TORINO 28 – Apre Contre Toi, chiude Hereafter: sopravvissuti

Sopravvissuti: CONTRE TOI e HEREAFTER al 28° Torino Film Festival
Ventottesima edizione del Torino Film Festival. Tra il film d'apertura, Contre Toi di Lola Doillon e quello di chiusura,  Hereafter di Clint Eastwood, le "figure nel paesaggio", in modi diversi, sono superstiti, sopravvissute ancora affamate di vita.

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 Sopravvissuti: CONTRE TOI e HEREAFTER al 28° Torino Film Festival

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Conto alla rovescia per la 28° edizione del Torino Film Festival.  Sindrome di Stoccolma e esperienze di pre-morte, momenti estremi e desiderio di rinascita, crisi di identità e visioni oltremondane, prigionia del lutto e liberazione. Tra il film d'apertura, Contre Toi di Lola Doillon e quello di chiusura,  Hereafter di Clint Eastwood, le "figure nel paesaggio", in modi diversi, sono superstiti, sopravvissute ancora affamate di vita.

 

CONTRE TOI, di Lola Doillon. Il trailer

 

Kristin Scott Thomas e Pio Marmaï in CONTRE TOI, di Lola Doillon - film apertura Torino 28Si parte il 26 novembre  con il film di Lola Doillon, trentaseienne figlia del celebre Jacques, alla seconda prova come regista dopo Et toi t'es sur qui?, del 2007 e dopo alcune esperienze come assistente al montaggio, operatrice e fotografa di scena.

 

In Contre Toi la ginecologa parigina Anna Cooper, donna matura che vive da sola, viene rapita da un ragazzo giovane, spaventato quasi quanto lei e pieno di odio. Lui si chiama Yann Ochberg (come Frank Ochberg, lo psichiatra a cui si deve la definizione di “sindrome di Stoccolma”). Tra i due si instaura un rapporto ambiguo.

 

La donna rapita, prigioniera del trauma appena vissuto, è la sofisticata attrice britannica Kristin Scott Thomas (L'amante inglese, Nowhere Boy, Crime d'amour). "Avevo bisogno di una donna forte, indistruttibile" racconta la Doillon nelle note di regia "per me, Kristin ha un'immagine di assoluto controllo, è il solo fatto di spezzarla è stato particolarmente intenso a livello simbolico".

Anche il rapitore è prigioniero, di un lutto: la perdita della moglie. "Per il suo personaggio mi serviva un volto non troppo noto, e che fosse insieme rozzo e affascinante" così la regista spiega la scelta di Pio Marmaï (attore proveniente dal teatro, premiato con il César come miglior attore in Le premier jour du reste de ta vie). Nel cast c'è anche Jean-Philippe Écoffey (Dirty Pretty Things, Lo scafandro e la farfalla).
 
 

HEREAFTER, di Clint Eastwood. Il trailer

 

Clint Eastwood sul set di HEREAFTER - film di chiusura Torino 28Se l'apertura è affidata a una regista quasi esordiente, la chiusura del 28° Torino Film Festival, il 4 dicembre, è consacrata al veterano Clint Eastwood. Dopo Gran Torino, Changeling e Invictus il suo Hereafter, scritto da Peter Morgan (The Queen,Frost/Nixon) promette una meditazione sulla sopravvivenza, anche se in questo caso la violenza è quella naturale della perdita e della morte.

Tutti i protagonisti di Hereafter – la giornalista Marie e lo studente inglese Jason (Ce?cile de France, i gemelli Frankie e George McLaren), l'operaio sensitivo George e la sua fidanzata (Matt Damon e Bryce Dallas Howard) sono alla ricerca di risposte: cosa succede dopo la morte? Come può continuare a vivere chi ha perso per sempre qualcun altro?

Un film su ciò che viene dopo: non tanto dopo la morte "Non sappiamo cosa c’è dall’altra parte. Ognuno ha le proprie credenze su quello che c’è o non c’è, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi" quanto d'ora in avanti per chi resta: "La maggior parte delle religioni restituiscono un'idea dell'aldilà. Ma questo progetto era interessante per me, proprio perché non adotta un punto di vista religioso. C'è una forma di spiritualità, ma non appartiene a un pensiero religioso organizzato. L'unica cosa certa è che chi resta deve fare i conti con la vita".

In una recente intervista di LongIslandPress è stato chiesto a Clint se questo tema ha un nesso con la sua età. "Non credo, la storia mi piace, avrei potuto girarla anche a 30 o 40 anni".

Clint Eastwood sul set di HEREAFTER - film di chiusura Torino 28Sui registi che continuano a girare in età avanzata dice: "Ho passato del tempo con Frank Capra ad esempio. Era così brillante che mi chiedevo: Perchè questo tizio non lavora ancora? So che anche Billy Wilder ha smesso di lavorare più o meno a sessant'anni. […] Ho sempre pensato che i tuoi anni migliori possono essere quelli in cui hai assorbito e metabolizzato esperienza e sapere. O forse, semplicemente non so stare al passo coi tempi. Hollywood è così volubile… ma c'è quel regista portoghese [Manoel de OliveirA, ndt] che ha oltre 100 anni e sta ancora facendo dei film. Ho intenzione di fare la stessa cosa!"

