TORINO 21 – Omaggio a William Friedkin

Curata dalla condirettrice Giulia D'Agnolo Vallan, la personale su William Friedkin nel dare la possibilità di rivedere per intero la filmografia del regista di "L'Esorcista" e "Il Braccio violento della legge", equivale ad un confronto con quarant'anni di "male americano". Friedkin è un "non riconciliato", da sempre uno dei nostri cineasti preferiti.

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I cieli più neri, lo sguardo meno pacificato, uno degli istinti visivi più sorprendenti, la macchina più irrequietamente precisa del cinema americano della sua generazione: Bill Friedkin è stato, ed è tutt'oggi –    basta vedere il suo ultimo film, The Hunted – "il" regista del male americano. Una sua coscienza scomoda. Lo ha inseguito, durante tutti questi anni, per le strade fatiscenti di New York, per quelle insidiosamente belle di San Francisco, attraverso le geometrie postindustriali di Los Angeles, le giungle del centro America, di Greenwich Village o dell'Oregon, dietro agli occhi di una bambina o alle fauci di un drago cinese.

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Come parecchi autori della generazione immediatamente precedente alla sua – e diversamente dai suoi contemporanei formatisi presso le scuole di cinema – Friedkin arriva dalla televisione. Ma non dalla TV "in diretta" che si faceva in studio bensì da quella catturata per le strade di Chicago dove girò i suoi primi documentari,  tra cui The People Vs. Paul Crump (del 1962, concepito per salvare un condannato dalla sedia elettrica). The Thin Blue Line (1966), un documentario/meditazione sulla polizia americana, anticipa una delle ossessioni centrali del suo cinema: l'inseparabilità tra bene e male, tra legge e crimine. È una storia di "sporchi poliziotti" (suo zio era un famoso uomo in divisa blu) anche The French Connection, il film con cui, nel 1971, reinventò le regole del cinema d'azione hollywoodiano anticipando i blockbuster di Spielberg e Lucas. The Exorcist, un successo ancora maggiore, arrivò due anni dopo.  Horror e thriller metropolitano sono i generi che, spesso intersecandosi, attraversano gran parte della sua carriera e che Friedkin (in controtendenza con l'evoluzione della Nuova Hollywood) contamina  di sofferenza e di beffarde ironie del destino – la sua è una linea che arriva da Fuller e il cui solo erede immaginabile è Michael Mann.


È sintomatico che uno dei suoi film più belli, e uno dei suoi fallimenti (finanziari) più grossi, The Sorcerer, esca proprio lo stesso anno di Star Wars, il 1977. Da allora, Friedkin si è mosso "fuori legge", instancabilmente, facendo un cinema scomodo, crudo, inattuale, occasionalmente persino mutilato – marginale, ma dal cuore di Hollywood. Questa rimane la sua scommessa.


In occasione della retrospettiva, che include anche i primi documentari realizzati da Friedkin negli anni sessanta, il regista presenterà, montata e ristampata appositamente per il festival, la lunga intervista che fece a Fritz Lang poco prima della sua morte.


(g.d.v.)


 


 


La retrospettiva con relativa pubblicazione (William Friedkin) è curata  da Giulia D'Agnolo Vallan.

Fritz Lang Interviewed by William Friedkin


(Fritz Lang intervistato da William Friedkin, USA, 1974/2003, 35mm, 50')


 


The People vs. Paul Crump (Il popolo contro Paul Crump, USA, 1962, 16mm, 59')


 


THE THIN BLUE LINE (La sottile linea blu, USA, 1966, 16mm, 52')


 


The Bold Men (Gli uomini audaci, USA, 1965, 16mm, 52')


 


Pro Football: Mayhem on a Sunday Afternoon


(Pro Football: scontro in una domenica pomeriggio, USA, 1965, 16mm, 52')


 


Good Times (Bei tempi, USA, 1967, 35mm, 91')


 


The Night They Raided Minsky's (Quella notte inventarono lo spogliarello, USA, 1968, 35mm, 99')


 


The Birthday Party (Festa di compleanno, USA, 1968, 35mm, 124')


 


The Boys in the Band (Festa di compleanno del caro amico Harold, USA, 1970, 35mm, 119')


 


The French Connection (Il braccio violento della legge, USA, 1971, 35mm, 102')


 


The Exorcist (L'esorcista, USA, 1973, 35mm, 121')


 


The Exorcist (L'esorcista – Versione integrale, USA, 2000, 35mm, 138')


 


Sorcerer (Il salario della paura, USA, 1977, 35mm, 122')


 


The Brink's Job (Pollice da scasso, USA, 1978, 35mm, 118')


 


Cruising (USA, 1980, 35mm, 106')


 


Deal of the Century (L'affare del secolo, USA, 1983, 35mm, 99')


 


The Nightcrawlers – "The Twilight Zone" episode


(I serpenti della notte – episodio di "Ai confini della realtà", USA, 1985, Betacam SP, 20')


 


To Live and Die in L.A. (Vivere e morire a Los Angeles, USA, 1985, 35mm, 116')

C.A.T. Squad: Stalking danger (USA, 1986, Betacam SP, 100')


 


C.A.T. Squad: Python Wolf (USA, 1988, Betacam SP, 96')


 


Rampage (Assassino senza colpa, USA, 1988, 35mm, 97')


 


The Guardian (L'albero del male, USA, 1990, 35mm, 92')


 


Blue Chips (Basta vincere, USA, 1994, 35mm, 101')


 


Jailbreakers (Evasi, USA, 1994, Betacam SP, 76')


 


On a Deadman's Chest – " Tales From the Crypt" episode


(Segno di morte  Episodio di "I Racconti della cripta", USA, 1995, Betacam SP, 30')


 


Jade (USA, 1995, 35mm, 95')


 


12 Angry Men (La parola ai giurati, USA, 1997, Betacam SP, 117')


 


Rules of Engagement (Regole d'onore, USA, 2000, 35mm, 128')


 


The Hunted (The Hunted – La preda, USA, 2003, 35mm, 94')                                           distr. 01 Distribution

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