Tokyo Love Hotel, di Hiroki Ryuichi

Presentato in Italia l’anno scorso al Far East Film Festival di Udine, il film del particolarissimo regista giapponese mostra al cinema una realtà, quella dei love hotel, che è analizzata nel profondo

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La storia del cinema ha istituito lo spazio dell’hotel a luogo cult: può generare pazzia (Shining, Psycho), può dar vita ad avvenimenti ai confini dell’anormalità (Gran Budapest Hotel), può modificare la percezione della realtà (Morte a Venezia, Lost in Translation), ecc. E’ proprio la sua innata caratteristica di essere un luogo d’incontro a renderlo terreno fertile per eccellenza delle dinamiche “cinematograficamente” umane. Hiroki Ryuichi è uno dei cineasti più controversi del panorama giapponese: passato dal genere erotico a quello più mainstream, il regista è uno dei pochi a saper trattare con estrema profondità il tema del sesso e dei problemi socio-culturali del Giappone. Non poteva che essere lui la mente creatrice di Tokyo Love Hotel (Sayonara Kabukicho): arrivato in Italia per la scorsa edizione del Far East Film Festival di Udine, il film è composto da una serie di storie e protagonisti che trovano come luogo in comune l’Atlas Hotel di Tokyo, uno dei tanti “alberghi dell’amore” diffusi nell’est asiatico, in particolar modo in Giappone.

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I love hotel sono il luogo preferito per poter avere rapporti sessuali di qualsiasi tipo e con qualsiasi persona, data la totale omissione di viso e dati anagrafici: infatti, una delle peculiarità di questi posti è l’alta considerazione della privacy, a tal punto che l’identità del cliente viene nascosta, così come quella dei dipendenti del locale.

Tokyo 2Tokyo Love Hotel non è solo uno sguardo sul sesso che trova posto nelle svariate camere d’albergo, ma è soprattutto il ritratto di una cultura e di una morale giapponese profondamente divisa tra presente e passato. Il sesso (o la mancanza di esso) non è altro che un mezzo per mostrare le varie sfaccettature dell’animo dei personaggi: onore, disprezzo, razzismo, insicurezza, dislivello sociale, destino, tradimento, senso di colpa, perdono, felicità, orgoglio, odio, amore. L’albergo ad ore (così verrebbe chiamato nel nostro paese) si trasforma in un “tempio della vita”, divenendo attivo narratore e al contempo passivo spettatore, divertendosi nello scuotere profondamente le vite e le storie dei protagonisti (Sometani Shota, Maeda Atsuko, Lee Eun-woo, Son Il-kwon, Minami Kaho) tramite la sua arma principale: quella, appunto, del sesso.

 

Titolo originale: Sayonara Kabukicho

Regia: Hiroki Ryuichi

Interpreti: Sometani Shota, Maeda Atsuko, Lee Eun-woo, Son Il-kwon, Minami Kaho

Distribuzione: Tucker Film

Durata: 135′

Origine: Giappone 2014

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