TORINO 28 – “El Sol”, di Ayar Blasco (Onde)

E’ come se nel mondo alla fine del mondo non ci fosse più alcun senso chiaro e definitivo da raggiungere. E tutte le frasi, così come tutte le scene, non avessero più bisogno di un punto. Gli stessi personaggi, gli oggetti, i disegni non ammettono più un contorno sicuro, dei lineamenti certi, sempre brutalmente rimodellati immagine per immagine. Il mondo alla fine del mondo è indefinito, indecifrabile. E’ un nonsense