Cosa resta di davvero essenziale, quando si diventa vecchi? Clint risponde così: "Vediamo, com'era quella cosa di John Ford? Prova a fargli una domanda da un milione di dollari, e lui avrebbe risposto: Cut!"

Hereafter arriverà nelle sale italiane il 5 gennaio del nuovo anno, mentre Contre Toi esce in Francia il 2 febbraio.

 

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    Conto alla rovescia per la 28° edizione del Torino Film Festival.  Sindrome di Stoccolma e esperienze di pre-morte, momenti estremi e desiderio di rinascita, crisi di identità e visioni oltremondane, prigionia del lutto e liberazione. Tra il film d'apertura, Contre Toi di Lola Doillon e quello di chiusura,  Hereafter di Clint Eastwood, le "figure nel paesaggio", in modi diversi, sono superstiti, sopravvissute ancora affamate di vita.

     

    CONTRE TOI, di Lola Doillon. Il trailer

     

    Kristin Scott Thomas e Pio Marmaï in CONTRE TOI, di Lola Doillon - film apertura Torino 28Si parte il 26 novembre  con il film di Lola Doillon, trentaseienne figlia del celebre Jacques, alla seconda prova come regista dopo Et toi t'es sur qui?, del 2007 e dopo alcune esperienze come assistente al montaggio, operatrice e fotografa di scena.

     

    In Contre Toi la ginecologa parigina Anna Cooper, donna matura che vive da sola, viene rapita da un ragazzo giovane, spaventato quasi quanto lei e pieno di odio. Lui si chiama Yann Ochberg (come Frank Ochberg, lo psichiatra a cui si deve la definizione di “sindrome di Stoccolma”). Tra i due si instaura un rapporto ambiguo.

     

    La donna rapita, prigioniera del trauma appena vissuto, è la sofisticata attrice britannica Kristin Scott Thomas (L'amante inglese, Nowhere Boy, Crime d'amour). "Avevo bisogno di una donna forte, indistruttibile" racconta la Doillon nelle note di regia "per me, Kristin ha un'immagine di assoluto controllo, è il solo fatto di spezzarla è stato particolarmente intenso a livello simbolico".

    Anche il rapitore è prigioniero, di un lutto: la perdita della moglie. "Per il suo personaggio mi serviva un volto non troppo noto, e che fosse insieme rozzo e affascinante" così la regista spiega la scelta di Pio Marmaï (attore proveniente dal teatro, premiato con il César come miglior attore in Le premier jour du reste de ta vie). Nel cast c'è anche Jean-Philippe Écoffey (Dirty Pretty Things, Lo scafandro e la farfalla).
     
     

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    Clint Eastwood sul set di HEREAFTER - film di chiusura Torino 28Se l'apertura è affidata a una regista quasi esordiente, la chiusura del 28° Torino Film Festival, il 4 dicembre, è consacrata al veterano Clint Eastwood. Dopo Gran Torino, Changeling e Invictus il suo Hereafter, scritto da Peter Morgan (The Queen,Frost/Nixon) promette una meditazione sulla sopravvivenza, anche se in questo caso la violenza è quella naturale della perdita e della morte.

    Tutti i protagonisti di Hereafter – la giornalista Marie e lo studente inglese Jason (Ce?cile de France, i gemelli Frankie e George McLaren), l'operaio sensitivo George e la sua fidanzata (Matt Damon e Bryce Dallas Howard) sono alla ricerca di risposte: cosa succede dopo la morte? Come può continuare a vivere chi ha perso per sempre qualcun altro?

    Un film su ciò che viene dopo: non tanto dopo la morte "Non sappiamo cosa c’è dall’altra parte. Ognuno ha le proprie credenze su quello che c’è o non c’è, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi" quanto d'ora in avanti per chi resta: "La maggior parte delle religioni restituiscono un'idea dell'aldilà. Ma questo progetto era interessante per me, proprio perché non adotta un punto di vista religioso. C'è una forma di spiritualità, ma non appartiene a un pensiero religioso organizzato. L'unica cosa certa è che chi resta deve fare i conti con la vita".

    In una recente intervista di LongIslandPress è stato chiesto a Clint se questo tema ha un nesso con la sua età. "Non credo, la storia mi piace, avrei potuto girarla anche a 30 o 40 anni".

    Clint Eastwood sul set di HEREAFTER - film di chiusura Torino 28Sui registi che continuano a girare in età avanzata dice: "Ho passato del tempo con Frank Capra ad esempio. Era così brillante che mi chiedevo: Perchè questo tizio non lavora ancora? So che anche Billy Wilder ha smesso di lavorare più o meno a sessant'anni. […] Ho sempre pensato che i tuoi anni migliori possono essere quelli in cui hai assorbito e metabolizzato esperienza e sapere. O forse, semplicemente non so stare al passo coi tempi. Hollywood è così volubile… ma c'è quel regista portoghese [Manoel de OliveirA, ndt] che ha oltre 100 anni e sta ancora facendo dei film. Ho intenzione di fare la stessa cosa!"

    Cosa resta di davvero essenziale, quando si diventa vecchi? Clint risponde così: "Vediamo, com'era quella cosa di John Ford? Prova a fargli una domanda da un milione di dollari, e lui avrebbe risposto: Cut!"

    Hereafter arriverà nelle sale italiane il 5 gennaio del nuovo anno, mentre Contre Toi esce in Francia il 2 febbraio.

     

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