore di un brutto film è una parodia venuta male. Già l’ultimo cinema statunitense (da Epic Movie a Disaster Movie) ha imboccato, nella sua meccanica e incolore serialità, una specie di tunnel senza uscita. Certo però che il ‘mosaico’ messo in piedi da Pino Insegno (al suo esordio dietro la macchina da presa) e Gianluca Sodaro (del quale si ricorda Cuore scatenato) è, a dir poco imbarazzante. Stram, diminuitivo di Stramarcio, s’innamora di Bambi, un ex-bruttina diventata ora una delle ragazze più belle. Lui ha un grosso problema: sa guidare benissimo il suo gruppo di teppisti sfigati ma non riesce ad affrontare adeguatamente il tema del sesso con la ragazza.
Indirizzato sulla linea narrativa di 3 metri sopra il cielo, Ti stramo attraversa squarci di altri film da Ho voglia di te a Manuale d’amore 2 (l’episodio di Scamarcio sulla sedia a rotelle e
Regia: Pino Insegno, Gianluca Sodaro
Interpreti: Marco Rulli, Carlotta Tesconi, Stefano Pinto, Pino Insegno, Corinne Clery, Enrico Lo Verso
Distribuzione: MIkado
Durata:
Origine: Italia, 2008